Cap 143: Sulla carrozza con te, illuminati dalla luce della luna

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Jensen aveva da sempre sognato una cenetta romantica con Sam

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Jensen aveva da sempre sognato una cenetta romantica con Sam.

Non aveva mai potuto farla perché, se fosse andato al ristorante da solo, sarebbe parso un po' sospetto, chiedere due portate e poi vederle scomparire senza toccarle.

Quando poi Sam era diventato reale, erano comunque sempre attorniati da un mucchio di persone. Cas, Jo, John, Bobby...giornalisti...

E Sam gli aveva chiesto quest'ultimo favore.

Una cenetta romantica solo loro due, prima che finalmente prendesse la cura.

Jensen non poteva negarglielo.




Quella serata doveva assolutamente essere perfetta.

I bicchieri erano in cristallo puro e le posate d'argento e il cibo era regale.

Anche molto costoso!

E le fragole con il cioccolato? E la pasta al salmone? Deliziosi.

E Sam era meraviglioso, in smoking...


La scelta del vino era stata esilarante...


"Vino rosso e bianco?" chiese Sam perplesso.

"Scegli." L'aveva stuzzicato Jensen sorridendo.

Ma Sam l'aveva stupito ancora una volta. Aveva versato del vino rosso nel suo bicchiere e poi quello bianco e aveva bevuto.

Jensen rise e seguì il suo esempio e poi si baciarono.




"Sapevo che non mi avresti deluso." Disse Jensen.

Sam in braccio a lui gli disse:

"E se avessi scelto il rosso? O il bianco? Ti avrei deluso?" chiese Sam.

"No. Ti avrei risposto che qualsiasi cosa avessi scelto, ti amo comunque." Disse Jensen.

Sam scoppiò a ridere e gli diede del ruffiano e del paraculo, poi gli abbracciò il collo e gli spiegò il perché di quella scelta:

"Ho voluto mischiarli perché è quello che sono io. Sono sia bianco sia rosso."

"Lo so, amore mio." gli sorrise Jensen, accarezzandogli la coscia. "E anch'io ti dico che, molto sinceramente, ti amo a prescindere dalle scelte che fai."



Si baciarono nuovamente poi Jensen si alzò e si inginocchiò tirando fuori un piccolo pacchetto.

"Oh mio dio!!" disse Sam.


"Sam, io ti ho promesso che ti avrei sposato e l'unica ragione per cui non l'abbiamo ancora fatto, è perché la tua salute viene prima di tutto, anche prima del nostro matrimonio...e non mi importa aspettare perché so che sarai sempre tu quello che sposerò, ma ti conosco e so che vorresti sposarmi prima della cura perché scioccamente pensi che poi non sarai più tu...io so che non è così ma il pensiero di farti affrontare la cura con questo rimpianto mi porta a chiederti..."

"Oh mio dio, Jensen..."

"Vuoi sposarmi a Las Vegas stasera?"

Sam si mise una mano sulla bocca e gli volò tra le braccia.

Si baciarono ancora e Jensen gli mise l'anello al dito.

"Andiamo." Disse Jensen prendendolo per mano ma Sam lo trattenne e gli disse:

"Jensen io...non posso sposarti stasera."

Jensen lo guardò preoccupato.

Sam gli disse ancora:

"Per tutta la vita sono stato egoista."

"Sam, tu non..."

"Schhh, fammi parlare. Per tutta la vita sono stato egoista...ma adesso...non voglio più esserlo. Sono cambiato, sono maturato. Sposarti ora significherebbe non aver accettato ancora me stesso. Significherebbe...che non è cambiato nulla, che non ho imparato nulla."

"Sam...io...non capisco."

Sam gli mise le mani sulle guance.

"No voglio più scappare da me stesso, amore mio. Non voglio più ribellarmi, o concorrere con me stesso. Non voglio più cercare di rubarti a quello che poi sono me stesso. Non voglio più fare questo a me stesso. Impedire a me stesso di sposarti per davvero quando sarò guarito, mi renderebbe molto triste, mi farebbe sentire molto immaturo e io non voglio più essere immaturo."

Delle lacrime sgorgarono dagli occhi di Jensen.

"Non lo sei mai stato, per me."

Sam gli diede un altro dolce bacio sulle labbra.

"Io ti ho già sposato, amore mio, la volta che ti ho incontrato. Le nostre anime sono già sposate. Quando avrò la cura ufficializzeremo tutto e faremo le cose per bene, ma per celebrare un qualcosa di meraviglioso, non per scappare un'altra volta dalla paura."


Poi inaspettatamente, Sam prese un pacchetto dalla sua giacca e glielo porse.

Jensen lo aprì e invece di un anello ci trovò dentro la famosa cura.

"Questo non è un regalo per te, ma per noi, perché ce lo meritiamo." Disse Sam.

Jensen lo baciò appassionatamente e con tutto l'amore possibile dopo quelle parole, dopodiché lo portò fuori dal ristorante, dove una carrozza con un cavallo li aspettava.

Sam rise.

"Pensavi di portarmi a Las Vegas in carrozza?" lo provocò.

"Dovevo pur avere una sorpresa alternativa in caso mi dicessi di no e infatti...vuole seguirmi, mio bel cenerentolo?"

E Sam gli prese la mano e accettò di seguirlo nella splendida carrozza, illuminata dalla luna.









Note dell'autrice:

scusate il ritardo xd ormai questa storia sta per finire e gli ultimi capitoli sono sempre i più difficili xd  


Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora