Sam e Jared erano ancora insieme, ma come divisi da ricordi diversi.
La prima fu la visione di Sam.
Una visione in cui un Sam bambino, invisibile per tutti, aveva delle crisi di pianto.
"Io non esisto per nessuno...scomparirò...neanche tu mi vedrai più..." singhiozzava.
Aveva solo sei anni. un bambino biondo di dieci anni, lo prese in braccio e lo coccolò.
"Piccolo, non piangere. Io ti vedo, ti vedrò sempre."
"No...come fai a esserne sicuro?"
*
"Sono come invisibile per tutti. Le persone mi passano davanti, nessuno ha mai voglia di giocare o di parlare con me."
"Jared, piantala di fare la vittima. Guarda che ti vediamo io e le altre maestre che ti isoli perché non vuoi parlare con gli altri bambini."
"Non è vero...non capite...anche se sto con loro...io sono...INVISIBILE. "
"Non è vero." Disse la maestra.
"Sì, che lo è!"
*
"Jared, chi è Sammy?" chiese un giorno una ragazza.
"Uh? Non so di cosa parli, Katie." Disse Jared, una mattina che aspettavano il bus insieme.
"L'hai mormorato nel sonno mentre dormivi." Disse la ragazza, che Jared frequentava da un po'.
"Non so.." disse il ragazzo stranito.
*
"Jared, Jared!!"
"Sam, perché ti sei fermato?" chiese un Jensen di 13 anni, mentre erano al parco giochi.
"Credevo mi chiamassero. Pensavo...che dicessero.."
"Ma tu sei Sam."
"Sì, lo sono" disse Sam pensieroso.
*
"Jared, dovresti uscire un po'. Farti un'amichetta. Non hai voglia di portarmi una fidanzata?" chiese John ad un Jared sedicenne.
"No." rispose lui, sorseggiando il caffè.
"Guarda che non fa bene per un ragazzo della tua età restare solo."
"Io non sono solo."
"Ma se passi tutto il tuo tempo chiuso in casa."
Jared sorrise, abbracciandosi le spalle, tornando alle sensazioni della prima mattina appena sveglio. La sensazione di aver dormito tra le braccia dell'amore della sua vita.
"Lo so, eppure io...non mi sento solo."
"Ma se avessi una ragazza, saresti meno solo."
"Non sarebbe corretto nei confronti dell'anima gemella che è già impegnata con me. Non voglio tradirla."
"Jared, ma che stai dicendo?"
"Uh? Non lo so. Dicevo tanto per dire..."
*
"Uhhhh..." disse Jared alzandosi dal letto un po' anchilosato.
"Jared? Ti senti bene?"
"Mi sento come se mi avessero rivoltato come un calzino...John, non vado a scuola oggi." Disse Jared.
Si rimise a letto e la sensazione di stordimento ritornò, anche se era piacevole. Si ricordò del sogno che aveva fatto. Aveva sognato di fare l'amore con un ragazzo. Lui era così bello.
Voleva rifarlo. Si addormentò e fece di nuovo lo stesso sogno. Quando si risvegliò, si accorse di essere venuto nel sonno.
"Dio...che cosa imbarazzante. Devo sbrigarmi a cambiare le lenzuola prima che John se ne accorga!" disse.
*
Jared e Sam rivissero il momento in cui Sam aveva baciato Jensen e il primo bacio tra Jared e Jensen. Una sensazione fortissima di familiarità, come un ricordo velato di zucchero e cannella. Il ricordo delle sue labbra che erano sempre state sue e finalmente vi erano ritornate.
Poi ci fu il ricordo più struggente.
Jared rivide tutta quell'acqua su quel pavimento...il garage...
"No....non fatemi rivivere questo!!" pregò.
Purtroppo il ricordo era già tornato.
"Sono solo un peso per te. Lasciami morire." Disse Jensen, mente Jared cercava di sollevarlo.Uno schiaffo.
"Dillo di nuovo!!" gridò Jared, in lacrime.
Vicino a lui, Sam era in ginocchio piegato in due, che si teneva lo stomaco.
Jared ricordò il dolore che aveva provato quel giorno. Era lì, concreto, sotto le sembianze di Sam.
"Ma merito il tuo aiuto, Jared? Lo merito dopo tutto quello che ti ho fatto?"
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Amore e Morte nel mirino - Soulmates
Fanfiction"Mi hai trovato!" gli disse commosso. "Io ti troverò sempre. Dovunque andrai, io ti troverò sempre." Gli disse Jared commosso a sua volta. Chi vuole uccidere Jared e perchè? Ce la farà Jensen a salvarlo e da chi?