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[AUTUMN]L'ULTIMA PARTITA

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[AUTUMN]
L'ULTIMA PARTITA

Era la mattina della finale ed i primi raggi del sole avevano appena iniziando a scaldare il campo. Mi sentivo in tensione, ma allo stesso tempo piena di energia. Ogni muscolo era teso e pronto a scattare. Era tutta la vita che desideravo prendere parte alla finale di un torneo mondiale ed ora ero proprio lì, ad un passo dal sogno.

Mi ero alzata presto per allenarmi un po' da sola, concentrandomi sulla mia nuova tecnica. La Luce Sfavillante ancora non mi sembrava perfetta, ma ogni volta che la provavo, mi sentivo sempre più vicina a farla funzionare davvero. Caricai il piede e tirai con tutta la forza che avevo, osservando il pallone schizzare verso la porta con una scia luminosa. Non era male. Non era male per niente. Ma poteva essere miglio, me lo sentivo. Se volevamo battere Hector, allora dovevamo dar sfogo a tutta la nostra forza e potenza.

Proprio mentre mi preparavo per un altro tiro, una voce familiare mi fece sobbalzare. «Ti vedo in forma» sentii alle mie spalle. Mi girai, e lì, sul bordo del campo, c'era Cecilia, con il suo solito sorriso calmo e gentile. «Cecilia!» dissi, abbassando leggermente la guardia «Che ci fai qui?»

Si avvicinò, appoggiando le mani sui fianchi. «Sapevo di non essere l'unica ad avere bisogno di sciogliere un po' i nervi, stamattina. Una finale non capita tutti i giorni, no?» domandò, guardando la quantità spropositata di palloni abbandonati contro la rete, reduci dal mio allenamento mattutino. Le sorrisi, colpita da quanto bene avesse imparato a conoscermi in così poco tempo. «Già, hai ragione... volevo essere pronta, più che mai. Non posso fallire adesso» dissi, concentrandomi su quello che era il nostro obiettivo.

«Non fallirai, Autumn. Hai lavorato duramente per arrivare fin qui, e si vede in ogni tiro che fai» il suo tono era rassicurante, ma c'era qualcosa nei suoi occhi che mi faceva capire che anche lei sentiva il peso di questa giornata. «Come ti senti, davvero?» chiese, mentre iniziavamo a passarci la palla avanti e indietro.

Sospirai, pensando per un momento a come rispondere. «Un misto di tutto. Nervosismo, eccitazione, forse un po' di paura. Ma soprattutto voglio vincere. Non solo per me, ma per tutti noi. Abbiamo passato così tanto insieme...» risposi. «Sì, è strano pensare che oggi sarà la fine di tutto questo, vero?» Cecilia fece un tiro in porta e il pallone sibilò accanto al palo «Da domani... niente sarà più lo stesso»

Annuii, capendo perfettamente cosa volesse dire. C'era una parte di me che non voleva pensare a quello che sarebbe venuto dopo la finale. E se non fosse andata come speravamo? Ma non potevo permettere che il dubbio mi rallentasse, dovevo scendere in campo con pensieri positivi. «Ma qualsiasi cosa accada, almeno sapremo di aver dato tutto, no?» le domandai. Lei sorrise di nuovo, un po' più malinconica questa volta. «Esattamente»

Proprio in quel momento, sentii delle voci provenire dagli alloggi, che si avvicinavano sempre di più al campo di allenamento. Mi voltai e vidi il resto della squadra avanzare verso di noi. Mark, Axel, Jude, Shawn... tutti loro sembravano carichi, pronti per la finale. Anche se non lo dicevamo, sapevamo che oggi avremmo dato tutto. «Oh, guarda chi abbiamo qui!» esclamò Caleb, facendoci un cenno di saluto «Vi state allenando per avere tutti gli occhi puntati su di voi in finale, eh?»

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora