[2.5]

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[AUTUMN]
MA STIAMO DANDO DI MATTO?!

«Ragazzi, aspettate!» Victoria si fece avanti e, con un rapido gesto, si liberò del completo che aveva addosso, mostrando a tutti la sua divisa della Raimon nuova di zecca. «Anche io voglio giocare!» esclamò.

La guardai con la bocca spalancata. «E quella da dove l'ha tirata fuori?» chiesi. Victoria aveva di certo un bel caratterino...

Lei ridacchiò, mostrando con fierezza il numero 8 sulla sua schiena. «L'ho comprata ad una bancarella alla finale del Football Frontier, che ve ne pare?» ci disse con orgoglio. La signorina Schiller concordò sul far entrare Victoria in squadra e Willy si offrì volontario per rimanere in panchina, perché, a detta sua, sarebbe stato un vero disastro se un giocatore talentoso come lui si fosse fatto male. Ovviamente tutti noi la pensavamo diversamente, ma nessuno glielo fece notare.

«Mi raccomando ragazzi, passaggi corti e rapidi, altrimenti li intercetteranno con facilità» ci ricordò Jude, poco prima dell'inizio della partita «Ricordatevi che la caratteristica principale della Gemini Storm è la loro velocità. Autumn e Axel, dovete essere subito pronti a ripartire»

«Sì» risposi, ascoltandolo con attenzione. Il mio compagno, però, era ancora distratto e continuava a guardarsi le scarpe.

Calò un silenzio imbarazzante, che venne interrotto da Mark. «Forza, ragazzi!» ci incoraggiò «Andiamo a vincere!»

Più facile a dirsi che a farsi, caro Mark. La potenza di questi alieni era assolutamente innegabile e, date le nostre condizioni, anche incontrastabile. I tiri erano talmente rapidi e potenti che Mark non aveva nemmeno il tempo di eseguire nessuna delle sue tecniche micidiali. Ci stavano completamente dominando e, dopo pochi minuti, avevamo già subito dieci gol.

Cominciai a guardare gli avversari con minuziosa attenzione. Non esisteva nessuna squadra senza un punto debole, bisognava solo trovarlo. Ad un tratto una lampadina si accese nel mio cervello, facendomi sorridere. Le azioni della Gemini Storm seguivano uno schema ben preciso, che non variava mai, ed ora che me ne ero accorta, anticipare le loro mosse era un gioco da ragazzi. E così, dopo svariati tentativi, riuscii facilmente ad intercettare un passaggio. «L'ho presa!» esultai, ridacchiando da sola come una pazza «Ce l'ho fatta!»

«Autumn, non ho la minima idea di come tu abbia fatto, ma sei fantastica!» mi lusingò Mark.

La passai ad Axel, convinta che sarebbe riuscito a mettere in difficoltà il portiere avversario. Quando vidi il Tornado di Fuoco infrangersi contro la traversa, per poco non mi venne un infarto. Non avevo mai visto Axel mancare lo specchio della porta in tutta la mia vita.

«Questa sì che è sfortuna!» si lamentò Celia dalla panchina. Ma, guardando l'espressione avvilita che aveva il ragazzo, capii che la sfortuna non c'entrava. Axel non c'era proprio con la testa.

All'azione successiva, mi accorsi che anche Jude aveva capito come rubare palla agli avversari. La cosa non mi stupì particolarmente, sapevo tutto il lavoro sulla gestione del campo e degli spazi che Ray Dark aveva fatto con lui. Ci aveva provato anche con me, una volta. L'esperimento però si era concluso con io che gli dicevo che i suoi insegnamenti se li poteva ficcare dove non batte il sole e lui non la prese molto bene. Fatto sta che da quel giorno rinunciò a plasmare un regista altrettanto formidabile.

La palla arrivò a Nathan ed Axel e, quando vidi anche il tiro Ali di Fuoco finire a svariati metri dalla porta e Axel cadere malamente a terra, cominciai a credere di star vivendo in un incubo. Axel aveva sbagliato per due volte di seguito. Qui c'era sotto qualcosa. «Direi che è giunto il momento di dirci che cazzo ti sta succedendo» gli dissi, in un linguaggio un po' colorito «É da questa mattina che sei strano»

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora