Era mattina, e Jared aveva finalmente trovato la lettera di Jensen.
Aveva dormito poco e malissimo durante la notte, e il risveglio non sembrava andare per il meglio.
Da una parte era terrorizzato di cosa avrebbe trovato all'interno e dall'altra parte era sollevato di poter sentire altre parole da Jensen...anche se erano su carta, almeno poteva sentire altre parole.
Per la fretta, quasi strappò la busta che conteneva la lettera.
E poi lesse.
Caro Jared, se stai leggendo questa lettera, io non sono più con te. Sono riuscito a scappare via, come un codardo...oppure mi hanno preso e sono dietro le sbarre in questo momento, e sto implorando per il tuo perdono...e tu forse hai voluto vedermi o forse no.
Devo scrivere velocemente perché non ho molto tempo, ma allo stesso momento, sono terrorizzato all'idea di non poter quindi spiegarti con la dovuta chiarezza i miei sentimenti per te.
Qui la mano di Jared tremò mentre teneva il foglio.
Io TI AMO, Jared. Ti supplico di credermi, anche se farai molta fatica a crederlo, ma ti supplico lo stesso.
Non ho mai voluto farti del male. Non davvero. Non per un solo istante. So che sembra ipocrita dirlo adesso, ma è quello che sento.
È tutto quello che ricordo.
Sì, io sono un soldato. Sono uno di quei soldati che fanno parte dell'organizzazione che vuole ucciderti.
Perdonami , Jared.
Io non lo ricordavo!
Non ti ho mai mentito. Sì, forse ti ho nascosto la verità, ma non ho mai mentito.
Quando la nostra nave è affondata, io davvero non ricordavo più niente di me, di te, di noi. Ti scongiuro di credermi!
La memoria mi è tornata solo in seguito, solamente quando ormai mi ero già perdutamente innamorato di te.
Oh Jared, scoprire che non solo la persona che sentivo di amare di più al mondo, era la persona che in principio volevo uccidere, ha ucciso me DENTRO.
Scoprire addirittura che ero stato io a farti perdere la memoria, mi ha annientato.
Non ho recuperato del tutto i miei ricordi. Ricordo solo quando sulla nave ti lascio andare, per salvarti la vita.
Sì, perché devi saperlo, Jared. Anche prima del naufragio, io non sono riuscito ad andare fino in fondo.
Ricordo di averti detto che quando ho scoperto di essermi innamorato di te, era troppo tardi e poi ti ho messo su una scialuppa, che era quella destinata a me, e ti ho salvato. Ero già innamorato di te.
Buffo, no? Il destino è davvero buffo.
Quante volte mi sono innamorato da capo di te, Jared?
Adesso...c'è un'altra cosa che devo dirti, e spero che non mi giudicherai pazzo.
Jared si sedette sul divano, tenendosi una mano sul cuore.
Da quando ci siamo conosciuti, dopo il naufragio, da quando sono venuto a stare a casa tua, ho sentito da subito un affetto profondo per te, come se ci conoscessimo da sempre, e so che anche per te è lo stesso.
Non mi conoscevi, ma mi hai invitato a casa tua, mi hai invitato a dormire nel tuo letto, e, ne sono abbastanza certo, quella notte abbiamo anche dormito abbracciati.
Io non ricordavo niente della mia vita, Jared, ma c'erano certi sogni, e ricordi, che continuavano a riaffiorare in me.
Un volto. Un nome. Sammy.
All'inizio era un bambinetto di tre anni che trovai nei pressi di un fiume quando io di anni ne avevo solo sette.
Poi con il tempo, Sam è cresciuto.
Sì, Sam, il mio amico immaginario.
Te ne ho parlato. Tutti hanno un amichetto immaginario, da bambini, quello che però non ti ho detto è che, il mio amichetto cresceva assieme a me, con gli anni...non mi ha mai abbandonato, Jared. È stato con me per tutta la mia adolescenza, fino ad arrivare all'età adulta.
Stava sempre con me, ma c'erano dei momenti in cui spariva letteralmente e non era in grado di sapere o riferirmi dov'era quando non stava con me.
Diceva di non ricordare. Conosceva solo una vita, che era quella con me.
Il resto : buio.
Lo so che è folle, ma....tutto mi è stato chiaro quando la mattina dopo l'ultima notte che abbiamo fatto l'amore, che è poi stata anche la nostra ultima notte insieme, ho trovato delle fotografie tue da bambino , in una stanza, Jared.
Era Sam. Eri....tu...
"NO!!" disse Jared lasciando cadere la lettera sul divano. Cercò di riprendere fiato, e poi continuò a leggere.
Adesso sarai sconvolto...anch'io lo ero, e mi sono detto che doveva esserci un'altra ragione per cui c'erano delle foto di Sam nella tua stanza!
Un sosia...o forse conoscevi in qualche modo Sam. Forse tu e lui vi somigliavate solo moltissimo...
Ma poi, ho trovato le tue vecchie pagelle di scuola, Jared.
"Jared è un bambino molto chiuso, davanti alla possibilità di giocare con gli altri bambini, preferisce restare da solo...è insolito per un bambino della sua età...inoltre spesso sembra come se non sapesse dove si trova. Non risponde facilmente alle domande che gli si pone." – prima elementare .
