[2.19]

241 26 17
                                    

[AUTUMN]
NESSUNA RISPOSTA

Il viaggio verso Fukuoka fu un vero inferno. Suzette si era unita a noi in tutto e per tutto -a detta sua non poteva stare per troppo tempo lontana da suo passerottino- e, da brava regina dei pettegolezzi, si stava preoccupando di mettere in imbarazzo l'intera squadra. Non capii il motivo, ma la sua vittima preferita sembravo essere proprio io. «Avanti, non ci credo che non hai mai avuto un ragazzo!» ripeté per la milionesima volta, facendomi alzare gli occhi al cielo.

«Diciamo che sto bene da sola» tagliai corto, continuando a sfogliare il diario di mio padre, che avevo deciso di portare con me. Fin da piccola era stato per me una grande ispirazione e leggere le sue perle di saggezza non facevano altro che infondermi un grande coraggio.

«Ho capito...» finalmente si rassegnò, ma subito dopo la ragazza ripartì all'attacco «Tu hai bisogno di aiuto in amore!»

Spalancai gli occhi. Considerando la fine che aveva fatto Erik, Suzette era proprio l'ultima persona a cui avrei mai chiesto consigli in ambito sentimentale. «Io non ho bisogno di un bel niente!» le risposi.

«Dai, vuoi dirmi che non ti piace proprio nessuno?» mi incalzò.

«No» ribattei schietta.

«Nessuno, nessuno?» ripeté.

Sospirai. «Ti ho detto di no» continuai, riprendendo a leggere.

«Nessuno, nessuno, nessuno?» mi chiese, avvicinandosi sempre di più, come a voler captare una mia possibile menzogna.

Chiusi di scatto il diario con un tonfo. «Suzette, ti hanno mai detto che sei un po' troppo insistente?» dissi con un finto sorriso, per poi alzarmi in piedi, con l'intenzione di cambiare posto.

«Descrivimi almeno il tuo tipo ideale!» mi supplicò «Così ho qualche informazione in più per trovare la tua anima gemella!»

Mi portai le mani tra i capelli, sull'orlo dell'esasperazione. Alla fine mi convinsi che se avessi risposto a questa sua domanda avrebbe smesso di tormentarmi, forse. «Non lo so... deve essere una persona che mi faccia stare bene, presumo» rimasi vaga.

Lei fece una smorfia disgustata. «Mi serve una descrizione un po' più specifica, carina» mi provocò con un sorriso malizioso.

Alzai le spalle, sedendomi accanto a Jude. «Non ho altro da aggiungere» conclusi, con l'intento di non dirle nessun'altra parola.

Suzette non sembrò prenderla bene. Fece un'espressione corrucciata e poi mi lanciò uno sguardo, che tradussi come una dichiarazione di guerra. Si alzò in piedi, coinvolgendo l'intero autobus. «Qualcuno ha idea di quale sia il prototipo di ragazzo di Autumn?» urlò a squarciagola.

Non potevo vedere la mia faccia in quel momento, ma potei giurare di essere diventata dello stesso colore dei capelli di Victoria. «Io un'idea ce l'avrei...» sentii Jude ridacchiare al mio fianco.

Lo guardai con gli occhi sbarrati, tirandogli un calcio sullo stinco. «Osa dire anche solo una parola e io ti uccido con le mie stesse mani» borbottai a denti stretti, in modo che solo lui potesse sentirmi.

«Secondo me le piacciono i biondi!» urlò Bobby dall'ultima fila. Alzai una mano, rivolgendogli un fantastico terzo dito.

Anche Erik sembrava parecchio divertito dalla piega che aveva assunto questo discorso. «Sono d'accordo!» confermò «Se giocano a calcio, ancora meglio!»

Fulminai il ragazzo con lo sguardo, per poi sorridere malignamente: era ora della mia vendetta. «Suzette» richiamai la ragazza, che intanto si stava annotando tutte queste risposte «sai che Erik mi ha detto che ti ha comprato un anello per ufficializzare il vostro fidanzamento?». Chiaramente non era vero, ma questo la ragazza non lo sapeva.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora