26. Jo

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«Davvero riesci ad essere così stupida?» Hero mi viene incontro camminando lentamente.
Io... io non sono stupida. «Hero, ho solo baciato un tizio, non sapevo nemmeno chi era, ed ero ubriaca!»
«Va bene, d'accordo. E mentre tu stavi baciando quel tizio, Jessica mi stava solo facendo un pompino nei bagni.»

Mi sveglio di scatto e respiro affannosamente. Devo bere qualcosa, acqua. Cerco di fare meno rumore possibile aprendo il frigo, ma ovviamente Hero si sveglia e mi raggiunge in cucina.
«Ehi...» riempie un bicchiere d'acqua. «Tutto bene? Ho sentito che ti sei svegliata.»
Lo guardo pensando a qualcosa da inventare. «Si, avevo sete.»
Inclina la testa da un lato e osserva il mio petto che si alza e si abbassa velocemente. «Jo, tu non ti alzi mai di notte per bere, sono io quello. Dimmi che ti succede.»
Sospiro. «Chi era quella Jessica?»
Aggrotta la fronte. «Un'amica» risponde con espressione confusa. «Perché me lo chiedi?»
«Non posso chiedere?»
Si massaggia la nuca. «Si, certo...»
«Da quanto la conosci? Ha un leggero accento inglese.»
«Be', ci conosciamo da quando avevamo 15 anni» sorride come un ebete.
«E anche lei era una delle tue scopamiche?» azzardo a chiedergli.
«No! Certo che no!» esclama disgustato.
Okay «Stasera perché sei andato da lei e non da Anna? Sarebbe stato più opportuno.»
«Jo, non la vedevo da parecchio tempo e sapevo che era qui a LA e...»
«Aspetta. Jessica è la ragazza del night club... Cosa... perché le hai detto 'è stato un piacere stasera'?» chiedo con aria di stizza.
«Jo, tu non ti fidi di me? Non ho ragione?» scuote la testa.
Certo che non mi fido. «Si, hai ragione, come potrei mai fidarmi? Dopo quello che hai fatto?»
«Io invece mi sono fidato! E sei finita per baciare uno... uno sconosciuto! Ti rendi conto?» si porta le mani ai capelli e inizia a camminare avanti e indietro.
«Si, ma tu hai fatto di peggio! Hero, come puoi paragonare quello che hai fatto tu ad uno stupido bacio dato in discoteca? Fai sul serio?» sono stanca di litigare continuamente, davvero.
«Non posso crederci. Tu non ti fiderai mai di me. Porterai sempre questa storia a galla...»
«Mi fidavo... ma guarda dove mi ha portato finora, fidarmi! Guarda! Ho solo baciato un...»
«Okay, e mentre tu stavi solo baciando quel ragazzo, io mi stavo scopando Jessica!»
«Vaffanculo, Hero!» vado a prendere le mie cose e me ne vado da Anna adesso, sono le otto di mattina, lei sarà sveglia. «Sono stanca di litigare in continuazione! Nessuno si fida dell'altro, che senso ha così? Ci siamo traditi a vicenda, e va bene. Non farti più vedere, fino a quando non saremmo costretti per lavoro.»
Gli ho sbattuto letteralmente la porta in faccia, se lo merita. Baciare in discoteca uno sconosciuto è un conto, scoparsi un'amica di vecchia data è un altro.

Chiamo un Uber e mi faccio venire a prendere davanti alla Farmacia San Martin, andrò a comprare la pillola mentre il taxi arriva.
Porca puttana... oggi è domenica, le farmacie sono chiuse... Che cazzo faccio adesso? L'unica speranza è Anna, ma se lei non ne ha sono persa. Oppure potrei andare a comprarla domani, ma preferirei prenderla il prima possibile...
L'Uber è arrivato e in pochi minuti sono da Anna.
Suono il campanello.
«Jo! Che piacere vederti! Come mai sei qui alle otto del mattino?» mi chiede accogliendomi in casa.
«Anna» dico inespressiva e la abbraccio.
«Tutto bene?» mi guarda confusa.
Sto zitta qualche secondo, poi scoppio a piangere tra le sue braccia. «Credo che... io e Hero ci siamo definitivamente lasciati... Ma è meglio così» tiro su con il naso.
«Oh... cosa è successo questa volta?»
«Ti racconto dopo, ora ho bisogno di una cosa più importante. Hai... hai una pillola del giorno dopo qui a casa?» chiudo gli occhi mentre glielo chiedo.
«Non lo so... forse. Vieni con me.»
Saliamo al piano di sopra ed entriamo in quel bagno che porta a galla tanti ricordi alla mia mente. Anna apre uno sportello, poi un altro e un altro ancora... niente.
«Jo... non credo di averne... Controllo qui, è l'ultimo posto dove potrebbe essere.»
Mi massaggio le tempie in preda all'ansia, rimanere incinta proprio ora non era assolutamente nei miei piani.
«Si! Trovate! Ne ho due.»
«Oddio, menomale, grazie Anna!» mi porge il pacchetto e corro di sotto a versare un bicchiere d'acqua e inghiotto la pillola bevendone un sorso.
«Ti senti più tranquilla adesso?» Anna mi sorride.
Ricambio il sorriso. «Si, non saprei come fare senza di te, davvero.»
«Ma quindi... avete fatto sesso non protetto. Com'è stato allora?» chiede curiosa.
«Molto più piacevole, per entrambi, credo» non mi imbarazza per nulla parlare di queste cose con lei, è la mia migliore amica praticamente.
«Ora lui dov'è?»
«L'ho lasciato a casa, spero non sia andato da... da quella...»
«Da chi? Cosa mi sono persa?»
«Da Jess» imito Hero.
«Jess? E chi è?»
«Devo raccontarti tutto per filo e per segno, non capiresti.»
«Vai, ci sto.»

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