Cap 64. Favole e felicità delirante

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Jensen si rigirava nel letto, crogiolandosi nel calore di Jared.

Trovò le sue gambe nude, calde. Le intrecciò subito alle sue godendo del contatto caldo che le loro gambe gli facevano sentire.

Jared si rigirò contro di lui e l'abbracciò. Jensen lo accolse sprofondando la testa sul suo collo e stringendolo forte, inebriandosi del suo profumo.

Lo baciò. Sulla spalla, sul collo, sul petto, sul viso. Voleva baciarlo tutto. Fargli sentire il suo amore, la sua felicità.

Jared gemeva contro di lui, contento di quelle attenzioni.

Jensen gli prese la mano e baciò anche le sue dita, tenendo la mano nella sua.

Jared si avvinghiò ancora di più a lui e rotolarono insieme sotto il piumone.

"Ti amo." Disse Jared.

"Ti amo." Disse Jensen, stringendolo forte.




*

Jensen si era alzato per preparare la colazione per lui e Jared, sentendo su di sè ancora il dolce peso di quella felicità, poi d'un tratto vide Jared arrivare in cucina.

"Oddio no, doveva essere una sorpresa." Disse Jensen, sistemando il pentolino del latte, sorridendogli.

Jared gli sorrise un po' perplesso e Jensen capì. Non era Jared.


"S- Sam?" gli chiese.

"È così bello vederti così felice. " disse.

Jensen gli sorrise. Era bello vederlo. Sempre bello.


"Grazie a te. " Rispose lui.

Sam si avvicinò a Jensen. sembrava diverso ora. Più rilassato. Gli passò le braccia sul collo.

"Ti prego, non mandarmi via. Non ancora."

Jensen lo fissò.

"Sam, no. Oddio no. Non voglio farlo. Perché dici così?"

"So quanto pensi che sia un bene per me non fare...questo...ma è brutto lo stesso andare via tutte le volte."

"Oh, Sam."

Jensen lo baciò teneramente, sentendo il cuore sgretolarsi e riattivarsi più volte.


"Lungi da me farti sentire rifiutato o...dimenticato. Penso a te ogni singolo momento, Sam. credimi. Il mio amore per te non cesserà mai di esistere."

"Stringimi, Jensen. Stringimi forte, ti prego."

Jensen lo fece. Lo abbracciò fortissimo, gli baciò il collo, lo prese in braccio e lo portò sul divano.

Dal davanzale sopra di loro, prese una rosa blu finta e gliela mostrò.

"Tu per me sei una rosa blu, Sam. Speciale e unico."

Sam fissò la rosa sorridendo tristemente.

"Ho una paura matta, Jensen. E se una volta che sarò connesso per sempre con la mia anima, non...non esisterò più? Se dovessi scordarmi di te, come...come farò?"

"Sam, io non ti perderò mai. Staremo sempre insieme. Non farei mai una cosa che potesse arrecare un qualsiasi danno a te...o a noi...fidati di me. Non ti abbandono. Solo fidati di me, ok?"

"Ok." Disse Sam, abbracciandolo teneramente.


"Posso raccontarti una storia?"

"Sì. "

"La storia è questa. C'era una volta, un uomo innamorato della sua rosa. Il loro era un amore vivo, leggendario, invidiato da molti, ma dopo un po' l'uomo fu preda di un grande sconforto pensando che il loro amore non aveva futuro. La sua rosa invece aveva un fuoco vivo dentro di lei. Continuava ad essere innamorata pazzamente dell'uomo. L'uomo però aveva paura che morisse da un momento all'altro. Le rose avevano vita breve, così ogni notte, quando calava il freddo, la copriva con il paravento. Quando la terra si faceva brutta e marcia, la cambiava con altra terra pulita e procedeva ad innaffiarla con acqua fresca di fonte ogni giorno. Nonostante il grande impegno dell'uomo, però, la rosa si ammalò durante la prossima estate. L'uomo fu disperato e chiese alla fata della notte, di far vivere la rosa. Avrebbe fatto qualsiasi cosa. La fata della notte conosceva il grande amore che legava la rosa e l'uomo e disse: "Dal momento che il vostro amore spirituale va ben oltre quello carnale, ti prometto una cosa. Non posso salvare la tua rosa, che dopo la morte finirà nella prossima incarnazione, cioè quella di un albero bianco imponente, ma posso concederti di raggiungerla, se accetterai di incarnarti anche tu in un albero. Legherò la mia magia a voi e le vostre essenze si legheranno insieme in modo che i vostri alberi finiranno intrecciati legati indissolubilmente insieme come un solo albero. Verrete chiamati gli alberi amanti ma dovrai vivere la tua prossima vita come un albero."

"Accetto." Disse all'istante l'uomo. La sua vita da uomo non aveva più senso se avrebbe dovuto viverla senza la sua metà.

Ed ecco che così l'uomo tornò dalla sua amata rosa e gli disse:

"Mia amata rosa, non temere. La morte non è la fine della vita, ma un nuovo inizio. Dovunque tu vada io ti seguirò sempre. Non ti lascerò mai sola. Ti avrò sempre accanto a me."

E così fu. La fata buona aspettò la morte della rosa e poi venne a prendere entrambi, visto che l'uomo era rimasto tutta la notte all'aperto per vegliare sulla sua rosa fino alla fine ed era morto congelato.

Non era la fine però. Il giorno dopo due semi vennero piantati e in pochi mesi due radici incollate le une alle altre stavano prendendo forma.

Un anno dopo, tutte le coppiette passavano da quella parte ad ammirare quello che ormai era divenuto un vero e proprio simbolo leggendario di quella zona.

Gli alberi gemelli, anche detti gli alberi innamorati. Due alberi totalmente bianchi e luccicanti stretti e avvinti insieme in un abbraccio romantico e disperato.



"È meravigliosa, Jensen." disse Sam, piangendo.

"Voglio che tu capisca che non mi perderai, Sam.  Io sarò sempre con te. Non ti lascerò mai andare." Disse l'altro, emozionato.

"Jensen...forse tra pochissimo tempo, tutto cambierà. Io voglio...vorrei..fare l'amore con te un'ultima volta."

"Sam..."

"So che l'abbiamo fatto stanotte, ma io voglio...voglio farlo in questa forma. Lo voglio così intensamente da far male."

Jensen riflettè. Jared gli aveva fatto un discorso durante uno dei loro momenti cuore a cuore.


Se dovessi tornare nella forma di Sam e ti chiedessi di fare l'amore, accontentami. Non aver paura di ferirmi. Io voglio farlo, Jensen.

Jensen non rispose. Accarezzò piano il petto di Sam sotto la maglietta. Anche se alla fine era sempre Jared, gli era mancato farlo in questo modo con lui.

"Lo voglio disperatamente anche io."

Lo spogliò piano e baciò dolcemente tutto il suo petto e la pancia, mentre tremava sotto di lui.

Le mani di Sam erano sempre...non sapeva come definirle. Calde, piene d'amore.

Mentre si muoveva dentro di lui sentendolo ansimare, poggiava la testa sul suo collo, per sentirlo, per sentire la dolce fragranza della sua pelle e per farsi sentire da lui.

Sam si aggrappava con le mani alla sua schiena, gli stringeva le spalle come un dolce massaggio e lo accarezzava come se fosse la cosa più preziosa della terra.

Jensen gemette e si strinse ancora di più a lui.

"Non ti lascio Sam, non ti lascio." Gli disse.





*

Quando finirono di fare l'amore, tornarono nella stanza di Jared, che sorprendentemente stava ancora dormendo. Lui e Sam erano teneramente abbracciati. Sam guardò Jared teneramente e si staccò da Jensen per sdraiarsi accanto al suo corpo.

A Jensen sembrò di sentire il suo cuore scoppiare, nel vedere il suo dolce, amato Sam che si sdraiava accanto al suo corpo e lo guardava e che poi lo abbracciava teneramente come se fosse un fratellino e lo accarezzava come se volesse dirgli qualcosa. forse scusa. Forse dirgli che gli voleva bene. Lo abbracciava come se volesse infondergli amore.

Oh, era così tenero.

Dopo poco si addormentò, ancora stretto a Jared. Jensen uscì dalla stanza, aspettando quindi il suo risveglio.





*

Jared si era finalmente svegliato. Camminava in boxer in cucina e a Jensen sembrava un incredibile dejavu.

Gli andò incontro e lo abbracciò, mostrandogli la colazione che aveva preparato.

"Hai...fatto..qualcosa?" chiese Jared e il respiro di Jensen si mozzò in gola.

"Che cosa intendi?"

"Sento il tuo odore...sa di sesso e anch'io mi sento un po'...accaldato e...eccitato." Si giustificò lui, imbarazzato.

"Diosanto." Disse Jensen, mortificato.

Jared gli prese il viso, preoccupandosi di tranquillizzarlo.

"Ehi, va tutto bene, Jen. Ti ho dato io il permesso di farlo, ricordi?"

"Sono un verme." Disse lui, angosciato.

"No, non lo sei. Abbiamo stabilito che rifiutarmi quando sono...lui, non è la soluzione ideale, perché mi farebbe stare male, se non in maniera consapevole, a livello inconscio. Questo non aiuterebbe ad accettare più facilmente me stesso...la mia situazione... ti sono grato perché non mi metti in una situazione brutta, che sia sentirmi rifiutato in un qualche modo. Chi lo fa al giorno d'oggi? Jensen, tu mi ami in un modo che non potrei davvero chiedere di meglio o sperare di più. E ti sono grato di questo."

"Dio...io non so che cosa ho fatto per meritarti, piccolo." Disse Jensen guardandolo adorante.

"Ascolta, ti va...di raccontarmi quello che ci siamo detti, però? Sono curioso."

Jensen lo guardò con curiosità. "Sì, certo, amore. Sei stato...incredibilmente dolce." Disse Jensen, baciandolo teneramente.

Jared gli mise le braccia al collo. "Okayyy. Allora mi racconti tutto mentre facciamo colazione, right?"

"Accetto, ma la faremo mentre tu starai seduto in braccio a me."

"Mmm...Ackles, come sei appiccicoso." Disse Jared, prendendolo in giro.

"Devi capire che non puoi fare un passo senza di me. Devi starmi attaccato come una calamita!"

"Il che non sembra una cosa tanto sgradevole." Disse Jared, gemendo nel bacio.






*

Jared si era precipitato da Castiel, che alloggiava in un albergo poco distante alla baita che avevano preso in affitto Jared e Jensen.

"Un attimo!" disse Castiel.

Jared non aspettò e aprì lo stesso la porta.

"Jared??" disse stupito Castiel, preso alla sprovvista. Era in boxer.

Jared con un sorriso a trentadue denti gli gettò le braccia al collo. Castiel ricambiò imbarazzato.

"Jared, sono mezzo nudo."

Jared non si scompose. "Sono un'anima che esce dal suo corpo per fare l'amore con la sua anima gemella, pensi davvero mi possa scandalizzare...questo?" gli chiese felice.

Castiel lo fissò. Jared non era mai stato così espansivo con lui. Di solito era Sam.

"Sei...Sam?" chiese cauto.

"Cosa? No!" disse Jared, senza perdere il suo sorriso ed entusiasmo. "Voglio solo abbracciare il mio migliore amico!"

Castiel lo fissò sbattendo gli occhi. "Miglior amico? Ma..."

Jared si spostò da lui divertito.

"Lo so, lo so. Evidentemente il mio inconscio mi riporta alle sensazioni di Sam e vecchi sentimenti di amicizia riaffiorano!" disse Jared andando a sedersi sul divano.

"Sono contento che riaffiorano quando Jensen è lontano e non può uccidermi." Rispose l'altro, facendo ridere Jared.

"Ti vedo felice." Disse Castiel, sorridendo.

"Cavolo, Si! Lo sono!"

"Quindi suppongo che le cose tra te e Jensen vadano alla grande!"

"Cas, è straordinario! Sono al settimo cielo...abbiamo fatto l'amore e poi abbiamo dormito abbracciati e poi lui ha fatto l'amore con Sam e io..." disse Jared, con gli occhi che brillavano.

"Frena, frena un attimo. Hai detto che ha fatto l'amore con Sam?" chiese Castiel, basito e preoccupato.

"SI! Ed è fantastico, voglio dire, Jensen mi ama talmente tanto che non può smettere, neanche quando sono...Sam, non è pazzesco? E mi sta bene, davvero. Davvero bene!"

"Qualcuno potrebbe dire che non è sano."

"Quando mai l'amore lo è?" chiese Sam, con gli occhi che brillavano. "Diosanto, Cas. non ho parole per descrivere quello che provo. Stamattina Jensen mi ha raccontato una favola e gli ho chiesto di scrivermela, affinchè possa ricordarla! Abbiamo passato l'inferno in Terra e siamo sopravvissuti. Ci siamo fatti così tanto male e siamo sopravvissuti e ci amiamo ancora, più di prima. Meglio di prima. Era possibile uscirne fuori spezzati, distrutti, non insieme, morti o persi, l'uno senza l'altro. Qualcuno di noi poteva morire! E invece siamo ancora qui, tutti insieme. Io, Jensen, te, John, Bobby...e io e Jensen siamo... è come una favola. Non mi sembra ancora vero a volte. Che servigi abbiamo reso al mondo per avere il privilegio di poter essere così felici? Di poter provare una felicità così delirante?"

"Delirio mi sembra ora la parola giusta." Rise Castiel, divertito.


"Guardati intorno, Castiel. Si sta realizzando quello che è stata l'utopia per millenni! Il ricongiungimento delle anime gemelle! Io e Jensen ci amiamo da quando siamo bambini. Forse anche da prima! Ci siamo innamorati quattro volte lui e io. Da bambini, da adolescenti, sulla nave e dopo, a Venezia! E poi io avevo questa amnesia...e lui è stato preso da quegli psicopatici, ma ne siamo usciti! Poteva finire tutto dannatissimamente in tragedia, potevamo perdere tutto, ma, cosa pazzesca, siamo sopravvissuti, Cas!"

"Ok, adesso respira un attimo e calmati." Disse Castiel divertito.

"No! No, non posso calmarmi, perché è tutto come una cavolo di favola, una meravigliosa favola. Jensen mi dà tutto quello di cui ho bisogno, è tutto quello che voglio...e tu, sei quello che ha contribuito alla nostra felicità!"

"Io??"

"Non fingere che non sia così. Ci hai aiutati un milione di volte, tutte le volte che qualcosa si è messo male. Sei stato accanto a Jensen quando era separato da me. L'hai aiutato. l'hai fatto scappare e...diosanto, quando il dottore ti ha detto di fare una scelta, eri disposto a sacrificare la tua felicità, per noi!"

"Jared, tu non mi devi ringraziare. È quello che devono fare gli amici."

"Ma non lo fanno. Non tutti! Non farla passare per una cosa normale, Castiel, perché non lo è. Se io e Jensen siamo felici e siamo insieme è anche merito tuo."

"Siete anime gemelle. Le anime gemelle trovano sempre la strada."

"Già, ma grazie a te non è più una strada dolorosa, grazie, Cas, grazie."

Castiel sentì di stare per commuoversi.

"Adesso però falla finita, o mi metti in imbarazzo! Devo vestirmi, come sai oggi è un giorno importante!" scherzò Castiel. Infatti lui avrebbe dovuto presentarsi all'ospedale per procedere anche lui alla lavanda gastrica.

Jared si mosse nella piccola sala e vide una copertina azzurra.

"Senti freddo la notte?" chiese perplesso.

"Non è per me, ma...per Jo. Lei è venuta a trovarmi ancora."

"Oddio. Sei riuscito a scoprire..."

"Sì, credo di sapere dove si trovi. Ti dirò tutto una volta che sarò uscito dall'ospedale!"

"Ok." Sorrise ancora Jared.

"Jared, sono contento di vederti così."

"Così come?"

"Innamorato. È come se avessi le farfalle dentro lo stomaco." Rise Castiel.

"Sì, Cas. è proprio così. Sono completamente, irrimediabilmente, innamorato di lui. Anche tu meriti questa felicità. Non vedo l'ora che anche tu e Jo..."

"Frena, non voglio mettermi con una ragazza solo perché l'universo ha stabilito che dobbiamo metterci insieme."

Jared lo guardò sorpreso. "La tua razionalità non può fare niente contro il potere dell'amore e presto te ne accorgerai." Disse Jared.

Castiel alzò gli occhi al cielo, mentre suonava il campanello.


"L'amore ti ha trasformato in uno di quei poeti che siedono sulla strada a suonare la fisarmonica e questa deve essere la tua musa epica. Rispondi tu al tuo Romeo, se non ti dispiace, mentre io mi faccio la dannata doccia."

"Il tuo cinismo offende l'amore e sarò ben lieto di prenderti in giro a vita quando Jo ti trasformerà in un essere che declama solo sonetti!"

"Se l'amore rende scemi così, non lo voglio!" gridò Castiel dalla doccia.

"Sei un essere blasfemo!" disse Jared.

"E tu un sonetto!" gridò di rimando Castiel.

Jensen entrò e subito li prese in giro.

"Vi sento dalla dannata strada. Devo essere geloso?"

"Devi. Il tuo fidanzato gemello epico mi molesta!" lo prese in giro Castiel sempre dalla doccia.

"Ha cominciato lui." Si giustificò Jared.

"Mmm..sembra come se dovrò dargli una lezione, per fargli imparare come ci si comporta." Disse Jensen, divertito, palpandogli il sedere.

"Ahhh." Gemette Jared. " Non ti è bastata questa notte?"

"Non mi basta mai." Rispose Jensen, malizioso.

"Fedifrago!" ribattè Jared, sempre scherzando.

Jensen lo acchiappò e se lo mise in braccio, baciandolo.

"Basta." Disse Jared, divertito, spostandosi.

Jensen lo guardò facendo il finto offeso. "È basta solo quando lo dico io."

"Prepotente! Mmm.." disse Jared, gemendo nel bacio.
















Note dell'autrice: 

  Voglio dire innanzitutto che non è mia intenzione dipingere Jensen o Sam come ninfomani affamati di sesso hahahh questo voglio specificarlo, perchè mi sono accorta che mai come in questa ff faccio fare loro tantissimo sesso xd ma mi spiego, è l'unico modo che conosco, oltre che a parole, per far proprio capire quanto si appartengono e per quanto riguarda Sam, ho riflettuto sulla faccenda del sesso e alla fine ho deciso così perchè per empatia mi dispiaceva per lui se avessi deciso di non farglielo fare ahhahh

Spero che vi sia piaciuta la bromance tra Jared e Cas <3

E anche la favola <3  


Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora