[2.22]

242 23 20
                                    

[AUTUMN]
HURLEY, IL SURFISTA PAZZO

«Fra un po' incontreremo Axel! Non sto più nella pelle!» urlò Mark, in preda alla gioia «Autumn, ma ti rendi conto che è una questione di momenti e rivedremo Axel?» ripeté, strattonandomi un braccio.

Scossi la testa, continuando ad ammirare la vista dal traghetto. «Con calma, Mark. Prima voglio vederlo con i miei stessi occhi, poi magari mi lascerò trascinare dal tuo entusiasmo» ridacchiai.

«Non siamo neanche sicuri che questo straordinario attaccante sia davvero Axel. Sarebbe divertente se alla fine scoprissimo che si tratta di qualcun altro» ridacchiò Scott in un angolo.

«Ma ci sono buone probabilità che sia lui! Scommetto che sta facendo qualche super allenamento speciale ad Okinawa!» commentò Mark, dandomi un pugno sulla spalla «Non vedo l'ora che ritorni con noi! Con lui in squadra nessuno potrà batterci! Non lo credi anche tu, eh Autumn?»

«Suppongo di sì» constatai, battendo nervosamente un indice contro la ringhiera della nave.

Nelly mi affiancò, proteggendosi la testa di raggi del sole con un ombrellino. «Eppure c'è un ma...» mi anticipò.

Sospirai. «É stata l'allenatrice a cacciarlo, se il Bomber di Fuoco fosse davvero Axel-»

«Ed è Axel» precisò Mark, facendomi alzare gli occhi al cielo.

«Stavo dicendo...» lanciai un'occhiataccia al capitano per la sua interruzione «Insomma, siamo sicuri che sia disposta a riammetterlo in squadra?»

Mark mi mise una mano sulla spalla, sorridendo ampiamente. «Questa volta quel biondino malefico non mi scapperà, verrà con noi, anche a costo di imbavagliarlo e rinchiuderlo nel baule dell'autobus Inazuma!» esclamò, facendomi scoppiare a ridere dopo aver immaginato la scena.

«Se riusciremo a trovarlo, voglio provare a parare il suo Tornado di Fuoco» cominciò a fantasticare Darren.

Gli diedi una spallata, facendolo barcollare. «Certo che punti proprio in alto te! È già tanto se riuscirai a fermare un suo tiro normale» scherzai.

«Ma è davvero così bravo?» domandò Shawn, sventolandosi la sciarpa davanti alla faccia per combattere il caldo opprimente tipico della prefettura di Okinawa.

«Certo!» confermò Nelly «Axel riesce sempre a tirare fuori la squadra dalle situazioni più disperate. É abilissimo a motivare chi gli sta accanto, è l'attaccante perfetto»

Lui inarcò un sopracciglio, cercando di figurarsi l'immagine di Axel nella mente. «L'attaccante... perfetto? Davvero interessante» sorrise dolcemente.

Erik, che stava sorseggiando un succo di frutta come se fosse in vacanza alle Maldive, corrugò la fronte. «Quindi cosa sarebbe andato a fare Axel a Okinawa?» chiese.

«Si sta sicuramente allenando per riprendere il posto in squadra come cannoniere!» rispose Bobby, allungandosi sulla sdraio per prendere meglio il sole -a detta sua doveva approfittare di questa scampagnata ad Okinawa per arrivare l'estate perfettamente abbronzato- «O magari si diverte a guardare le ragazze in bikini in spiaggia, chiamalo scemo!»

Mi sbattei una mano sulla fronte a quest'ultima teoria. «Guarda che Axel non è un maniaco come te, Bobby!» lo derisi.

Lui mi guardò con un sorriso da dongiovanni. «Non fare la gelosa, Autumn, lo sappiamo tutti che ha occhi solo per te!» urlò, facendomi arrossire da capo a piedi.

«Ma perché andare fino ad Okinawa per allenarsi?» continuò Erik, salvandomi da quella situazione di estremo imbarazzo.

Suzette, seduta al suo fianco, appoggiò la testa sulla sua spalla. «Forse qualcuno di losco gli stava alle calcagna, per cui sta cercando di non farsi vedere troppo in giro» constatò.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora