[3.39]

205 26 45
                                    

[AUTUMN]AH, QUINDI RAY DARK HA UN CUORE?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

[AUTUMN]
AH, QUINDI RAY DARK HA UN CUORE?

«Mister D? Sei tu!»

Mi voltai di scatto verso quella vocina timida. Una piccola bimba, dall'incarnato pallido, si guardava intorno spaesata. Aveva rivolto un grande sorriso a Ray Dark, correndo poi verso di lui e abbracciandogli le gambe con le braccine esili. L'uomo divenne rigido come un tronco. «Lacey? Cosa ci fai qui?» le chiese, per poi lasciare una carezza di conforto sui capelli.

«Sì, sei proprio tu!» ridacchiò la bambina, osservandolo con i suoi occhioni verdi «Mister D!». Sembrava davvero entusiasta di vederlo, lasciandoci tutti estremamente confusi.

«E quella bambina chi è?» mi chiese Jude, mentre io mi limitai ad un'alzata di spalle. Non l'avevo mai vista prima di quel momento. Mi stupiva anche il fatto che Ray Dark avesse contatto con una bambina, in tutta sincerità. Quella giornata era davvero piena di sorprese.

Paolo la guardò, anche lui stranito dalla quella piccola presenza. «Lacey, ti sei operata agli occhi!» la salutò, come se la conoscesse da parecchio tempo.

Lei spostò nuovamente la testa, disorientata più che mai. «Riconosco questa voce...» disse in un sussurro, prima di rivolgere un sorriso brillante anche al vice-capitano dell'Orfeo «Paolo! Sì, sono stata operata! Ed è tutto grazie a Mister D!» continuò, tornando a fissare Ray Dark con riconoscenza. Che cosa stava succedendo? Com'era possibile che Ray Dark conoscesse quella bambina?

Captando tutti gli sguardi perplessi, soprattutto quello di Paolo, la bambina si affrettò a darci una spiegazione. «Mister D mi ha scritto tutti i giorni!» disse, con un'adorabile ingenuità «Mi diceva di tenere duro! Grazie mille, Mister D!» ripeté nuovamente, con gli occhi che le brillavano dall'ammirazione.

Ray Dark si allontanò improvvisamente, mantenendo la debita distanza tra lui e la bambina. «Lacey, è meglio che tu vada...» provò a convincerla, ma lei non sembrava aver la minima intenzione di andarsene di lì «Non merito la tua gratitudine. Né la tua, né quella degli altri»

L'uomo sembrava davvero cambiato. Era strano, ma avevo la sensazione che fosse parecchio sincero. «Lacey è qui per vedere la sua ultima partita, Mister D» annunciò Nakata, come se sapesse già come sarebbe andata a finire tutta quella tiritera infinita.

«Eh?! Ultima partita?» ripeté Mark. Ormai anche noi dell'Inazuma ci eravamo interessati al discorso, dimenticando completamente che a breve avremmo giocato il secondo tempo di quella partita.

«Ho assistito al primo tempo. Lei è cambiato, lo so. Ormai il vecchio Ray Dark non esiste più» disse il capitano dell'Orfeo, con tono comprensivo «Ma non può fuggire da quello che è, o dai crimini che ha commesso. Per vendicarsi del calcio e vincere ad ogni costo, ha causato molto dolore» pronunciò quelle gravi parole, riportando a galla vecchi e amari ricordi «Ma in un incidente che lei ha provocato, Lacey, una bambina che non c'entrava nulla è stata ferita ad una gamba...» continuò osservando la piccola che ancora non aveva smesso di sorridere «Poi ha saputo che la vittima era cieca dalla nascita e che solo una costosa operazione avrebbe potuto ridarle la vista»

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora