74. Hero

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Adesso che siamo vestiti, prima di scendere di sotto voglio darle il mio regalo di Natale.
«Jo.»
Sta finendo di allacciarsi le scarpe. «Si?»
Mi avvicino a lei con una scatola incartata e un fiocco sopra. «Ho qualcosa per te.»
Quando gliela porgo gli occhi le brillano e sorride. «Non dovevi» dice iniziando a sciogliere il nastro.
«È il minimo che possa fare» e le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Oh mio Dio!» esclama, e mi abbraccia. «Come... come hai fatto ad avere questa copia? Siamo noi!»
Le ho regalato tutti i libri di After e ho chiesto ad Anna di fare stampare una copia con la copertina del film, le sono infinitamente grato per questo. Ma la sorpresa non è finita qui.
«Guarda le prime due pagine» le dico.
Le sfoglia e inizia a leggere a bassa voce le mie parole:
«"Cara Jo,
Da ragazzino non ho mai creduto che l'amore potesse esistere, lo trovavo una cosa stupida, banale, una di quelle cose che esiste solo nei film e in quei romanzi lunghi centinaia di pagine.
Ma si sa che la vita a volte può stupire, sorprendere. Un giorno sono stato accettato per interpretare la parte di Hardin Scott, e quel giorno è stato una svolta nella mia vita. Ricordo che una volta pensai: "Non ho nulla in comune con questo personaggio, solo... ci assomigliamo". Ma adesso credo che abbiamo una marea di cose in comune. Si, hai ragione, non ho neanche un tatuaggio, non ho avuto un passato complicato, non amo leggere, non vado all'università... ma se ci pensi basta una sola cosa a farci somigliare: abbiamo trovato entrambi la persona giusta. Io ho trovato la mia Tessa. Io e Hardin non siamo perfetti — e tu e Tessa lo sapete benissimo —, possiamo essere molto stupidi e irrazionali a volte, siamo insicuri, possiamo farvi soffrire, sbagliamo spesso, diciamo cose che non pensiamo, ma una cosa è certa, vi amiamo da impazzire. Jo, tu sei la mia Tessa, ed io spero di essere il tuo Hardin. Ho trovato la donna della mia vita, quella perfetta per me. Non so perché, ma so solo che lo sei. Sei la prima persona che mi ha fatto sperare in un futuro felice, che mi ha fatto fantasticare in un futuro con te, mentre cammini verso l'altare con un bellissimo vestito bianco e le lacrime agli occhi, con una bella casa chissà dove — non m'importa —, sorrisi, le risate dei nostri figli e la consapevolezza di amarci. Questo è quello che voglio, se tu un giorno lo vorrai. Te lo immagini? Io sempre, e mi viene da piangere solo a pensarci e mente scrivo queste parole sicuramente confuse e prive di senso compiuto, ma so che tu le capirai. Sei stata la prima a invadere i miei sogni e a tormentare ogni mio nervo. Fai parte di me, e non c'è un solo momento in cui non mi sento legato a te, perché sono tuo, sono stato tuo sin dal primo momento e lo sarò per sempre se è questo ciò che ti rende felice. Voglio solo che tu sia felice, okay?
Ti amo, Jo. Ti amo con tutto il mio cuore, sempre.
Buon Natale,
Hero."» È in lacrime quando finisce di leggere, e anch'io merda. «Io... io non...» scoppia in singhiozzi e mi si butta tra le braccia bagnandomi tutta la maglietta di lacrime.
«Scusami se magari qualcosa era confuso e senza senso, ma in questo non sono per niente bravo come Hardin.» Le accarezzo i capelli.
«No. No, era perfetto, tutto perfetto. Non avresti potuto scegliere parole migliori.» Mi guarda negli occhi qualche secondo, poi le prendo il viso tra le mani e la bacio con passione.
Si stacca per sussurrare sulle mie labbra, come la prima volta: «Ti amo, Hero.»
Sorrido ed un altra lacrima scende giù sulla mia guancia.
«E si,» dice «questo è ciò che mi rende felice» e mi bacia un'altra volta.
Quando mi ha guardato, prima, quello sguardo diceva più di quanto potessero dire mille parole, ma allo stesso tempo mi ha spaventato. Non potrei sopportare di perderla, ma non succederà.

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