"il bambino potrebbe avere delle crisi di identità...odia il suo nome o forse non lo riconosce come tale..quando lo si chiama con il suo nome, non risponde. Dice spesso che lui si chiama Sam. Non si capisce dove possa aver già sentito questo nome. Forse Sam è un suo amico immaginario...ma se glielo chiedi, il bambino sembra non capire neanche lui chi sia Sam." – seconda elementare
Jared cominciò a piangere, ricordandosi quei momenti. Momenti che credeva di aver dimenticato, o di aver perduto per sempre.
I professori dicevano anche che avevi frequenti crisi e momenti di vuoto in cui sembrava che fossi da tutt'altra parte, Jared.
Ora capisco. Sì. Sei tu. Sei sempre stato tu!
Non so come sia possibile, Jared, ma la tua anima si...staccava da te, fin da quando eri un bambino, per venire da me, e non ha mai smesso di farlo...neanche in età adulta. Neanche adesso. Io continuo a vedere Sam e lui continua a tornare da me, Jared.
Cosa vuole? Quello che ha sempre voluto. Farsi amare. Da me! E quello che io ho sempre voluto.
Io e Sam ci apparteniamo da sempre. Non è mai stato un amore solo platonico. Ci siamo baciati e abbiamo fatto l'amore. Più di una volta. Era in tutti i sensi una relazione.
Una relazione che io all'inizio non volevo, perché Sam – tu- la tua anima – non reagiva bene a tutte queste emozioni troppo intense, non reagiva bene alla mia intrusione, all'intrusione del mio....corpo....
Perdonami...io...non è come sembra, credimi. Ho supplicato Sam...ti ho supplicato di starmi lontano, non volevo farti del male...ma tu volevi le mie braccia, il mio corpo, la mia bocca, le mie mani....
Siamo stati insieme in tutti i modi in cui era umanamente possibile e non umanamente possibile.
Abbiamo sofferto ma siamo stati anche così felici che era come morire.
Non potevamo dividerci. Non potevamo lasciarci.
Ci sono ancora tante cose che non ti ho raccontato e tante cose che non ricordo ancora, ma credimi, Jared...
Ci amavamo.
Se non vuoi credere a tutto il resto, credi almeno a questo.
Perdonami se anche solo per un brevissimo istante ho voluto ucciderti.
Io non sapevo che fossi tu.
Ma nonostante tutto, non l'ho fatto...ancora quando eravamo su quella nave, non l'ho fatto.
Perdonami se scappo ora, ma non posso più restare. Volevo raccontarti tutto, ma è successo tutto così in fretta.
Non sono da solo. Ho un amico che...non posso farmi prendere, capisci? Devo proteggerlo, perché lui ha protetto me. Non ha detto ai capi dell'organizzazione che sono vivo.
Mi ha protetto fino adesso, ma ora lo sanno. Sanno che sono vivo.
E io devo proteggere lui, e anche te, prima di proteggere me stesso.
Se resto qui, sarete entrambi in pericolo a causa mia.
Se me ne vado, posso sperare che impegnati a inseguirmi per farmela pagare, si dimentichino di te.
Spero solo di riuscirci.
Perdonami anche di averti amato, ma non riesco a smettere. Non ho mai voluto usarti.
Perdonami se me ne vado e ti racconto tutto senza guardarti negli occhi.
Dentro di me spero che tu e Sam – la tua anima – vi riuniate definitivamente e tu riacquisti tutti i suoi ricordi, che sono soprattutto i tuoi, e riesca a capire di più e meglio quanto profondamente ci amiamo. Gliel'ho chiesto, ma non so se ci riuscirà.
Se stai leggendo questa lettera con tristezza e sconforto, probabilmente non ci è riuscito.
Non voglio dirti addio. Voglio rivederti. Non sono pronto a lasciarti, ma non so cosa fare....Jared...Sam...
Perdonami.
Jared riuscì a leggere con fatica l'ultima parola, perché aveva gli occhi e la vista annebbiata dalle lacrime. Sprofondò la testa sul divano e continuò a piangere.
*
Quando Jared si fu ripreso parzialmente, perlomeno da riuscire a camminare e muoversi senza avvertire crampi di dolore, si diresse all'ospedale.
"Signor Padalecki, la sua memoria non è un qualcosa che si può accendere o spegnere a proprio piacimento...se lei ancora non l'ha riacquistata, vuol dire che non è ancora pronto." Gli disse un medico.
"Stronzate! Io sono prontissimo! " disse Jared. "Voglio fare una radiografia alla testa. ORA!"
"Senza appuntamento o il referto del dottore, è impossibile."
"Le consiglio di fare come il ragazzo dice. È l'ispettore che glielo ordina." Disse John, dietro di lui.
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Amore e Morte nel mirino - Soulmates
Hayran Kurgu"Mi hai trovato!" gli disse commosso. "Io ti troverò sempre. Dovunque andrai, io ti troverò sempre." Gli disse Jared commosso a sua volta. Chi vuole uccidere Jared e perchè? Ce la farà Jensen a salvarlo e da chi?