2. Jo

281 8 0
                                    

Come. Come ha potuto mandare tutto all'aria?

Credevo che la nostra storia sarebbe andata avanti ancora per molto, non volevo finisse così.
Ha fatto una cosa orribile. Mi sento tradita. Mi ha presa in giro per tutto questo tempo. Lo ha fatto?
Mi piacerebbe pensare che si fosse davvero innamorato di me, della semplice ragazza che sono, ma evidentemente provare ai suoi amici che mi aveva scopata era più importante

Quegli audio. Come ho fatto a non accorgermene. È una cosa orribile. Perché lo ha fatto? Aveva scelta? Mi ama? Non so nessuna di queste tre cose, ma non ha senso stare a rimuginarci su. Niente ha avuto senso finora, abbiamo perso tempo. Me ne laverei le mani in un colpo solo, non ci avrei nemmeno più pensato... se non lo amassi. Sono fottuta, lo amo. Lo amo da impazzire. Mi ha fatta ridere, piangere e soffrire. Ha illuminato le mie giornate, con i suoi occhi verdi e la sua pelle morbida e chiara. Le sue mani mi hanno fatto scoprire parti del mio corpo che sottovalutavo... era tutto per me, ma ora mi ha persa.

Andarsene è l'unico modo per uscire da questa storia.

Mi ritrovo su un taxi, sola, diretta all'aeroporto di Atlanta, con il biglietto in mano e la maglietta bagnata di lacrime.

Squilla il telefono quando scendo dall'auto e saluto l'autista. È Hero, il suo nome compare sullo schermo insieme alla nostra foto del giorno in cui abbiamo fatto la doccia assieme. Rifiuto la chiamata, non ho proprio le forze per parlarne, tanto so che lascerà un messaggio in segreteria telefonica, lo ascolterò più tardi.

Dopo aver fatto il check in, mi dirigo al gate F9 e aspetto il momento dell'imbarco. Sarebbe dovuto essere il nostro viaggio, invece sono qui da sola, sempre sul punto di piangere e scoppiare in singhiozzi.

Devo prendermi di coraggio e ascoltare il messaggio che ha lasciato. Mi trema la mano quando porto il cellulare all'orecchio

«Jo... sono io. Ti prego, ti prego, richiamami. Sono ridicolo lo so, ma richiamami!»

Nel sentire la sua voce così triste, preoccupata e arrabbiata mi salgono in mente i giorni in cui aveva gli incubi... Scoppio a piangere.

«Signorina, tutto bene?» Mi chiede una signora anziana.

«Si... mi scusi.»

La signora mi guarda preoccupata. «Non deve scusarsi di nulla, su, mi racconti che le è successo, fa bene parlarne, sempre se vuole.»

Le sorrido come un gesto di apprezzamento. «Il mio ragazzo... ex ragazzo...» singhiozzo.

«Oh povera!» esclama la signora dirigendosi verso di me, mi abbraccia e io piango tra le sue materne braccia. «Vada avanti, che ti ha fatto?»

«Lui... ha fatto una cosa orribile.»

«Una bugia?»

«Un'enorme bugia...» Mi sento ridicola a raccontare la mia roba ad una sconosciuta, ma ne ho bisogno.

«E tu lo ami?»

«Si. Lo amo.»

«Cara mia, mi dispiace dirtelo, ma qui hai un grosso problema. È pentito secondo te?»

«Non lo so, non ancora.»

«Chiamalo.»

Le rivolgo un sorriso gentile. «Grazie mille, signora.»

Mi sorride e torna a sedersi al suo posto.

Lo chiamerò.

Behind - Dietro Tutto l'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora