[3.8]

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[AUTUMN]
NEL DUBBIO METTIAMOCI A MANGIARE

«Da oggi voi siete la nazionale giovanile giapponese, la Inazuma Japan. Coloro che sono stati scelti hanno il dovere di portare avanti anche i sogni e le speranze di chi è stato scartato» ci ricordò Hillman «Non dimenticatelo mai. So che non mi deluderete» concluse con un sorriso soddisfatto. Mi rivolse anche un occhiolino in modo molto discreto, che interpretai come un segno di orgoglio.

«La strada per la gloria è piena di ostacoli. Siete pronti ad affrontarli?» ci chiese l'allenatore Travis.

«SÌ!» rispondemmo tutti in coro.

Lui sembrò rimanere appagato dalla risposta, poiché un angolo della sua bocca si increspò in un'espressione provocatoria. «Sharp, Evans, Blaze e Barlow» ci richiamò «Non date nulla per scontato, se volete il posto da titolare dovrete guadagnarvelo. E se vedo un'altra discussione in campo come quella di oggi, vi sbatto tutti e due fuori dalla squadra. Intesi?» ci disse, rivolgendo l'ultima frase a me e ad Axel. Scambiai uno sguardo con l'attaccante, per poi annuire.

Dopo le ultime raccomandazioni -eravamo stati informati che nel pomeriggio avremmo dovuto portare tutte le nostre cose al dormitorio-, Mark si precipitò da me, prendendomi sottobraccio. «È incredibile!» esclamò «É davvero incredibile!» ripeté.

Eravamo tutti entusiasti da quella notizia e personalmente ero talmente felice che nulla sarebbe stato in grado di smuovere la mia gioia. Mi raccomandai di fare un giro di chiamate per avvisare tutti i miei amici della strabiliante notizia. Insomma, non era mica una cosa da tutti i giorni! «N-Non posso crederci!» piagnucolò Jack «Giocherò per il Giappone! S-Se questo è un sogno, qualcuno mi dia un pizzicotto!»

Scott comparve alle sue spalle con la sua solita aria diabolica. «Non me lo faccio ripetere due volte!» strillò, prima di aggrapparsi alle sue spalle e tirargli una guancia con forza.

«AHIIIAA!» urlò il difensore, massaggiandosi il punto indolenzito «Un momento... questo significa che... non sto sognando! Sono così felice!» esclamò, prima di ritornare a piangere di gioia.

«É arrivato il momento di conquistare il mondo!» esultò Hurley, alzando un dito verso il cielo.

«Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato e invece eccoci qui, ad un passo dal successo mondiale!» continuò Shawn, stringendo Candace in un abbraccio e scompigliandole i capelli. La ragazza arrossì e ridacchiò imbarazzata, rispondendo con un dolce bacio sulla guancia.

Xavier scambiò un cinque con Jordan. «Chissà quanti giocatori fantastici incontreremo!» ipotizzò. Era vero, il mondo era sicuramente pieno di giocatori straordinari e noi non vedevamo l'ora di affrontarli tutti, uno dopo l'altro.

«Una cosa è certa... troveranno del pane per i loro denti» rispose Jude, appoggiandosi con un gomito sulla spalla di Mark.

«Puoi dirlo forte!» confermò il capitano «Noi siamo la squadra del Giappone e presto diventeremo i più forti del mondo!»

In lontananza, l'allenatore Travis, impegnato in una discussione con Hillaman, drizzò le orecchie. «"Campioni del mondo"? Sei in vena di scherzi, Evans?» domandò, con una risata sarcastica «Lasciatemi spiegare perché sono qui... sono qui per distruggere le vostre illusioni». Sentii una scia di brividi lungo la mia schiena a quelle parole, che erano state pronunciate con un tono talmente inquietante da far raggelare il sangue nelle vene.

«Distruggere che?». Il nostro entusiasmo venne spento con uno schiocco di dita, mentre l'allenatore avanzava verso di noi mantenendo la sua aria superba. Ci passò in rassegna con lo sguardo, senza soffermarsi su nessuno in particolare, come a farci capire che non eravamo altro che un mucchio di ragazzini.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora