“Wow, a Venezia, su una gondola…” commentò Jensen.
“Non è come se…cioè non è una cosa…romantica..” biascicò Jared, preoccupato.
“Tranquillo, Jared…mi sta bene…è bello…” disse, scrollandogli i capelli. Jared arrossì e si girò dall’altra parte, e Jensen colse l’occasione per guardarlo meglio.
Era davvero un bel ragazzo…e gli colpiva la sua tenerezza, la sua dolcezza..la sua delicatezza. Non era mai troppo…in nessun senso. Si preoccupava sempre di non disturbare o di non mettere a disagio l’altro.
Jensen provò sensazioni strane. Si sentiva incredibilmente leggero al suo fianco, e questo, considerando il pericolo che correva solo standogli vicino, era davvero buffo e strano.
Tenero… pensò dopo un po’.
Immagini romantiche di lui e Jared che si svegliavano nello stesso letto, coccolandosi a vicenda, e poi che facevano colazione al bar, o andavano a prendere il gelato, sedendosi sulle panchine di piazza San Marco, gli sfrecciavano davanti agli occhi.
Fantasticherie…però erano belle.
Non ricordava ancora niente della sua vecchia vita ed era strano che la cosa non lo turbasse, e che non turbasse Jared. Certo, avevano cercato casa sua, ma si erano arresi subito…quasi come se preferissero restare nell’inedia, in questa loro piccola bolla, che forse li rendeva felici, più di quello che avrebbe potuto esserci dall’altra parte, forse.“Ti piace?” gli chiese Jared d’un tratto, sfiorandogli la mano, intendendo Venezia.
Jensen sussultò, ma subito rispose “Sì.”
Con te sì… avrebbe voluto aggiungere.
Videro altri monumenti molto famosi, tra cui la Basilica di San Marco…poi si fermarono in piazza a mangiare dei panini e Jensen rise, vedendo Jared assalito totalmente dai piccioni, tutti su di lui.Com’è meraviglioso….chi potrebbe volergli fare del male? Pensò Jensen, colmo d’amore.
Andò da lui, e mandò via i piccioni…Jared si divincolò forse un po’ troppo, cercando di sfuggire a quegli assalti, e mentre Jensen cercava di impedirgli di cadere, tenendolo per un braccio, i loro visi finirono vicini, molto vicini.
“Grazie, è tutto ok ora.” disse Jared imbarazzato.
“Bene.” rispose Jensen.
Mangiarono in un ristorantino all’aperto. Una cena a base di pesce, squisita, e poi passeggiarono nella sera, per le piazze.Camminarono e camminarono e poi si fermarono. Si resero conto che era molto tardi, e non c’era quasi nessuno che camminava più a piedi.
“Forse dovremmo fermarci.” disse Jared, guardando l’acqua scura e limpida davanti a loro.
“Ma ci siamo fermati.” disse Jensen, al suo fianco.
“Mi…mi gira la testa..” disse Jared, dolcemente, un po’ confuso da quella strana situazione.
“Jared…” pronunciò il suo nome, facendolo voltare, in un modo dolce che neanche lui si aspettava, e forse neanche Jared. Jared si voltò in maniera impercettibile, nel buio della sera, e poi si ritrovò la bocca di Jensen sulla sua.
Un bacio dolce, accompagnato dalla mano di Jensen sul suo viso.
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La bocca di Jensen che si apriva sempre dolcemente, lentamente, invitando la sua a fare lo stesso.
Baci dolci, languidi, poi più profondi. Jared non si lamentò quando Jensen lo spinse gentilmente ad indietreggiare, fino a sedersi sulla panchina, e con la stessa delicatezza gli si sedette a cavalcioni.
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Amore e Morte nel mirino - Soulmates
Fanfic"Mi hai trovato!" gli disse commosso. "Io ti troverò sempre. Dovunque andrai, io ti troverò sempre." Gli disse Jared commosso a sua volta. Chi vuole uccidere Jared e perchè? Ce la farà Jensen a salvarlo e da chi?