Lo amo.
Quella lettera è semplicemente... perfetta. Ha usato parole perfette per descriverci, non avrebbe potuto usarne altre.
Sinceramente? Non me lo aspettavo. Non mi aspettavo una lettera, non pensavo fosse una cosa di suo stile, ma mi è piaciuta un sacco. La cosa bella è che l'ha scritta sulle prime due pagine bianche del libro, quindi rimarrà lì per sempre. Quando inizierò a leggere, quelle parole saranno lì. Ha ragione, lui e Hardin si somigliano, e non solo per l'aspetto fisico, ma anche per altro.
A volte mi sento un po' Tessa, devo dire. Merda, quando ho scoperto di quegli audio mi sono sentita... tradita, presa in giro. Mi sono sentita Tessa. Ma mi sento Tessa anche quando Hero dice di amarmi, e so che è lo stesso per lui, si sente come Hardin e lui è il mio Hardin. Mi piace questo paragone, perché ci rispecchia tanto.
Sto morendo dalla voglia di iniziare a leggere, ma adesso non è il momento.
Siamo tutti in giardino e Hero e mio padre stanno arrostendo la carne. Mi viene da sorridere a vederli insieme. Doveva essere solo un bacio e adesso invece sta cucinando a casa mia con mio padre. È strano quello che la vita può serbarti.
Ho steso un telo sull'erba e mi ci sono seduta sopra a gambe incrociate. La tavola è già apparecchiata e Kathrine viene a sedersi accanto a me.
«Sei felice, non è così?» mi dice a bassa voce sorridendo.
Sorrido a mia volta e annuisco.
«Non ti ho mai vista così felice e spensierata. Sono contenta per te.»
«È strano vero?» dico, persa nei miei pensieri.
Si volta a guardarmi, confusa. «Mhm? Che cosa?»
«Questo» indico Hero e papà che ridono insieme di qualcosa.
«Già» ride. «Non mi hai mai raccontato com'è successo tra voi.»
«Ti dico solo che... all'inizio doveva essere solo un bacio e poi una cena tra amici, e adesso guarda dove siamo finiti.»
«Amici?» chiede curiosa.
«Si. Un giorno ci siamo promessi di rimanere amici — dopo il primo bacio —, ci abbiamo provato per un po', ma poi... la cosa è degenerata» le racconto.
«Dimmi la verità...» inizia «quante volte è degenerata?»
«Parecchie, ma siamo ancora qua.»
Hero si volta a guardarmi a mi sorride.
«Ti ama,» fa Kathrine «glielo si legge negli occhi quando ti guarda.»
«Credo che sia vero» dico con un mezzo sorriso in faccia.
Kathrine si alza e va a riempirsi un bicchiere d'acqua.
Hero viene verso di me con una ciotola in mano. Mi bacia e si siede accanto a me. «Qui ci sono le patatine fritte» e me ne da una in bocca, ridacchia.
«Fate squadra tu e mio padre» gli dico.
«Già, siamo un'ottima squadra, ma lo chiamerò sempre signor Langford, non importa quante volte mi rimprovererà per questo.»
Ridiamo insieme.
«Vuoi leggere il libro con me?» gli chiedo.
«Sai che non mi piace leggere, ma se leggerai tu per me, anche a voce bassa nel letto, ti ascolterò e commenteremo insieme, ci stai?» propone.
«Mi accontenterò» gli do un bacino sul naso e poi ci alziamo per sederci a tavola.
Iniziamo a mangiare gli antipasti amorevolmente preparati dai miei due uomini preferiti.
«Siete due cuochi!» commenta la mamma rivolgendosi a Hero e a papà.
«Ce la caviamo.»
«Hero, Jo, ma...» mio padre inizia a dire «come è iniziata tra di voi?»
Io e Hero ci guardiamo, esitanti. «È complicato» diciamo in coro, e scoppiamo tutti a ridere.
«Così tanto da non riuscire a raccontare qualcosa?» fa mia mamma.
«Be'... no, ma è lunga la storia» ridacchio imbarazzata.
«È iniziata la sera stessa in cui ci siamo incontrati» Hero spara.
«Si? Chi ha fatto il primo passo?» domanda Kathrine.
«Tua sorella.»
Mia madre inarca le sopracciglia, evidentemente sorpresa. «Veramente?»
Hero mi guarda ed io annuisco masticando, per evitare di dover parlare.
«E che è successo?» interviene adesso papà.
«Ero andato da lei per scusarmi di una stupidaggine—»
«Non lo era» lo interrompo.
«Comunque,» continua «ho iniziato a parlare a vanvera e mi ha fermato con...» esita.
Continuo per lui, tanto ormai... «Con un bacio, già.»
«Wow, non me lo sarei mai aspettata da te!» esclama mia madre. «Solitamente sei un po' più razionale...»
«Lo so» dico semplicemente.
Voglio cambiare immediatamente discorso. «Cosa faremo a capodanno?»
Loro mi guardano come se fossi un alieno.
«Che c'è?»
Kathrine apre la bocca diverse volte per dire qualcosa. «I nostri amici organizzano una festa a casa di uno di loro. Se volete venire va bene.»
«Vuoi andarci?» mi chiede Hero.
«Credo che potrebbe essere un'alternativa, no?»
«Si, credo di si» fa spallucce.
Continuiamo a mangiare tranquillamente, parlando del più e del meno. Io e Hero raccontiamo anche qualche aneddoto divertente sul periodo delle riprese.
«Stavamo...» inizio a dire ridendo «stavamo girando questa scena— scusate, non riesco» non respiro dalle risate «in cui Hardin e Tessa erano alla caffetteria e improvvisamente ho dimenticato tutte le battute, e c'era lui» indico Hero «che sventolava una mano davanti ai miei occhi e mi diceva: "Jo, ci sei? Tutto okay?" e io ero tipo: "Si! Si, scusate, rifacciamo"» e ridiamo tutti insieme.
Poi Hero inizia a raccontarne un altro: «Ricordi durante la scena del lago quando c'era quel serpente?»
«Come un serpente?» Kath spalanca gli occhi.
«Si, c'era un serpente, e a quel punto ho preso Jo in braccio e facevo finta di niente, non volevo che si spaventasse ma alla fine lo ha scoperto e tutta seria mi ha detto: "Non ho paura dei serpenti".»
Scoppiamo a ridere e poi mia madre commenta: «Non ha mai avuto paura degli animali.»
«Sono australiana, si vede?» dico scherzosamente sfoggiando un sorriso.
Annuiscono.
«Immagino la scena: Hero che faceva di tutto per non farla spaventa e Jo: "Non ho paura dei serpenti"» dice imitandomi.
«Questa sarei io?»
«Oh si» e ridacchia.
Le do una pacca sulla spalla.
Dopo qualche ora abbiamo finito di mangiare e ci siamo stesi su dei teli in guardino a prendere il sole.
«Credi che possa togliermi la maglietta o...?» Hero mi dice sottovoce.
«No, fai pure, penso che la toglierò anch'io, fa un caldo tremendo.» D'altronde ho messo il sopra del bikini apposta.
«Perché vi state spogliando?» chiede Kath confusa.
«Fa caldissimo, dovresti farlo anche tu» le dico.
«Hai ragione» e si sfila la maglietta da sopra rimanendo anche lei con il pezzo di sopra di un bikini.
Mi metto a pancia in giù e chiedo a Hero se mi spalma un po' di olio abbronzante.
Inizia a farlo e si lamenta del laccetto del costume.
«Slaccialo» gli dico.
«Oh, okay.»
Una volta fatto continua a spalmare l'olio su tutta la schiena facendomi un leggero massaggio. Le sue mani sono enormi.
«Grazie.»
Il tempo passa e credo di essermi addormentata al sole. Spero di non essermi bruciata. Apro gli occhi e Hero è accanto a me.
«Ehi, ti sei svegliata.»
Quando inizio a girarmi a pancia in su, mi blocca. «Aspetta» mi dice, e allaccia il laccetto del bikini.
«Ah, vero» ridacchio. Mi sento un po' stordita.
«Andiamo dentro, che ne dici? Qui fa troppo caldo.»
Annuisco e mi alzo. Merda, mi gira la testa. Sbando e Hero mi sorregge.
«Si, fa decisamente troppo caldo» commenta.
Arrivati di sopra la prima cosa che faccio è buttarmi sul letto, sfinita. «Sono stanca.»
Si avvicina. «Si, anch'io.» Si sdraia accanto a me.
Chiudiamo gli occhi e ci addormentiamo abbracciati.
Sono fuoco tra le sue braccia e sotto queste lenzuola. Potrei incendiare la stanza.
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Behind - Dietro Tutto l'Amore
FanfictionSi sono innamorati l'uno dell'altra, un amore forte e passionale... ma anche molto fragile. Jo è sconvolta da ciò che è venuto a galla per puro caso, e Hero è vinto dal suo stesso gioco. Dopo la loro intensa litigata, si separeranno per un po', si p...