Cap 57. La baita in montagna - seconda parte

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 Jensen e Jared stavano facendo il bagno in costume, nel fiume, non molto distante dalla loro baita.

"Siamo dei pazzi, Jared, l'acqua è freddissima!" disse Jensen, immergendosi completamente.

"Non dire sciocchezze. È il paradiso, invece." Disse Jared, nuotando verso di lui.

Jensen non si lasciò sfuggire l'occasione di aggrapparsi a lui e circondarlo con le sue braccia.

"Mmmm...così devo dire che va molto meglio!" sospirò Jensen.

Jared rise.

Lui e Jensen in quella sorta di paradiso. Che cosa poteva volere di più? quel terribile giorno in cui vide Jensen dentro quel garage delirare frasi sconnesse sul fatto di non meritare nulla, era un ricordo sempre più lontano.

Se la meritavano un po' di felicità.

"Sai, credo di non averti mai detto quanto tu sia bello!" disse Jensen, enfatizzando ogni parola, specialmente l'ultima.

Jared rise. "Neanche tu sei da buttare via, direi." Scherzò.

"No, Jared, io non sto scherzando."

Neanche io, voleva dire Jared, ma fu fermato dalle parole successive di Jensen.

"Tu sei davvero bello! Sei bellissimo. I tuoi occhi sono più verdi dello smeraldo, il tuo viso più dolce di quello di un koala, e il tuo corpo...ci faccio l'amore solo a guardarlo, sai?"

"Adesso smettila!" rise Jared, imbarazzatissimo.

"E le tue mani...dio, Jared, non farmi parlare delle tue mani."

Jared gli tirò su il mento e si mise a mordergli lascivamente il collo, per impedirgli di dire altre frasi imbarazzanti.

"Ma, soprattutto, sei bello qui dentro." Disse ancora Jensen, inarrestabile, indicando il suo petto, all'altezza del cuore.

Ora fu il turno di Jared di parlare.

"E tu sei il principe dei miei sogni da bambino." Disse Jared.

Jensen lo guardò con un sorriso dolcissimo e gli occhi che brillavano.

"Mi sono comportato molto poco da principe con te, ma ti giuro che ti regalerò una favola per tutta la nostra vita insieme."

"La favola me l'hai già regalata." Disse Jared, baciandolo, circondati dall'acqua cristallina.

Continuarono a baciarsi ancora un po', fino a quando Jared vide che Jensen deglutiva in maniera sofferente.

"Hai sete?" chiese Jared.

Jensen annuì.

Uscirono dall'acqua e Jared guardò Jensen bere a piccoli sorsi dal bicchierino.

Cercava per quanto possibile, di non farsi guardare da Jared, ma lui non smetteva di guardarlo.

"Jensen!" lo riprese.

"Che c'è??" sbottò alla fine lui, rimpiangendo subito di aver gridato.

"Lo vedo che sei assetato. Perché ti...trattieni? Perché bevi lentamente?"

"Perché non sono un animale."

"E questo che cosa vorrebbe dire?"

"Sarebbe più facile per me bere se tu non continuassi a fissarmi in quel modo!!"

Jared aveva ora un'aria ferita.

"Ti dà fastidio che ti guardi?"

"Io...non in linea generale. In questo momento sì."

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora