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[AUTUMN]QUASI QUASI RIMPIANGO RAY DARK

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[AUTUMN]
QUASI QUASI RIMPIANGO RAY DARK

Il cielo sopra il campo di gioco era di un azzurro limpido, senza una nuvola a interrompere l'orizzonte. L'aria era fresca, portata da una leggera brezza che sembrava quasi tentare di alleviare la tensione palpabile che avvolgeva lo stadio, pronto per la prima semifinale del torneo. La folla era un mare di colori e suoni, l'entusiasmo dei tifosi si rifletteva nei loro volti impazienti, ognuno con la speranza che la loro squadra del cuore trionfasse. Quello era sicuramente uno degli incontri più attesi di tutto il torneo. Chiunque aspettava solo di vedere la stella Mac Robingo brillare in campo.

Io, seduta nel settore riservato alla nostra squadra, avevo il cuore che batteva forte nel petto. La mia mente era un turbinio di pensieri e preoccupazioni, ma cercavo di concentrarmi sull'importanza del momento. Le parole di Axel e il sostegno dei miei compagni mi avevano aiutato a mantenere la calma, anche se l'ansia della partita imminente era innegabile. Ma non era affatto il momento di farsi prendere dall'agitazione, bisognava solo pensare alla vittoria.

Ogni tanto, il mio sguardo vagava verso il campo, dove i giocatori del Regno erano già schierati e pronti, con sguardi determinati e muscoli tesi, segno di una preparazione meticolosa. Dall'altra parte, la nostra squadra stava completando le ultime prove e riscaldamenti, nei volti dei miei compagni vidi la mia stessa espressione concentrata ma anche lievemente nervosa.

Mi alzai dalla panchina, cercando di mettere a fuoco la mia mente e respirare profondamente. La scena che avevo davanti era quella che avevamo sognato per mesi, anzi anni. Era tutta la vita che mi allenavo per un'occasione del genere. La preoccupazione era tanta, ma era l'energia che mi avrebbe spinta avanti, determinata a fare sempre meglio con i miei compagni. Axel si avvicinò, notando il mio stato d'animo. «Ti senti pronta?» mi chiese, il suo volto esprimeva preoccupazione e affetto.

Sorrisi con sicurezza, consapevole della forza che avevo dentro. «Pronta più che mai. Non posso negare che gli ultimi giorni siano stati difficili, ma sono concentrata e so cosa dobbiamo fare» dissi, con la mente fissa sul nostro obiettivo «È il momento di mostrare quello che sappiamo fare. Siamo qui ora, e dobbiamo dare il massimo». Axel annuì, il suo sguardo si fece più sereno e il suo sorriso rassicurante. «Ben detto» confermò «Concentriamoci su ciò che sappiamo fare meglio e lasciamo che il resto venga da sé»

Mentre parlavamo, il suono della folla cresceva sempre di più. La musica degli altoparlanti iniziò a risuonare, aumentando l'eccitazione e marcando l'inizio dell'ultimo countdown prima della partita. Il battito dei tamburi e i cori dei tifosi sembravano intensificare la tensione e il fervore del momento. Travis ci radunò per le ultime istruzioni e incoraggiamenti. La sua voce era decisa e ferma, e ogni parola che pronunciava era una miscela di strategia e motivazione. «Siamo arrivati fino a qui con duro lavoro e dedizione. Non possiamo permetterci di fare passi indietro. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo e lottare per ogni pallone. Questo è il momento che abbiamo aspettato. Date il massimo e fate vedere di cosa siete capaci» ci disse, sbilanciandosi ad un insolito supporto.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora