Cap 113. Una canzone per te

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Sam e Jo avevano passato i giorni restanti prima dell'assalto alla fortezza, a parlare tra di loro e a recuperare il tempo perduto

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Sam e Jo avevano passato i giorni restanti prima dell'assalto alla fortezza, a parlare tra di loro e a recuperare il tempo perduto. Sam aveva cercato di raccontarle più cose possibili di lui e lei aveva fatto altrettanto.

" Vivere con Ellen, è stato bello e un po' insolito. Di certo non ti annoi. Mi ha addestrato a difendermi fin da piccola. Quand'ero bambina mi ha iscritta a un corso di karate, ma ho smesso perché non mi piaceva." Diceva Jo.

Lei e Sam risero.

"In un certo senso era come se volessi farmi capire fin da subito che dovevo essere in grado di proteggermi se ce ne fosse bisogno." Disse Jo in un tono malinconico e dolce.

Sam la abbracciò.

" Dai, raccontami di te, invece." Lo spronò Jo.

" A quanto mi hanno raccontato Jensen e mio padre, sono sempre stato un ragazzo giudizioso, con la testa sulle spalle, che ama disegnare e con un grande cuore, malgrado mi sia sentito molto solo, ma..."

Jo gli mise una mano sulla spalla, dolcemente:

"Raccontami la vita che ricordi ok?"

Sam decisamente più rilassato, sorrise più apertamente.

" Beh...sono emotivo, irrazionale, aggressivo, permaloso, ho un'ossessione fin da fanciullo per la mia anima gemella..sono sempre stato invisibile per gli altri...questo letteralmente..." disse Sam e sia lui sia Jo scoppiarono a ridere.

"Tra le cose che ho raccontato di me dovevo dire anche di avere un fratello molto simpatico. E poi?" lo incalzò Jo.

"Credo di essere un nerd.. mi...piace leggere....di tutto, ma preferisco i romanzi cavallereschi. E anche suonare...principalmente il pianoforte. Ha un che di romantico. A volte lo suonavo per Jensen." disse Sam.

" Qui ce n'è uno. Perché non mi fai vedere?" chiese Jo.

"Jo....veramente io..."

"Andiamo, non essere timido!" lo spronò Jo, allegra.

Sam sorrise timidamente e si mise a suonare. Era una melodia dolcissima.

Jo riconobbe la colonna sonora di un film che aveva visto tanto tempo fa.

"Il fantastico mondo di Amelie."

Dolce, struggente, malinconica, ma anche intensa e piena di sentimento.

" La suonavo per Jensen..." disse Sam ad un certo punto.

Jo ammutolì.

"Quando ero ragazzino, Jensen mi chiese di esternare quello che provavo io per lui. Io non ero capace scrivere lettere, quindi gli suonai questa melodia..." disse Sam.

Jensen arrivò in quel momento, fermandosi sull'uscio della stanza.

" Sam...è una canzone tanto bella, ma sembra anche triste..." disse Jo.

"Questa melodia mi faceva pensare al battito di una farfalla...la farfalla ero io...e come tale non poteva vivere a lungo...ma la farfalla era innamorata e continuava a tornare dal suo amore, ancora e ancora. Consapevole che avrebbe potuto scomparire da un momento all'altro, forse per sempre...ma incapace di staccarsi dal suo amore." Disse Sam. " La farfalla sembra fragile in apparenza, ma poi diventa forte e fiera. Per il suo amore lei VIVE. Il ritmo quasi incalzante, sempre più veloce, come lo scalpiccio di piedi che corrono, come un cuore che batteva sempre più forte...era il nostro amore."

Jensen aveva gli occhi lucidi di lacrime e anche Sam e Jo.

"La suonai per lui, la mattina dopo che facemmo l'amore per la prima volta. Jensen stava ancora dormendo seminudo e bellissimo nel letto. Avevamo il pianoforte e d'un tratto la stanza si riempì di musica."

