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[AUTUMN]TU NON HAI VISTO NIENTE

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[AUTUMN]
TU NON HAI VISTO NIENTE

«TI GIURO CHE L'HO VISTO DAVVERO!» ripeté Mark per la milionesima volta, sbattendo le mani sul tavolo «Era un Kappa, ne sono sicuro!»

Alzai gli occhi al cielo, affondando il cucchiaio nella mia tazza con i cereali. «I Kappa non esistono!» esclamai, preferendo la razionalità alla fantasia «Lo avrai solo immaginato...»

Mark scattò in piedi, sbuffando dal naso come un toro. «Aveva il becco» cominciò con le sue imitazioni «il guscio... lo strano coso in testa... e sì, aveva in mano un pallone da calcio!» aggiunse, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Mi voltai verso Axel, seduto accanto a me, e, quando i nostri sguardi si incrociarono, scoppiammo a ridere a più non posso, talmente tanto che la colazione mi andò di traverso. «Voi non mi credete!» constatò il portiere, con tono oltraggiato.

Axel portò le mani avanti, intervenendo in nostra difesa. «Mark, magari il tuo era un sogno» tentò di farlo ragionare «non ho mai sentito di Kappa che giocano a calcio» aggiunse, facendomi ridere ancora più forte. Tutto ciò aveva dell'assurdo.

«Se non ne hai mai sentito parlare, non vuol dire che non esista!» sibilò il capitano, guardandolo con gli occhi ridotti a due fessure «non è vero, Jude?» cercò il conforto del regista, anche lui seduto al nostro stesso tavolo.

Jude sembrò colto alla sprovvista da quel coinvolgimento nel discorso, tanto che il cucchiaino che stava mescolando il suo caffè si bloccò. «Oh, sì... certo» confermò, non sapendo esattamente cosa dire «I Kappa di Liocott sono molto famosi... si vede che non sei aggiornato con i tempi, Axel» lo rimproverò fintamente. In quel momento pensai di aver raggiunto il massimo picco di ilarità, se qualcuno avesse fatto anche una minima battuta, probabilmente mi sarei fatta la pipì addosso.

Mark non prese bene il nostro atteggiamento, tanto che ci tenne il broncio per tutto l'allenamento mattutino. Per lui i Kappa erano ormai una certezza. Non ci degnò di mezza parola, parando tutti i nostri tiri come se fosse stata una questione di vita o di morte. «Come ti senti ad affrontare l'Orfeo?» mi chiese Candace, mentre facevo un po' di stretching per allungare i muscoli, una volta che la prima parte dell'allenamento di giornata terminò.

«Sono carichissima, non vedo l'ora!» ridacchiai, faticando a contenere l'emozione. Era da quando avevo conosciuto Paolo e lo avevo visto giocare che impazzivo dalla voglia di affrontarlo sul campo da calcio. Finalmente l'attesa era finita, a breve quella partita tanto desiderata sarebbe iniziata.

«Beh, sarai combattuta, considerando il fatto che alcuni di loro sono tuoi amici» suppose Thor, facendomi corrugare la fronte.

«No, a dire il vero no» risposi, facendo spallucce, recuperando le ultime cose che avevo lasciato sparse «Il calcio è il calcio... la mia priorità è vincere, non fare regali di amicizia»

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora