37. Per sempre (parte 2)

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(Dam's pov)

Agosto 2028

Il rumore delle onde del mare che si infrangevano a riva, si confondeva al brusio delle voci della gente. Le stelle d'agosto ci guardavano dall'alto, rendendo tutto ancora più magico.

Sembrava tutto perfetto. Era tutto perfetto. Doveva esserlo per forza.

Stavo impazzendo. Ero ansioso, nervoso, agitato, preoccupato e impaziente.

Mi voltai verso Lello ed Ethan, i miei testimoni. Il primo allargò la bocca in un grande sorriso e mi fece l'occhiolino, mentre l'altro non si scompose di un soffio. Anche la leggera brezza che scompigliava un po' le acconciature di tutte le donne, a lui sembrava non torcere un capello.

Dall'altra parte, c'erano invece Thomas e Nica. Thom non sembrava essere proprio a suo agio. Non faceva altro che allargarsi il nodo alla cravatta, mentre la ragazza, invece, era impaziente almeno quanto me di veder comparire la sorella.

Il chiaro di luna illuminava la spiaggia. Si poteva definire tranquillamente un vero e proprio matrimonio Måneskin.

Erano ormai da più di dieci minuti che la stavamo aspettando. Non ero preoccupato che ci avesse ripensato, che avesse cambiato idea, che fosse corsa via con un altro. Victoria era sempre in ritardo, ed era del tutto lecito che oggi fosse in super ritardo.

Il problema era che, se non si decideva a muoversi, la mia mente sarebbe presto piombata a rimuginare su quelle promesse che non ero stato in grado di scrivere.

Ripensai a quanto tempo avevo passato davanti a quella pagina vuota. Scrivere non era mai stato così difficile.

Che cosa avrei dovuto fare quando sarebbe toccato a me prendere il microfono in mano e leggere le mie promesse? Alla peggio, mi sarei messo a cantare e a fare una delle mie più fighe esibizioni per intrattenere gli ospiti.

Poi comparve lei.

In quel momento mi convinsi definitivamente che non sarei mai riuscito a capacitarmi della bellezza infinita che era quella ragazza.

Camminava sulla spiaggia accompagnata da suo padre ed era la cosa più bella che io avessi mai visto.

Tutti la guardavano in quell'abito bianco con la gonna ricoperta di piume, che lei teneva alta con la mano libera per non inciampare, e per far notare a tutti le sue immancabili calze a rete e gli stivaletti.

Non sembrava per niente agitata. Emozionata sì, ma non nervosa o cose del genere. I suoi occhi puntavano dritti verso i miei, riuscendo in qualche modo a farmi rilassare un po'.

E mi resi conto che non sarebbero servite comunque a niente un mare di parole su un foglio di carta, perché tutto ciò che provavo per quella ragazza io l'avevo inciso nell'anima. La stessa anima che si rifletteva ogni volta nei suoi immensi occhi blu.

«Vic, io ti prometto che non mi arrenderò mai, che niente e nessuno potrà mai impedirci di continuare a sognare. Ci metterò sempre tutto me stesso per rendere concreti tutti i tuoi desideri, come tu hai sempre fatto con i miei. Prometto di non smettere mai di sorprenderti con la mia mente folle, perché tu sei stata, sei e sarai la persona per cui sarò sempre disposto a fare qualsiasi genere di follia. Prometto di portarti sempre rispetto, anche quando ti vengono in mente quelle tue strane pazzie. Però, proverò a farti ragionare almeno un po' sulla loro effettiva assurdità. Prometto di prendermi cura di te, sempre, di starti vicino, anche quando fai la testarda e pensi di farcela da sola. Ti proteggerò a costo della mia vita da ogni cosa. Prometto di farti ridere e di farti sempre sentire bene. Tu mi hai sempre dato tanto, anche quando non meritavo niente. Hai sempre sostenuto la mia vita, la vita che abbiamo condiviso per realizzare il nostro sogno. Il sogno dei Måneskin. Non è sempre stato facile, io per primo cedevo, inciampando ad ogni ostacolo che incontravo sulla strada. Tu mi hai donato la forza di rialzarmi dopo ogni caduta e mi hai fatto conoscere il coraggio, quello vero. Mi hai insegnato a riconoscere i miei limiti, ma soprattutto mi hai insegnato a superarli senza arrendermi mai. E poi mi hai insegnato ad apprezzare anche le piccole cose della vita, a me che ho sempre puntato alla stella sulla Walk of Fame. Ora posso dire con certezza e sincerità che avevi ragione. E grazie, perché se non fosse stato per te, non avrei neanche mai potuto immaginare di trovare tanta felicità dietro quelle piccole cose quotidiane. Non ho mai incontrato nessuno con un cuore puro come il tuo, capace di emozionarsi davanti ad ogni tramonto e che sappia gioire della bellezza di un fiore. Tu, Victoria, mi hai insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, con lo stesso tuo stupore, che un po' assomiglia a quello dei bambini, perché a volte è bello credere nelle favole anche se si è adulti. Tu, amore mio, mi hai insegnato a non avere fretta di crescere, a non correre troppo dietro ai mille impegni della vita, a fermarmi ogni tanto a guardare le stelle e perdermi nel silenzio della notte. Mi hai sempre dato la possibilità di rimediare ai miei sbagli, mi hai insegnato ad imparare dagli errori. Tu hai portato il sole nella mia vita, ma mi hai anche dimostrato che si può ballare sotto la pioggia durante un temporale. Non hai mai avuto la pretesa di cambiarmi, mi hai sempre ascoltato e hai sempre asciugato le mie lacrime con i tuoi sorrisi, senza giudicarmi per quello che sono. Tu mi hai salvato la vita, e credo che non esistano parole per esprimere quello che provo per te, ciò che ho sempre provato per te, fin dal primo momento in cui i nostri sguardi si incontrarono. Ti amo, Victoria De Angelis. E finché entrerà aria nei miei polmoni, ti prometto che non smetterò mai di farlo.»

Insieme Sempre || Damiano e Victoria ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora