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[AUTUMN]
CONIGLIO, POLLO E MULO

«Wow, questa tecnica è a dir poco incredibile!» mi complimentai con Axel e Nathan dopo aver visto la loro nuova tecnica, le Ali di Fuoco.

«Era una tecnica della leggendaria Inazuma Eleven» mi disse Mark avvicinandosi.

Li guardai con ammirazione. «Della Inazuma Eleven, dici? Non deve essere stato facile impararla» sorrisi.

«No, infatti» confermò Mark «Ma adesso siamo pronti a battere la Shuriken!»

«Forza ragazzi! Faremo tardi alla partita!» ci richiamò Celia, invitandoci a seguirla fino all'autobus. Mentre camminavamo aveva cominciato a riempirci di informazioni sulla squadra che avrebbero dovuto affrontare «Il loro allenatore si dice che sia un discendente di un ninja e pare proprio che per allenare i suoi giocatori abbia insegnato a loro tutte le sue tecniche»

«É vero, la Shuriken è nota per essere la squadra delle tattiche ninja» confermai «Il loro gioco si basa su fulminee variazioni di schema. Il capitano, Sail Bluesea, è tremendamente veloce» spiegai.

Kevin mi guardò con fare sospetto. «E tu come fai a sapere tutte queste cose?» domandò.

«Perché io so tutto...» mi pavoneggiai, poi scoppiai in una risata «Scherzo, ho già giocato contro di lui al campionato dall'anno scorso e fidatevi, è veloce tanto quanto Nathan, se non di più» dissi, lanciando un'occhiata al velocista.

Mark mi guardò con gli occhi pieni di adorazione. «L'anno scorso hai partecipato alla fase nazionale del Football Frontier?» mi chiese.

Alzai le spalle, con leggera indifferenza. «Sì, perché? Non ve lo avevo già detto?»

Il portiere si piazzò davanti a me, costringendomi a fermarmi. «E come è andata?» domandò curioso.

«Non è stato un granché, a dir la verità» storsi il naso «siamo stati battuti proprio dalla Shuriken. Sono degli arroganti, ma non se la cavano affatto male con il pallone»

«RAGAZZI ALLORA VI VOLETE MUOVERE O AVETE INTENZIONE DI FARE TARDI E PERDERE A TAVOLINO?» la voce squillante di Nelly ci spaccò i timpani, letteralmente. Era lì vicino all'autobus che ci aspettava. Era passata per incoraggiare la squadra e farle un grande in bocca al lupo, dal momento che non sarebbe poi venuta allo stadio, ma sarebbe andata in ospedale a trovare suo padre.

Il viaggio fu sereno e, una volta raggiunto il luogo dell'incontro, mi avviai verso gli spalti. Notai un ragazzo con la divisa della Raimon e un posto libero al suo fianco. «Scusa, sei tu Miles Ryan?» chiesi al ragazzo biondo. Sapevo che sarebbe venuto a vedere la partita -Nathan lo aveva detto a Mark e Mark lo aveva detto a me- e avevo provveduto a farmi dare una descrizione dettagliata del ragazzo.

Lui mi guardò, spalancando i suoi grossi occhi verdi. «Sì sono io, e tu chi sei?» chiese di rimando.

«Sono un'amica di Nathan» risposi sbrigativamente, per poi indicare il posto accanto al suo «È libero?»

Miles annuì. «Certo, siediti pure»

«Sai volevo farti capire una cosa, riguarda Nathan» dissi, guadagnandomi la sua completa attenzione «Vedi, Nathan è un difensore incredibile, è veramente portato per giocare a calcio. Lui e la sua squadra sono diventati un tutt'uno. Vincono e perdono insieme, condividono gioia e dolore. Nathan è davvero importante per la Raimon, e la Raimon è importante per Nathan. Guarda con attenzione la partita e capirai quello che intendo»

La posizione in cui ero seduta era a dir poco ottima. Eravamo in prima fila, molto vicini al campo, e proprio sopra la panchina della Raimon. Si riusciva a vedere alla perfezione ed ero perfino in grado di sentire Mark incoraggiare i compagni. Durante il riscaldamento Axel tentò un tiro, ma, con la rapidità di un fulmine, qualcuno gli aveva sottratto la palla.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora