70. Jo

214 10 0
                                    

Non l'ho sentito tutto il giorno oggi. Gli ho mandato qualche messaggio ma non gli prende Internet. L'ho chiamato e ha risposto la segreteria telefonica dicendomi che "il telefono della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile". Sono preoccupata.
Lo richiamo. Risponde un'altra volta la segreteria telefonica.
Decido di lasciare un messaggio: «Hero... Tutto okay? Volevo sapere solo perché non rispondi... cioè, non sei raggiungibile, come mai? Dove sei? Per favore, richiamami, sono preoccupata.»
Cristo, chissà dov'è... non lo voglio più sapere. No, invece si, altroché.
In generale, anche io oggi sono stata impegnata. Io e la mia famiglia siamo andati a fare shopping natalizio al centro commerciale, abbiamo comprato i regali per tutti — tranne quello per Hero, che avevo già preso da tempo. Abbiamo comprato piatti rossi e d'orati per apparecchiare la tavola di domani e dopodomani. Saremo solo noi quattro — io, mia sorella, mia madre e mio padre — e una zia, che non ho ancora capito chi è e da quanto esiste questa persona.
Mi sto annoiando sul mio letto, come al solito, e decido di mandare un messaggio ad Anna.
Ciao, Anna. Come va?, le scrivo.

Risponde dopo poco con una foto:

Tutto bene, abbiamo preparato i cupcake, come quelli che ha fatto Hero l'ultima volta!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tutto bene, abbiamo preparato i cupcake, come quelli che ha fatto Hero l'ultima volta!

Awww, siete adorabili!!!

Come te la passi tu a casa?

Be', non tornerei a vivere qui né ora e né mai.
Tutto bene, mi sto un po' annoiando, però sto bene, mi diverto con mia sorella e qualche amico.

Sono contenta. Ci manchi, ci vediamo a capodanno?

Oh no, resto qui fino al 4 gennaio.

Ah, capito. Ci sentiamo.

Onestamente, mi mancano tanto anche Anna e il piccolo Ash, è come un nipote per me ormai, ho preso anche a lui qualcosina per Natale.

«Jo!» mi a madre mi chiama dal piano di sotto. «Scendi a mangiare per favore, la cena è pronta!»
Mi affretto a scendere, perché sto morendo di fame.
«Eccomi.» Mi siedo a tavola, si mangia agnello stasera. Ne assaggio un boccone. «È buonissimo.»
Mia sorella annuisce d'accordo con me.
Ad un certo punto mio padre finisce di masticare e dice: «Senti, ma... non potresti fare una videochiamata a questo ragazzo? Così lo conosciamo, no?»
Kathrine si affoga quasi con l'acqua e dice a mio papà: «Ben fatto, papà!», poi scoppia a ridere insieme a lui.
La mamma cerca di restare seria, ma prova a nascondere un sorriso inutilmente.
«Mamma,» mi volto per guardarla negli occhi «che succede?»
«Non lo so, tesoro. Non ne ho idea» ride sotto i baffi.
Questi tre mi stanno prendendo in giro.
Oddio... non è che hanno sentito qualcosa l'altra sera? O peggio, se mi avessero vista, in qualche modo?
«Si, intendo...» mio papà continua serio «solo una chiacchierata.»
Faccio spallucce. «Posso chiamarlo se volete.»
«Va benissimo!»
Mi alzo per prendere il telefono e lo chiamo su FaceTime. Squilla... ma non risponde.
«Ehm...» inizio, imbarazzata «non ha risposto, probabilmente è impegnato.»
Mio padre è un po' deluso, ma si riprende subito. «Oh, fa nulla, ci sarà un altro momento» mi sorride e torniamo a mangiare.
«Scusate una cosa,» inizia Kath «io non ho ancora capito chi è questa zia.»
«Nemmeno io» dico.
La mamma sospira. «È una mia zia. Non ve la ricordate perché eravate troppo piccole quando è venuta a trovarci l'ultima volta. Quest'anno è qui e l'abbiamo invitata per Natale, fine» si spiega.
Non è cambiato nulla con questa spiegazione, ma non mi interessa molto. Voglio solo sapere perché Hero non risponde.
E improvvisamente il mio cellulare squilla — chiamata normale.
«Ehi, ti ho cercato tutto il giorno!» esclamo, felice di sentirlo di nuovo.
Mio padre mi guarda con un sorriso che mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi.
«Si, piccola, ho visto. Scusa se non ho risposto, mi è morto il telefono.»
Si... bella scusa. «Tranquillo» dico comunque. «Era solo che mio—»
«Shh!» fa mio papà. «Scherzavo, lascia stare!» sussurra.
Hero ridacchia, di sicuro l'ha sentito. «Vuoi che ci sentiamo dopo o...?» mi dice.
Lancio un'occhiata a mio padre. «Si, meglio se parliamo dopo, va bene?»
«Mhm mhm, a dopo, ciao.»
Metto giù il telefono e mio padre scoppia a ridere.
«Papà!» lo rimprovero.
«Scusami! Ma è stato divertente!» è piegato in due dalle risate.
Mia sorella cerca di trattenersi ma poi scoppia anche lei.
Oh, fanculo.
«Mi avete stufata» sbotto. Bevo un ultimo sorso d'acqua e salgo in camera mia.
Non sono veramente arrabbiata, ma voglio rilassarmi e fare una doccia calda.
I miei a volte possono essere... un po' fastidiosi, ma in fondo sono divertenti.
Mi butto sul letto e socchiudo gli occhi, sono stanca dello shopping di oggi, ma giuro che adesso vado a lavarmi.

Behind - Dietro Tutto l'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora