27. Hero

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È stata una lite intensa. Abbiamo esagerato entrambi, soprattutto io, ma cazzo, deve capire che non la perdonerò solo perché la amo, ha sbagliato e deve capire il suo errore. Però ora che ci penso anche io ho sbagliato... perché cazzo le ho detto che mi sono scopato Jessica? Sono il coglione dell'anno. Ora lei penserà che siamo alla pari, quando non è così.
Mi da fastidio questa cosa, lei ha baciato un tizio ed io... io mi sono solo ubriacato con Jessica, ma non ha niente a che vedere con scopare. Per giunta, quando lei ci stava provando io l'ho fermata, per il bene mio e quello di Jo.
Ora lei è di sicuro da Anna, non ha alternative. Io andrò a Londra nei prossimi giorni.
                                        ***
Devo andare a fare un po' di spesa al market qui sotto, non ho nulla per cucinare qualcosa di decente.
Oh no, Anna è qui a fare la spesa... è con Jo? Ti prego, dimmi di no.
«Hero!» mi viene incontro nel reparto delle bibite.
«Ciao Anna» faccio fingendo di essere troppo concentrato sulle birre per dedicarle attenzioni, spero che si allontani.
«Come va? Non ti vedevo da quando vi siete trasferiti...»
Mi da fastidio quando fa finta di non sapere le cose. «Anna, so che sai tutto quello che è successo, quindi smettila ti prego» sbotto.
«Hai ragione, posso farti una domanda?»
Alzo gli occhi al cielo senza farmi notare. «Spara, chiederesti comunque.»
«Davvero ti sei scopato quella Jessica?» chiede a bassa voce.
Mi reputa così stronzo da fare una cosa del genere? «No! Certo che no! Non vorrei nemmeno se ne avessi la possibilità!» Sospiro. «Mi reputate tutti veramente così fottutamente stronzo da fare una cosa del genere?»
Abbassa lo sguardo.
Non riesco a crederci...
Posso aver avuto tante ragazze — con cui non ho avuto niente a che fare se non per il sesso — ma mai nessuna come Jo. Lo posso giurare, su tutto.
«Tu la ami? Dimmi la verità.» Mi chiede a un tratto.
E se lo chiede pure? «Si, cazzo! Anna, non mi sono mai sentito così con nessuno, non ho mai amato nessuno. Per me lei è l'unica...»
Mi rivolge un mezzo sorriso di pietà.
Non voglio la pietà di nessuno, voglio solo... lei.
«Vado a Londra, potete trovarmi lì.»
«Capito. Ciao Hero» e si allontana con un cenno della mano.
Ma che...? Sicuramente lei e Jo sono alleate contro di me, per questo si esprime poco. Oh, che vadano tutti a fanculo.

Torno a casa e sono le 10:00 a.m quando mi decido a preparare qualcosa per colazione. Qualcosa che mi rigeneri... Uova strapazzate, bacon e... devo solo fare i pancake! Colazione perfetta.
Mentre li preparo, apro Spotify e faccio andare la mia playlist di rap inglese, la mia preferita, mi da energia e mi aiuta a migliorare il mio stato d'animo, che per ora fa un po' schifo.
Faccio riposare un po' l'impasto in frigo e nel frattempo strapazzo le uova e friggo il bacon. Che buon odore...
Dopo circa un quarto d'ora la mia colazione è pronta, mi siedo al tavolo e mangio in silenzio. Sento la mancanza della sua compagnia, ma non voglio pensarci, non devo.
Riposo un po' sul divano, sono stanchissimo, è stata una di quelle notti stremanti.
Un sonnellino di un'ora buona è bastato a farmi riprendere un po', abbastanza da stare in piedi. Vado a fare una doccia, devo rilassare mente e corpo, ci starò un po'.
Quando entro in doccia, i ricordi a casa di Anna affiorano alla mia mente in men che non si dica. I baci sotto l'acqua calda, i suoi mugoli mentre la facevo venire con due dita, le sue labbra intorno al mio cazzo... È passato pochissimo tempo, eppure sembra un ricordo così lontano...
Prima che possa mandare indietro questi ricordi, la mia mano è avvolta attorno al mio pene. Era molto che non mi masturbavo, andavamo a letto quasi ogni giorno e non ne sentivo la necessità, ma adesso ho un così disperato bisogno di... di sentirla mia, stretta sopra di me. Così, mente la mia mano fa su e giù, immagino lei al suo posto.
È assurdo quello che questa ragazza mi sta facendo...

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