82. Le promesse di Vic

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(Vic's pov)

Agosto 2028

Quella sera il cielo era così perfetto che mi avresti di sicuro portato a vedere le stelle, se non fosse stato che, sotto quello stesso cielo, stavamo per sposarci.

Appena ero comparsa, gli occhi di tutti si erano fissati su di me, ma io vedevo solo i tuoi. L'avevo notato quanto eri nervoso, eppure, appena cominciai a camminare nella tua direzione, era come se tu avessi appena trovato l'uscita dal labirinto in cui ti stavi perdendo.

E la verità è che anch'io stavo morendo d'ansia, dentro di me. Ero stata solo più brava di te a nasconderlo.

Fino a pochi istanti prima di arrivare su quella spiaggia, niente era andato come doveva. Avevo vomitato per tutta la mattinata. Per fortuna non si trattava di virus intestinale, avevo addirittura sospettato di essere incinta, ma non poteva essere. Era tutta colpa dello stress e dell'ansia e della paura.

La truccatrice non è mai arrivata, bloccata a casa con l'influenza. Mi ero dovuta arrangiare da sola, con l'aiuto di mia sorella e delle mie amiche.

E poi Thomas mi aveva detto di averti visto incazzato e che stavi dando di matto per una cosa che non mi poteva dire, ma per fortuna Ethan era riuscito a spiegarmi un po' di cosa si trattasse, e mi aveva tranquillizzata almeno un po'.

Senza accorgermene, ero già davanti all'altare. Davanti a te.

Mi stavi guardando, con un filo di bava sul mento, e alla fine non sei stato capace di resistere e mi hai baciata subito, ancora prima che mio padre ti porgesse la mia mano, prima che riuscissi a salutarlo. Non avevi ancora stretto la mia mano nella tua, e già le tue labbra erano sulle mie.

Tutti si erano messi a ridere. La tua impazienza di diventare finalmente mio marito era alle stelle e tutti se n'erano accorti.

I tuoi occhi castani riflettevano la poca luce che c'era nell'aria, facendo sembrare le tue pupille più nere e penetranti. Quelle due pozze sincere da cui ero sempre stata in grado di leggere il dolore che ti portavi dentro, quel giorno, celavano solo un'immensa felicità.

«Damiano, la prima volta che ti ho visto ho pensato: "Wow, quant'è bono!". E ciò non era niente in confronto alla bellezza che ho potuto scoprire dopo, conoscendoti giorno per giorno. Io credo che la tua vera bellezza sia dentro di te. Tu non hai mai dovuto usare tattiche per piacere agli altri, però piaci. E piaci perché sei una delle persone più vere e sincere che io conosca. Da subito ho apprezzato la tua onestà, il tuo modo di essere schietto e diretto, senza filtri, autentico. Poi, ho iniziato ad amare il fatto che i tuoi abbracci e le tue carezze riuscivano a sostituire ogni parola. Anche i tuoi silenzi valgono più di interi discorsi. Ho amato tutte le volte che hai alzato gli occhi al cielo quando non eri d'accordo con me e non avevi paura di contraddirmi. Tu ascolti sempre quello che ho da dire, hai conosciuto i miei lati peggiori e li hai comunque apprezzati. Ho capito di essere diventata importante per te quando ho realizzato che tu credevi davvero in me, perché mi davi forza, coraggio, e perché tu, la tua fiducia, non la regali a chiunque. Ogni tanto ti guardo e ho il presentimento che tu non sia reale, che tutto ciò sia solo un sogno. Senza di te io sarei persa. All'inizio non pensavo che le cose potessero incasinarsi così tanto, che ci saremmo fatti così male, che avremmo dovuto sfidare le fiamme dell'inferno. Eppure, eccoci qua. E se ce l'abbiamo fatta un motivo dev'esserci per forza. Hai sempre lottato fino alla fine, hai sempre provato a comprendermi, a capirmi. Hai ascoltato le mie urla, accolto i miei "vaffanculo", incassato tutti i diti medi che alzavo. Mi hai sempre presa per mano e hai cercato di farmi ragionare. Mi hai gridato in faccia ciò che pensavi, senza paura, perché con me non sempre funzionano le buone maniere. Nonostante tutto e tutti, io ho sempre creduto in noi. Ci siamo spesso confrontati sull'argomento, ne discutevamo ogni giorno, finendo quasi sempre per litigare, ma abbiamo sempre deciso di mantenere il segreto che custodivamo. Abbiamo incontrato i problemi delle coppie normali e tutti gli ostacoli che comportava avere una relazione segreta. E li abbiamo abbattuti tutti, insieme. Io ti prometto che, per tutto ciò che incontreremo ancora nella vita, troveremo sempre una soluzione. Ti prometto che vedremo altri centomila tramonti tenendoci per mano, che continueremo a fare cazzate e le racconteremo ridendo come due scemi. E ti prometto che ti manderò a fanculo un'infinità di volte ancora, ma che non ti lascerò mai andare via. Non sapevo come ci si sentisse a voler stare con qualcuno per sempre, finché non mi sono innamorata di te. Un giorno, mi hai fatto una promessa: che non mi avresti mai lasciata andar via. Ed io ti amo anche per questo, Damiano. Perché quella promessa l'hai sempre mantenuta.»

Insieme Sempre || Damiano e Victoria ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora