Cap 139. Un giorno felice

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Era passato quasi un mese da quando John e Bobby avevano scoperto di essere anime gemelle. Successivamente i due avevano dovuto tornare in un ospedale specializzato per fare in modo che la medicina prodigiosa che lasciasse la mente di John incosciente sulla verità che aveva appena scoperto, si annullasse. Era bastato un contro antidoto.

Poi, l'anima di Bobby si era staccata ovviamente dal corpo ed era andata da John.

Si erano divertiti per un po' in questa nuova situazione ma poi ebbero il buon senso di sistemare tutto subito.

John andò nella vecchia casa di Bobby a prendere la cura e questo fece tornare vecchie questioni in sospeso.

John voleva sapere perché Sam non l'avesse ancora presa.

Sia Jensen che Sam parlarono con John e Bobby spiegandogli che avevano deciso di non prenderla. In fondo ora Sam stava bene. Perché rischiare la sua salute per una cosa che non era un problema più? Sam non usciva più fuori dal corpo. Sam c'era stato per tutta la vita. La cura avrebbe potuto distruggere la sua anima in maniera irreparabile.

E poco contava che Bobby gli aveva assicurato che la cura non faceva perdere l'identità di sé alla persona, perché l'aveva provata Bobby stesso e centinaia e migliaia di altre persone al mondo. Sam e Jensen sapevano che Sam era un caso unico al mondo perché lui aveva avuto due vite fin da quando aveva quattro anni, in più aveva anche subito un'amnesia alla testa.

John continuò a discutere della questione. Lui ovviamente non era d'accordo e anche Bobby. Nel frattempo era passato un mese.

Si trovavano a Venezia e stavano assistendo a un grazioso spettacolo in piazza con i giocolieri. Sam si sentiva più felice che mai. Erano degli incoscienti ma a lui gli interessava solo vedere Jensen felice e il sorriso sul volto di Jensen. E avere una vita con lui. Al diavolo la cura.

E proprio poco dopo questi pensieri e poco dopo aver dato un abbraccio affettuoso e amorevole a Jensen, si sentì girare la testa e avvertì un mancamento.

L'ultima cosa che riuscì a pensare prima di svenire, fu:

Lo sapevo....non mi è permesso essere felice...con l'amore della mia vita...perché??

E poi sentì le grida di Jensen spaventato che lo chiamavano.

E pensare che lui aveva fatto tutto questo per fare in modo che fosse felice.


Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora