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Mi scoppia la testa. Anche oggi una giornata di vai e vieni. Gli stagisti non ne hanno combinata una giusta. Le fragranze non mi piacciono. Anna è in presa da una crisi nervotica dentro il negozio. Alle clienti spesso non va bene neanche un profumo e usciamo proprio pazze. Domani dovrebbe arrivare un nuovo ragazzo. Non mi hanno detto che si chiama. Vediamo cosa mi combina.
Tolgo le scarpe dentro casa. Passo in cucina per decidere di cenare qualcosa anche se non c'è un granché da almeno una settimana. Non ho mai tempo per fare la spesa. Il lavoro mi assorbe totalmente. Sento che non avrei trovato una persona da far aiutare la mia amica al negozio sarei uscita pazza. Avevo 26 anni, una storia finita  alle spalle dopo quattro anni di fidanzamento. Lontano dai miei genitori ormai da quando avevo 18 anni. Ho seguito la carriera loro in ogni caso mi mancano. Mi manca stringerli un po'. Mi manca mia sorella Vittoria. Lei è mia vita. È più grande di me ha 31 anni.. eppure a volte non sembra che ci siano così tanti anni di differenza. Anche lei non vedo da troppo tempo. Tutti li sento tramite videochiamata ma non è la stessa cosa. Ora che vittoria è anche mamma da un anno sarei voluta starle vicino. Non è facile gestire tutto quanto. Vorrei comportarmi da zia anche se non mi fanno pesare la cosa.
A Roma sto bene. È diventata la mia casa da tempo. Quel ragazzo di cui ero tanto innamorata alla fine dopo quattro anni mi ha lasciato. Non mi amava più. L'amore qualche volta può finire. Ha fatto male. Ho passato dei mesi brutti ma il mio lavoro, la mia amica, le clienti mi hanno tirato su insieme anche alla mia famiglia. Nonostante la lontananza.
Decido di mettermi a letto dopo una bella rinfrescante doccia non so proprio come ci arriverò domani a lavoro. Ma tutto sta sempre nelle mie mani. Le nuove fragranze devono essere scelte ed io voglio che tutto sia perfetto. Appoggio le coperte sul mio corpo, prendendo il telefono tra le mani cerco di rispondere a tutti i messaggi dei miei parenti.
«Emma domani arriverò alle 9:30. Devo accompagnare mamma ad una visita» questa era Anna. La mamma non stava benissimo e ogni tanto mi chiedeva di entrare un ora più tardi.
« non ti preoccupare. Fai ciò che devi e poi verrai a lavoro. Buonanotte» invio. Stacco tutto e spengo poi la luce. Mi sentivo un po' sola anche se ormai mi ero abituata alla completa solitudine che mi circondava. Il buio dentro questa stanza a volte mi mette tristezza e paura. Chiudo gli occhi provando a dormire.

Appoggio i piedi per terra infilando le ciabatte. Strofinò gli occhi con la manica del pigiama. Vado in cucina prendo la tazza per latte che riscaldo. Verso poi il caffè. Spalmo la marmellata nella fetta biscottata che mordo poco dopo. Faccio colazione. Mi lavo. Mi vesto. Prendo il Giacchettino e raggiungo la macchina per andare a lavorare. Una volta arrivata al negozio. Apro la serranda. Vedo un ragazzo osservarmi appoggiato alla sua auto credo.
“ beh ? Hai molto da guardare ? Perché non vai a lavorare?” gli urlo per farmi sentire.
“ in realtà aspetto che la mia datrice arrivi. ” confessa.
“ nel frattempo guardi il culo delle ragazze che passano?” infilo la chiave nel negozio che appare davanti alla strada.
“ beh se sono come te... Direi anche si. ”
“ ma guarda questo...” spingo la porta. Entro dentro e la richiudo senza dargli corda. Vedo che poi entra.
“ che c'è non sai più stare senza di me che sei entrato nel mio negozio?”
“ tuo? Non farmi ridere!!”
“ guarda ringrazia che poi ti dovrei portare all'ospedale altrimenti ti spaccherei qualche profumo in testa. Cosa vuoi? Non mi pare che ci sia molto da guardare qua dentro !!” sono acida. Non lo sopporto già più...
“ma qui trattate tutti così? ” chiede. Prende un foglio da dentro la tasca dei jeans.
“ in realtà no.” gli rispondo“sei tu che mi stai irritando”
“ allora mi sa che dovrai sopportarmi” mi presenta il foglio dove c'è scritto che era il nuovo ragazzo che avevo cercato disperatamente. Che mi avevano mandato per aiutare Anna. Sbarrò gli occhi incredula. Non ci potevo credere. Stava aspettando me in oltre mi fissava pure il sedere.
“ iniziamo già male.” gli dico “ già che mi rispondi un questa maniera... Mi porti poco rispetto. Qua decido tutto io. Tu affiancherai solamente la mia amica che in questo momento non c'è. ”
“ ah la tua amica? Si fanno gli sconti di orario mattutino alle amiche!” esclama spavaldo ma chi si credeva di essere. Prendo il foglio mettendolo in una cartella che tenevo sotto il bancone. Lo filmino. Gli passo una maglietta con il logo della profumeria.
“ senti qua si lavora seriamente. La mia amica ha dei problemi ed io le ho lasciato un ora libera. Non sono ritenuta a darti spiegazioni. Questa è la cartella dei profumi ogni volta che li venderai... dovrai segnare la quantità di pacchi che hai dato al cliente. Ogni profumazione ha un codice. - prendo il pacchetto di uno qualunque e glielo mostro - dovrai segnare anche questo in questa colonna. - si avvicina. Sento il suo adesso di profumo. È buono. I nostri occhi si incrociano. - le buste le trovi qui. Le scatole in questo reparto. Qui... C'è la colonna di quelle di marca, qui invece quelle di profumazione per casa, qui invece puoi trovare i campioncini da regalare alle clienti o da far sentire senza aprire le boccette. Mi raccomando fai attenzione ad ogni confezione. Devono essere sigillate quelle che prendi dallo scaffale li infondo. Ogni sera prima di chiudere facciamo i conti e aggiungiamo alcuni che stanno in magazzino. ” gli dico. Mi ascolta tranquillamente.
“ ok mi dovrò dividere con la tua amica”
“ si. Appena arriva te la farò conoscere. Adesso prendi questo quaderno mettiti lì e aspettiamo i clienti. Prima di lasciarti da solo ti mostro come si fa”
“ fino a poco fa mi volevi uccidere”
“ guarda che non ci metto nulla a volerlo fare anche adesso. Quindi stai attento. ”
“ comunque io mi chiamo Simone”
“Emma” gli dico. Mi stringe la mano.
“ bene adesso possiamo lavorare” non dico niente. Aspetto che arrivi la clientela.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora