Behind - Dietro Tutto l'Amore

22. Hero

Usciamo di casa e quando ci dirigiamo verso l'ascensore i tacchi di Jo fanno rumore, è poco più bassa di me con queste scarpe. La cosa che mi preoccupa sono i fan che ci importuneranno di sicuro. Sarò felice di incontrare qualcuno di loro, ma voglio anche passare una bella serata con la mia ragazza...
«Qualcosa non va?» mi chiede Jo vedendomi distratto e mi prende la mano.
«Di sicuro ci riconosceranno lì fuori, capiranno che c'è qualcosa tra noi...»
«Lo so, ma non possiamo restare chiusi in casa per questo. Qualsiasi cosa vadano a pensare in seguito noi la negheremo.»
Sono d'accordo. Le bacio la tempia.
Fuori dal palazzo la città è tutta in movimento, auto costose e motociclette, la musica dei pub, le luci delle discoteche, i bambini sulle giostre al Pier... tutto questo la rende meravigliosa. Il sabato sera dicono che è sempre così qui, e ci credo.
Decidiamo di fare un giro sulla ruota panoramica del Pier... non è niente in confronto al London Eye. Felici e innamorati prendiamo posto. Dopo qualche minuto la ruota inizia a muoversi.
«È bellissima!» esclama Jo quando si ferma in cima.
Guardo il suo bellissimo sorriso e la bacio mettendole un braccio attorno alle spalle.
Alla fine del giro andiamo a mangiare un hamburger al Pier Burger. Ci sediamo ad uno dei tavoli e leggiamo il menù.
«Mamma! Quelli sono Hero Fiennes Tiffin e Josephine Langford!» oh no.
Jo alza lo sguardo dal menù e mi guarda, poi guarda nella direzione della ragazzina.
«Ciao! Siete i protagonisti di After, non è vero?»
«Ehm, si» diciamo in coro io e Jo.
«Che bello! Possiamo scattarci una foto insieme?» chiede entusiasta.
«Certo. Come ti chiami?» le chiedo dopo aver fatto la foto.
Risponde che si chiama Joyce.
«È stato un piacere conoscerti, Joyce!» ci abbraccia e torna al suo tavolo.
«Spera solo che non divulghi il fatto che siamo qui, e per giunta insieme...» Jo mi dice posando il menù sul tavolo.
Poco dopo arriva il cameriere e ci chiede cosa abbiamo intenzione di ordinare. Glielo comunichiamo, ci ringrazia e va via.
«È mezz'ora che aspettiamo» mi lamento.
«Il locale è pieno, abbi pazienza... Oh, ecco, vedi!»
«Ecco i vostri hamburger. Buon appetito!»
Do un morso al mio panino... che buono.
«Buono, vero?» chiede Jo vedendomi mangiare soddisfatto.
Ridacchio. «Buonissimo.»
Finito di mangiare, pago e passeggiamo un po'.
«Guarda, il night» indica un locale con scritto sull'insegna: Chiunque visita e abita a LA viene in questo locale il sabato sera!
«Vuoi davvero entrare?»
Annuisce e mi trascina dentro. «Divertiamoci» mi prega con lo sguardo. E va bene...
Bisogna pagare l'entrata otto dollari e i drink si pagano al bancone dentro.
Si fionda subito al bancone e si siede su uno degli sgabelli, io le sto dietro e fulmino con lo sguardo chiunque la guardi.
«Cosa desidera, signorina?» il barista le chiede e posa le mani sulle sue.
Fingo un colpo di tosse e poi bacio la mia ragazza. Lei mi sorride.
A quel punto quello stronzo del barista capisce e toglie le sue sudice mani.
«Mhm... un Sex on the Beach.»
Stasera finisce male se cominciamo così.
«Davvero?» le dico guardandola male.
«Cosa? La musica è alta non ho sentito!» dice ad alta voce.
«Fai sul serio?» urlo sulla musica.
«Oh Hero, è solo un drink, dovresti prenderne uno anche tu!»
Scuoto la testa.
«Per te?» mi domanda quel maniaco.
Lo guardo dalla testa ai piedi. «Niente, grazie.»
Lui si gira dando un ultima occhiata alla scollatura di Jo e va a prepare il suo cocktail. Che testa di cazzo.
«Ecco a lei» dopo un po' il drink è pronto.
«Grazie!» esclama Jo. Poi vedendo la mia espressione irritata dice: «Rilassati.»
Alzo gli occhi al cielo. «Quel... quello stronzo, lui...» sbuffo passandomi una mano fra i capelli. «Hai visto come ti guardava? Come potrei rilassarmi?»
«Che importa? Io voglio solo te» mi bacia, sa di vodka, mi piace il sapore.
«Tu vuoi me, ma quello vuole te, e tu sei mia.»
«Esatto. Balliamo?»
«Finisci di bere, io vado in bagno, e non muoverti di qua.»
Annuisce sorridendo.
«Sono serio» faccio con voce autoritaria.
«Si, ho capito.»
Non vorrei lasciarla qui, ma devo proprio pisciare.