Jo rise tra le lacrime.

" Cosa ti disse?" chiese Jo.

"Diavolo, Sam, sono mesi che ti chiedo di esternare quello che provo per te, potevi aspettare un altro paio d'ore!" dissero in coro Jensen e Sam.

Jo e Sam si voltarono stupiti, guardando Jensen che uscì allo scoperto, timido.

" In realtà...non dicesti così. È solo una battuta immaginaria su cui successivamente abbiamo un po' giocato dopo quel giorno, immaginando che tu me la dicessi." Disse Sam imbarazzato.

"È vero...in realtà...non ho detto niente. Ho solo...ti ho solo ascoltato suonare, rapito." Disse Jensen, mentre Sam continuava a suonare.

Jensen si avvicinò al pianoforte davanti a Sam. Non smise di sorridere.

"Beh...ecco...io direi che vado a controllare se il brodo di pollo è pronto! Ho una fame!" disse Jo, scomparendo alla vista.

"A che pensi?" gli chiese Jensen, baciandogli il collo.

Sam accarezzò piano le sue braccia e le sue mani.

" Hai sentito il mio monologo triste..." disse Sam, sbuffando.

"Qual è il problema? Non ho mai sentito niente di più romantico e struggente. Mi è piaciuto." Disse Jensen, dandogli un bacio sul collo.

Sam sorrise, cingendogli le braccia al collo, chiudendo gli occhi in estasi.

"Ti amo così tanto, Sam." disse Jensen.

Sam lo guardò negli occhi.

"Anch'io ti amo tanto, Jensen...e non vedo l'ora di poter stare finalmente con te per sempre, senza mezze misure." Disse Sam.

Jensen lo fissò accigliato. Sam continuò con gli occhi che gli brillavano:

" Non voglio più essere solo un'anima tormentata che suona per te canzoni struggenti e malinconiche perché ha paura di perderti. Io sono vivo e non vedo l'ora di viverti senza più l'ombra della morte tra di noi!" disse con sentimento.

Jensen lo fissò sgomento.

"Io non vedo l'ora...di finire la cura, Jensen!" disse Sam.

Questo spiazzò Jensen più di ogni altra cosa. Ne avevano già parlato mille volte. Sam aveva accettato e sembrava che era anche riuscito a convincerlo che era la cosa migliore per tutti e due, ma l'aveva sempre visto ancora un po' impaurito, non del tutto convinto. Ora invece ne parlava con gli occhi che gli brillavano. E soprattutto....questo significava che...

"Quindi non prenderai la pozione di tua nonna." Disse Jensen.

Sam scosse la testa sentitamente.

"Sento che c'è ancora così tanto da scoprire. Di te, di me, di noi. Sento di avere tanto altro amore da dare e non voglio seppellirlo, per paura." Disse Sam. "Io rivoglio indietro i miei ricordi. Tutti. Anche quelli con te. Per me e anche per te. Per noi. " Disse Sam, sorridendo meravigliosamente tra le lacrime.

Si baciarono appassionatamente e impetuosamente dopo questa frase. Jensen era seduto sulla sedia assieme a Sam, ma una volta che si baciarono, Sam gli salì a cavalcioni e Jensen lo prese in braccio e lo portò in camera da letto!

Anzi diciamo pure che Jensen lo rapì.

"Ti va di fare l'amore prima di assalire una prigione??" chiese Jensen malizioso.

" Lo sai che mi va, sempre." Disse Sam voglioso.







Note dell'autrice:

Allora, la canzone a cui faccio riferimento è nel collegamento esterno a fine capitolo :))

Confesso che ho riscritto diverse volte il dialogo tra Jared e Jensen, perchè non volevo venisse fuori una cosa troppo deprimente o che Sam ancora non si sentisse all'altezza di Jensen xd
spero vi piaccia e vi dico già che nel prossimo capitolo vedremo i due fare l'amore ahhahah  

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora