Behind - Dietro Tutto l'Amore

15. Jo

È stato bello e... strano, almeno per me, dato che è stata la prima prima volta. Aveva un sapore misto tra dolce e salato... non so descriverlo, ma, tutto sommato, non mi lamento di questa esperienza.
Sono felice di aver avuto almeno una prima volta con Hero. Sono sempre stata una ragazza sessualmente attiva sin dai 16 anni, e lui credo da prima di me, ma certe cose non le avevo mai fatte prima.
Sono stata con un paio di ragazzi in questi anni, con quello del liceo è durata qualche annetto, abbiamo vissuto le nostre prime volte insieme, ma poi ci siamo entrambi stancati; dopo il liceo ne ho avuto un altro che era perdutamente preso da me, siamo stati insieme quasi tre mesi, l'ho lasciato io perché dopo un po' ho capito che non faceva per me. Ho passato circa due anni da single e mi stava benissimo. Qualche mese prima di partire per le riprese, ho conosciuto un ragazzo, ma era solo una questione di qualche botta e via, era solo divertimento, nessuno dei due provava niente, solo una certa ammirazione nell'aspetto ed è finita molto presto.
E ora c'è... lui. Non credo che dopo di lui la mia vita sarà la stessa, è impossibile. E non voglio nemmeno che ci sia un dopo di lui. Lo amo, lo amo tantissimo e non potrei più vivere sapendo che lui non è nella mia vita, e che io non sono più tra i suoi pensieri. Se mai la vita ci separasse, racconterò a chiunque che lui era la cosa più importante per me, che lo amavo così tanto che se avesse mai desiderato di separarsi da me per essere più felice glielo avrei permesso... perché lo amavo, lo amavo alla follia. E spero di poter raccontare che per lui era lo stesso nei miei confronti, che l'amore che nutriva per me non gli permetteva di non pensarmi un solo attimo, che quando litigavamo seriamente passava notti insonne a pensare cosa ne sarebbe stato di noi e a come potesse rimediare il danno. Vorrei poter raccontare di un amore intenso, forte, fortissimo, passionale, pieno di attrazione fisica, stima, rispetto e fiducia; di un amore unico, diverso dai soliti, di quelli che ti cambiano in meglio. Questo vorrei poter raccontare... di quanto ci amavamo. Per me lui...
«Mi è passato il sonno» dice a un tratto, girandosi verso di me e interrompendo le mie riflessioni.
Al dire il vero anche a me è passato pensando tutte quelle cose.
«Anche a me» mi viene da ridere.
«Che ore sono?»
Guardo il telefono e gli dico che sono le 11:30 (di sera, ovviamente).
Nessuno dei due sa cosa dire, la stanza si è invasa di un silenzio imbarazzante.
«Allora...» inizio io «come... come hai passato quei cinque giorni? Dopo che abbiamo litigato?» ho bisogno di scoprire qualcosa su cosa prova e penso che questo sia il momento più adatto, intimo e tranquillo.
Vedo la sua espressione solo grazie alla luce che emettono i lampioni attorno alla casa entrando dalla finestra. Ha sbattuto le palpebre e aperto la bocca per rispondermi diverse volte.
«Qualsiasi risposta, la accetto, tranquillo. Non potrei mai biasimarti, perché alla fine sei di nuovo qui con me» lo rassicuro con le parole più sincere che potessi dire.
Finalmente si decide a rispondere: «Be', io... li ho passati... disperandomi...» abbassa gli occhi. Dal mio silenzio intuisce che desidero che continui a parlare. «Mi disperavo perché non sapevo come fare, come farmi perdonare, perché ero e sono tuttora imperdonabile» dopo essersi spiegato meglio, resta in silenzio una trentina di secondi circa. Poi dice: «Ancora non ho capito quali sono le tue intenzioni.»
Be', le mie intenzioni vanno a tuo favore, certamente, ma non posso darti subito una seconda possibilità, vorrei dirgli.
«Cosa vuoi fartene di me? Jo, io lo so che è difficile, ho fatto una cosa orribile, ma ho bisogno di sapere cosa ti passa per la mente. Una sola parola basta, e ti giuro che smetterò di assillarti a stare con me se non lo vuoi, ma non smetterò mai di amarti.»
Mi viene da sorridere alle sue ultime due frasi. Adesso sono sicura di poter raccontare un giorno che lui avrebbe fatto di tutto per permettermi di essere felice.
«Cazzo, sai quanto amo il tuo sorriso, ma ora ho bisogno che tu mi risponda» sorride a sua volta.
«Hero, le idee ce le ho più che chiare, ma devi meritati questa seconda chance, non voglio che niente sia dato per scontato nella nostra relazione.»
Rimane leggermente sconvolto. «Come ti viene in mente di pensare una cosa del genere? Non ti darei mai per scontato. Ogni tua risata, ogni tuo sguardo, ogni tuo respiro, ogni centimetro del tuo corpo... mai riuscirei a darli per scontato, perché so che, unici per come sono, basta un niente a riuscire a portarmeli via. Sei mia, ma non lo sei. Sei sempre tua, e questa è la cosa più importante, solo tu puoi decidere cosa farne della tua vita. Non permette a nessuno, ne a me o nessun altro, di decidere per te. Ma so che non è questo di cui devo preoccuparmi, perché sei abbastanza forte da vincere chiunque. È di me che devo preoccuparmi, delle mie azioni, e di farti capire quanto ti amo e quanto mi dispiace per le sofferenze che ti ho causato. Mi dispiace...»
Wow.
Sono... sono commossa. Non mi sarei mai aspettata una simile riflessione, una simile maturità e saggezza. È sorprendente.
Vedendomi piangere, ma con un sorriso sulle labbra, asciuga le mie lacrime col pollice e, dopo avermi baciata, sussurra: «Ti amo, ti amo da impazzire.»