[2.12]

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[AUTUMN]
LA BURLA, IL RIDERE, LA COMICITÁ

«Siamo davvero sicuri di voler schierare quella specie di peste?» chiesi a Mark, guardandolo titubante «Insomma, nella sua squadra non era neanche titolare... credi davvero che sia in grado?»

Jude si avvicinò, mettendomi una mano sulla spalla. «Se Celia ha insistito così tanto c'è un motivo, non lo fa spesso» mi raccontò «Lei si fida di Scott e io mi fido di mia sorella». Lo osservai con attenzione, il suo sguardo non era duro e concentrato come al solito, ma appariva più rilassato.

Annuii, anche io mi fidavo di Celia -e di Jude e Mark, chiaramente-. Decisi quindi di dare una possibilità a quel teppistello di quartiere. «Dai Autumn, pensiamo a divertirci!» mi richiamò Mark, allungando un pugno in mia direzione.

Inclinai la testa di lato, non capendo il motivo della sua tranquillità. «Mark, come fai a dire una cosa del genere in un momento simile? Non è una partitella scolastica...» gli dissi, lanciando un'occhiata agli avversari che avremmo dovuto affrontare.

«Hai ragione, ma alla fine il calcio é sempre un gioco no?» mi chiese.

Quella riflessione mi fece sorridere. «Suppongo di sì, ho capito a dove vuoi arrivare...» feci cozzare le mie nocche con le sue «Divertiamoci, allora»

«Renderemo onore alla vostra forza affrontandovi per soli tre minuti, sentitevi lusingati» ci richiamò Dvalin «Così conoscerete la potenza della Epsilon»

«E da quando sei tu a fare le regole, scusa?» protestai. Iniziai ad innervosirmi, chi cavolo credeva di essere? Insomma, giocare per soli tre minuti era altamente scorretto. Avevano paura di perdere, se avessimo giocato una partita più lunga?

Lui mi guardò con una tale intensità che sentii un brivido percorrermi la schiena. «Terrestre, mi ringrazierai quando ti ritroverai a terra dolorante» rise, incrociando le braccia al petto.

«Adesso ti faccio vedere io, inizia a scaldarti le mani, portiere» ribattei, per poi avvicinarmi a Shawn, che era già a centrocampo.

Il Lupo dei Ghiacci abbozzò un sorriso, per poi battere il calcio d'inizio. «Forza, sbarazziamoci di loro in tre minuti» mi incitò. Non appena scattai in avanti mi ritrovai marcata stretta da due giocatori della Epsilon e lo stesso accadde a Shawn.

Mi vidi costretta a passare la palla all'indietro, mentre cercavo un modo per smarcarmi. «Wow, grande tecnica devo dire... marcare gli attaccanti a uomo per tutta la durata della partita. Davvero squallido...» commentai, mentre continuavo a spostarmi da una parte all'altra nel tentativo di crearmi un varco in cui passare.

Erik tentò il tiro in porta, ma esso venne respinto da due difensori avversari senza la minima difficoltà. Spalancai la bocca quando vidi la palla proseguire con estrema velocità verso la nostra porta. Quella respinta era diventata un tiro potentissimo.

Grazie ad un provvidenziale intervento di Victoria e Jack, l'avanzata del tiro venne bloccata, facendo schizzare la palla verso l'alto. La parabola di quella respinta attirò la mia attenzione, era un assist perfetto per il mio tiro. «Il vostro piano non funziona con me, nessuno ferma Autumn Barlow così facilmente!» esclamai, prima di compiere un balzo degno di un atleta di salto in alto. «Bagliore Solare!» gridai, tirando in porta con la mia tecnica micidiale. Ma sorprendentemente Dvalin aveva parato il tiro... con una sola mano per di più. Sgranai gli occhi. «Come è possibile?» sussurrai.

Il portiere avversario guardò il terreno dove, in corrispondenza dei suoi piedi, erano rimasti due piccoli solchi causati dalla potenza del mio tiro. «Sai, da avversario posso dirti che da una come te mi sarei aspettato molto peggio. Hai decisamente superato le nostre aspettative, ragazzina» disse con una sorta di compiacimento nella voce.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora