𝟏.𝟗

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[CANDACE]DAVID EVANS NON SA SCRIVERE

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[CANDACE]
DAVID EVANS NON SA SCRIVERE

«Che siano scritti in codice?» chiese Kevin, lanciando un'occhiata al quaderno degli appunti segreti aperto sul tavolo della sede del club. Jack provò ad osservarlo da più angolazioni differenti. «Forse è in un alfabeto straniero?» chiese, tenendo il quaderno sottosopra.

«No! Sono soltanto degli inutili scarabocchi!» disse Nathan, con un'espressione alquanto infastidita. Effettivamente non aveva tutti i torti: dei disegni del nonno di Mark non si capiva un'accidenti, per non parlare delle descrizioni che erano per lo più versi e frasi senza senso compiuto.

«Insomma, dì qualcosa Mark!» urlarono Kevin e Nathan in coro. «Fantastico!» saltellò felice, recuperando i quaderno dalle mani di Jack «Parla del segreto della Mano di Luce!» Ci fu un attimo di stupore generale. «TU RIESCI A LEGGERLI?!» domandammo tutti in coro.

«É perché ho letto gli appunti sull'allenamento del nonno... effettivamente anche di quelli non capivo niente all'inizio, ma un po' alla volta sono riuscito a decifrarli!» ci spiegò «Ehi, parla del Trampolino Inazuma!». Ci raggruppammo tutti intorno a lui, ascoltandolo con attenzione. «Allora... un giocatore fa un bel salto, dopo di che un altro giocatore lo usa come trampolino... un salto e boom, è questo il segreto del Trampolino Inazuma

Mentre ascoltavo Mark spiegare il segreto del Trampolino Inazuma, mi sentivo come se fossi in un fumetto di supereroi, in cui il protagonista scopre una nuova abilità straordinaria. Nonostante il suo entusiasmo, mi chiedevo quanto di tutto questo fosse davvero utile e quanto fosse frutto di fantasia. C'era qualcosa di infantile e strano nella spiegazione di Mark, ma decisi di mantenere un atteggiamento di apertura; a volte, anche le idee più folli possono rivelarsi geniali. «Ma che razza di spiegazione è?» chiesi, visibilmente confusa «Un salto e boom

Nathan diede una spallata scherzosa al portiere. «Mark, senti... come se la cavava tuo nonno a scuola? Andava bene nei temi?» sdrammatizzò. «Ecco, vedi... da quel che so sembra che si dedicasse soprattutto al calcio...» ridacchiò lui. Alzai gli occhi al cielo. «Mi ricorda un po' qualcuno...» ironizzai. Mark mise il broncio, guardandomi offeso. «Ehi, io non scrivo così male!»

«Il tuo tre nello scorso compito scritto dice qualcos'altro...» gli ricordai. Il fatto che Mark non fosse una cima in quanto a rendimento scolastico non era di certo un segreto di Stato. Kevin strinse nervosamente i pugni, andando su tutte le furie. «Smettila, Mark! Ci hai fatto credere chissà che e poi tutto si risolve con un salto e boom...» 

Anche Mark sembrò innervosirsi. Parlare di suo nonno era come toccare un nervo scoperto. Era il suo mito, l'esempio che seguiva da quando era un bambino. «Io posso dirvi con certezza che il nonno non diceva delle sciocchezze! E ciò vuol dire che qui c'è scritto davvero il segreto del Trampolino Inazuma! Si tratta solo di capirlo e di metterlo in pratica!» esclamò fiducioso.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora