85. Vuoto (parte 2)

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(Dam's pov)

Agosto 2018

All'inizio ero riuscito almeno un po' a svagarmi, ma lei era comunque rimasta un pensiero fisso.

Da ubriaco o da sobrio, non c'era modo di smettere di pensarla. Rimanevo sveglio e la pensavo, mi addormentavo e la sognavo, mi risvegliavo e la pensavo di nuovo.

Pensavo a quanto sarebbe stato meglio se fosse stata qui con me, se avessi avuto le mie mani strette alle sue, oppure appoggiate sul suo sedere mentre la baciavo. L'avrei voluta qua con me, tra le risate, i baci ed io che le ripetevo quanto fosse bella.

Cercavo quel coraggio che mai arrivava. Il coraggio di andare da lei, aprire la porta a calci se necessario, mettermi nel suo letto e addormentarmi al suo fianco, mentre mi stringeva forte.

In quei momenti l'amavo così tanto da non capirci più niente. Volevo solo che fossimo felici, ma senza che lei dovesse ripagare con le lacrime ogni sorriso.

Per fortuna era domenica e potevo non alzarmi dal letto finché mia madre, all'ora di pranzo, non sarebbe passata a buttarmi giù a forza.

Anche se fossi stato con lei non mi sarei alzato prima di mezzogiorno e avremmo fatto l'amore due volte prima di scendere per pranzo.

E probabilmente l'avrei portata in quel posto dove non faceva altro che sorridere, ordinando il suo Crispy Mc-Bacon.

Dopo avrei guidato per chilometri, mentre lei cantava stonando le nostre canzoni. Che poi glielo avrei detto che era stonata come una campana, e lei avrebbe continuato ad urlare a voce ancora più alta. E forse questa era una delle cose che amavo di più di lei: la prendevo in giro e lei se ne fregava, scoppiava a ridere e mi baciava.

Pensavo a quanto era bello essere pazzi insieme e arrivava, puntuale, la nostalgia. Perché ogni volta che litigavo con lei, a me sembrava già di averla persa per sempre.

Chiusi gli occhi, cercando di fermare la mente, cercando di smettere di immaginarla nella situazione pietosa in cui poteva trovarsi ora, per colpa mia.

Conoscevo Victoria fin troppo bene e potevo sapere esattamente che cosa stava provando, che cosa stava pensando, che cosa stava facendo.

Le nostre voci le rimbombavano ancora dentro la testa, piangeva, provando invano a strozzare i singhiozzi in gola, a tenere tutto dentro.

Aveva sicuramente ripetuto mille volte a sé stessa "Io sono forte", ma poi era crollata. Perché Victoria aveva la forza dell'oceano, ma quando cadeva a pezzi, si frantumava come un bicchiere di cristallo gettato contro a un muro.

Probabilmente era piena di rimorsi, si stava addossando tutte le colpe che in realtà non aveva mai avuto.

Avrei voluto, se solo non fossi un vigliacco, portarle una cioccolata calda, anche in pieno agosto. E ricordarle che poteva pure concedersi un minuto di lacrime, che piangere e sfogarsi faceva bene all'anima. Ma poi avrebbe dovuto continuare a splendere, piena di luce e di forza, che il mondo aveva bisogno del suo sorriso.

Un fascio luminoso rischiarò la stanza, mentre il mio letto prese a vibrare. Vidi il nome di Nica sullo schermo e risposi subito.

La sua voce era ferma, anche se il suo tono faceva trapelare la preoccupazione che voleva nascondere.

Poche parole, dritte al punto, schietta come sua sorella.

***

«Che cazzo è successo?», urlai contro Thomas ed Ethan.

Come se centrassero qualcosa in quella situazione. Come se non sapessi già, dentro di me, di chi era la colpa.

«Nica ci ha detto che, quando è rientrata a casa, l'ha trovata a terra in cucina, priva di sensi. E ha chiamato subito il 118», rispose Ethan, fin troppo pacato.

«Dicono che è andata in coma etilico», aggiunse Lello. «Si è bevuta tutto ciò che è riuscita a trovare.»

«È colpa mia.»

L'attenzione di tutti si spostò su di me.

«Abbiamo litigato e...»

«Che cosa le hai fatto?», mi accusò immediatamente Thomas, già con le mani pronte a riempirmi di pugni in faccia.

«Abbiamo discusso per una stronzata. Non pensavo sarebbe arrivata a tanto. Io...»

«Non è colpa tua», dissero in coro Ethan e Leo.

E, invece, lo era eccome. E mi era appena crollato il mondo addosso.

Insieme Sempre || Damiano e Victoria ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora