«Quanto tempo cazzo!» Evan mi da una pacca sulla spalla e mi abbraccia.
Felix fa la stessa cosa, anche Valand, Morgz, Alex...
«Oddio, aspetta. Josephine?» Valand scruta quella ragazza bionda bellissima.
«Si, ma chiamami Jo ti prego» si avvicina e lui le dice di chiamarsi Valand e la da un abbraccio leggermente lungo, ma quando lo guardo negli occhi capisco che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
«Felix! Ciao, che strano vederti!»
«Jo! Come va?» e le lancia un'occhiata complice. Mi sta bene che abbiano un bel rapporto, lo apprezzo.
«E tu dovresti essere... Evan, giusto? Il ragazzo dai capelli colorati» lo indica e si sorridono a vicenda.
«Si, credo proprio di essere io.»
«Le hai parlato di noi allora, ben fatto» Alex mi da uno schiaffetto in faccia, odio quando lo fa.
«Non ritenetevi così importanti adesso...» dico a quei pazzi dei miei amici, gli unici di cui mi fido.
«Mhm, certo come se non fosse così. In fondo, molto in fondo, ci vuole bene» Morgz si rivolge a Jo.
«Si, credo di si» ridacchia lei.
«Ti stai divertendo?» le chiede Felix.
«Molto, è un'ottima guida turistica l'amico vostro devo dire» ed indica me.
«Oh, sta' zitta» alzo gli occhi al cielo e lei ride.
I miei amici continuano a farle un sacco di domande, mi prendono in giro e dicono che gli manca il periodo in cui abbiamo vissuto insieme.
«Avete vissuto tutti insieme? Non lo sapevo, dev'essere stato divertente.»
Mi viene in mente di non averle mai raccontato questo particolare della mia vita qui a Londra, mi era sfuggito.
«Oh si! Facevamo una o due feste a settimana, Valand girava i suoi vlog ma non li ha mai caricati perché... be', non poteva» Felix taglia corto, ed è meglio così.
Ma Alex continua. Merda, Jo non ha bisogno di sapere i dettagli.
«Ragazzi, vi ricordate quando questo bastardo» mi lancia un'occhiata «era seduto sul divano accerchiato da non so quante troie mezze nude?»
Sta parlando troppo.
«Cazzo, vero! Avevo rimosso questa cosa.»
Jo sembra irritata e mi guarda male, della serie, per dire: "Dice seriamente?"
«Chantal—»
«Bene, dove andiamo?» cambio discorso. È il momento più sbagliato per far saltare fuori il nome di Chantal.
Loro sanno più o meno cosa è successo, ma so per certo che non hanno uscito l'argomento apposta, a volte parlano senza pensare, sono fatti così.
«Chi vuole fish and chips alzi una mano!» Morgz propone.
Jo alza subito la mano ed io e i miei amici ci guardiamo e con uno sguardo ci diciamo: "Facciamo quello che vuole fare lei per oggi."
«Andata per fish and chips allora.»
Quando siamo arrivati al locale sono le tre e mezza di pomeriggio e abbiamo finito di mangiare da una buona mezz'ora.
«Dobbiamo andare verso le cinque» Jo sussurra al mio orecchio.
«Perché?» le chiedo confuso.
«Andiamo a cena fuori stasera.»
«Ah, quindi vuoi andare sul London Eye?»
«Domani.»
Non capisco perché non oggi, che le cambia?
Ad ogni modo, le dico che per me va bene.
Il suo telefono vibra proprio verso le cinque mentre stiamo chiacchierando tra di noi.
Riesco a vedere solo che Khadijha le ha inviato un messaggio, ma non riesco a leggere perché i miei amici stanno richiamando la mia attenzione.
«Sei distratto, bello. Vuoi fatto un riassunto su ciò di cui abbiamo parlato nell'ultima mezz'ora?» Felix mi prende per il culo.
«In realtà... noi dobbiamo andare» Jo gli rivolge un sorriso gentile e si alza, loro gliene rivolgono uno altrettanto comprensivo.
«Oh, certo. Ci vediamo» e ci salutano con un gesto della mano.
«Sono simpatici sai?» confessa uscendo dalla porta dopo aver pagato il nostro conto.
«Forse si» ridacchio.
Non sono male in effetti, ma un po' logorroici, a volte mi fanno girare la testa quando siamo tutti insieme.
Il mio preferito resta sempre Felix, è calmo e riservato, proprio come me.
«Ma Felix è il migliore.»
Mi hai appena letto nella mente, Jo?
«Confermo.»Jo ha deciso di indossare una tutina intera corta blu, di pizzo, elegante, con la scollatura a V non molto profonda e degli stivaletti neri con un po' di tacco. Si è truccata, ha sistemato le onde dei suoi capelli e ha fatto la riga di lato.
Io ho messo dei jeans blu, leggermente strappati, una maglietta bianca a collo alto e delle snickers nere. Ho portato indietro i capelli bagnandoli con un po' di acqua.
Oggi ha usato particolarmente il telefono, il che è insolito...
«Sei pronto?» chiede quando infila il telefono nella pochette dorata.
«Si, andiamo con la mia macchina?»
Inarca le sopracciglia e scuote la testa mentre mi oltrepassa aldilà della porta. «Oh, no no, ho chiamato un Uber.»
La guardo strana. «Perché—»
«Sh, non fare domande e andiamo.» Mi prende la mano e mi trascina fuori.
«Non c'è bisogno che mi tiri così, piccola.»
Lei si ferma a guardarmi, piega la testa e sorride con aria di sfida. «Certo.»
So che si riferisce al fatto che le ho detto "piccola". Suona strano anche per me. Quando scopiamo mi viene d'istinto chiamarla così e a lei piace, ma in circostanze normali non accade quasi mai.
«Si, certo. Sei la mia piccola anche quando non stiamo... scopando» abbasso la voce sull'ultima parola, siamo nei corridoi dell'hotel.
Lei ridacchia e mi prende per mano.
Questo sarà il compleanno più bello della mia vita.
STAI LEGGENDO
Behind - Dietro Tutto l'Amore
FanfictionSi sono innamorati l'uno dell'altra, un amore forte e passionale... ma anche molto fragile. Jo è sconvolta da ciò che è venuto a galla per puro caso, e Hero è vinto dal suo stesso gioco. Dopo la loro intensa litigata, si separeranno per un po', si p...