Cap 111. L'amore di Jensen per Jared

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 La nonna di Jared era una strega e come tale era capace di preparare pozioni magiche.


In quel momento era nell'orto a finire di mischiare l'intruglio verde che sarebbe servito a Jared.

"Ecco qua, questa bevanda ti consentirà di uscire dal tuo corpo a tuo piacimento, ma entro pochi minuti dovrai ritornare, altrimenti la cosa diventerà permanente." Disse la nonna triste.

Sam abbracciò la nonna.

"Non ho parole per dirti quanto questo significhi per me."

"Io spero solo che tu non debba averne bisogno, nipote mio. Continuo a pensare che dovresti confidarti con il tuo fidanzato."

"No, nonna."

"Voi due siete anime gemelle! Capirà!"

"Jensen si sente già abbastanza in colpa per aver attentato alla mia vita e non ha ancora smaltito del tutto i suoi sensi di colpa. Non posso scaricargli anche questo addosso."

"Infatti non credo che il problema sia lui, nipote mio, ma tu." Disse la nonna.

"Io?"

" Sei stato abituato fin dalla nascita a essere perseguitato e cercato da criminali che volevano ucciderti. Alla fine ti sei convinto che meriti di morire." Disse la nonna triste.

Sam era provato da quelle parole.




*

Sam e Jensen stavano passeggiando per le vie della strada insieme.

" Dov'è Cas?" chiese Sam all'improvviso.

" Si sta procurando del materiale di contrabbando che ci servirà per introdurci alla fortezza senza essere visti, inoltre vuole chiedere a tua nonna se può fabbricare per noi delle pozioni magiche che ci aiutino a non ferirci in caso di possibilissimi scontri se venissimo scoperti." Disse Jensen.

Questo fece tornare in mente a Sam la questione della pozione e si vergognò un po'.

"Naturalmente sta cercando anche di convincere i più coraggiosi ad entrare in missione con noi. In tre potremmo non sopravvivere, per questo a volte mi chiedo se non fosse meglio che tu e Jo restaste..."

"Jensen..." disse Sam interrompendolo.

"Sì?" chiese Jensen, sperando forse in una confessione.

"Quando tutta questa storia finirà, voglio essere l'uomo che tu meriti di avere al tuo fianco."

"Sam..." disse Jensen sospirando.

"E voglio anche essere l'uomo che vorrei diventare." Disse.

"Cioè?"

Sam lo fissò.

" Onesto, leale, genuino. Niente più segreti, niente più menzogne."

"Sam, ma tu lo sei..."

"No, non è vero...ma lo sarò, Jensen. Te lo prometto."

Jensen si sentiva triste. Lui non voleva che Jared/Sam fosse diverso. Lui pensava anche che non lo rendeva infelice Sam, ma la situazione che rendeva infelici entrambi.

Anche lui stava nascondendo delle cose a Sam, anche lui si vergognava.

E tutto ciò comunque non aveva niente a che fare con il fatto che uno dei due amasse meno l'altro.

Se la situazione fosse diversa, nessuno dei due vorrebbe nascondere qualcosa all'altro, non ci sarebbero segreti.

Purtroppo erano stati incastrati dentro una ragnatela, come un grande, gigantesco, acchiappasogni, e non erano stati capaci di levarsi più.

Il loro amore era comunque sopravvissuto ad ogni genere di ostacolo che avevano attraversato.

Come diceva quella canzone?

"Siamo rotti, ma possiamo amare di nuovo."

E tuttavia, lui rifarebbe tutto quanto, perché tutto è servito ad accrescere il suo amore con Jared. È vero, Sam c'era anche da prima. Ci sarebbe sempre stato, ma Jensen non voleva l'amore della sua vita a metà. Viverlo a giorni alterni.

Voleva averlo tutto. Sempre, tutti i giorni, in ogni momento.

Voleva una vita con lui, ma ancora non bastava, perché lui, voleva che fosse felice, voleva proteggerlo, voleva che fosse circondato di amore ed era per questo che ora stavano rischiando tutti la vita in quell'isola.

Perché voleva salvare la famiglia di Jared, voleva che lui fosse felice, voleva riparare alle ferite del passato e ai traumi di abbandono che aveva indosso da quando era piccolino.

E non contava il fatto che in realtà era Jared ad averli, non Sam, perché Sam era sempre stato con lui per tutta la vita e non aveva vissuto quei traumi.

E allo stesso tempo contava eccome, perché in realtà anche Sam li aveva ricevuti, anche se la sua coscienza non ne era consapevole.

Così come Jared, probabilmente in quei lunghi anni che hanno accompagnato la sua infanzia e la sua adolescenza, avrà percepito di non essere mai davvero solo e di star ricevendo tutto sommato amore.

Si può essere soli e non esserlo allo stesso momento.

Un po' come la filosofia della meccanica quantistica.

Jared si era sentito solo e abbandonato dalla sua famiglia e aveva cercato rifugio e amore da Jensen, che gli ha dato tutto l'amore possibile, guarendo ogni ferita del suo cuore, ogni volta che si ripresentava.

Questo avrà alleggerito il cuore di Jared nei suoi anni più critici, lo avrà fatto sentire amato...

E tuttavia, parte di lui, si è sentita sola in tutti questi anni.

La parte di lui che non si ricordava di Jensen.

Non si ricordava ma quando l'ha visto, il suo cuore è tornato a battere velocemente, quindi la sua anima lo riconobbe subito.

Un chiaro segno che per lui, per Jared, c'è sempre stato, anche se non fisicamente, il suo cuore lo sentiva.

Le anime sono così. Se ne fregano delle distanze e anche del tempo e dello spazio. Loro non hanno bisogno di concretezza e di occhi per amare. Il loro cuore sa già tutto quello che deve sapere. Loro sono esseri divini. C'è del divino in loro.

Jensen non sopportava che una parte di Jared aveva sofferto per tutti quegli anni, voleva ridargli la sua famiglia, voleva ridargli tutto l'amore e l'affetto che gli era stato tolto, perché un'anima così pura non dovrebbe mai soffrire.

Con Sam era riuscito a farlo – e tuttavia anche Sam ha sofferto, nel vedere Jensen schiavo di quell'organizzazione criminale e non potere fare niente per aiutarlo e starci lui stesso per amore suo – ma con Jared non c'era riuscito. Forse l'amore che dava a Sam fluiva in qualche modo anche attraverso di lui, ma Jensen si sentiva comunque in colpa per non esserci stato.

E tuttavia, anche se quando Jensen l'ha finalmente trovato, Jensen stava per commettere il più atroce dei peccati, uccidere l'amore della sua vita, Jared comunque l'ha amato, l'ha guarito e lo ha perdonato.

A Jensen piaceva pensare che se Jared lo amava così tanto, forse se lo era meritato. Doveva esserci anche del buono in lui, dopotutto. Forse aveva davvero fatto le cose per bene, quando dal primo momento aveva amato Sam/Jared.

Forse non era così cattivo come aveva sempre pensato.


E se era riuscito a dare così tanto amore a Sam in situazioni di vita così disagiate e insofferenti, tremava di aspettativa e impazienza e curiosità chiedendosi quanto amore riuscirebbe a dargli in una condizione di vita più felice.

Ora il mondo era in uno stato di trasformazione quasi mistica. Purtroppo la venuta al mondo delle anime gemelle non aveva automaticamente estirpato il male dal mondo, altrimenti a quest'ora non ci sarebbero alcuni genitori da dover salvare... ma era comunque un fantastico miracolo che avrebbe reso il mondo più bello per tutti.

E Jensen non vedeva l'ora di rendere Jared felice, come davvero meritava.










Note dell'autrice:

Mi stavo un pò commuovendo a rileggere le elucubrazioni mentali di Jensen xd dite la verità: anche voi u.u
La frase "siamo rotti ma possiamo amare di nuovo" è di Pink della canzone: Just give me a reason ^^   

Amore e Morte nel mirino - SoulmatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora