𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1

[2.9]

[CANDACE]
L'INIZIO DELLA FINE

Shawn era certamente un tipo intrigante. Alcune cose su di lui, però, non mi erano ancora chiare. Sembrava essere terrorizzato dalla valanghe e spesso parlava al plurale. La cosa più strana, tuttavia, rimaneva il cambio repentino che aveva ogni qualvolta passasse dalla difesa all'attacco. Era come se nella stessa persona convivessero due Shawn... mi rimaneva da capire solo una cosa: quale dei due era quello vero?

La mattina seguente lo trovai fuori da scuola, seduto sul tronco di un albero. Aveva da poco iniziato a nevicare e stava iniziando a fare davvero freddo. «Shawn, cosa ci fai qui? Va tutto bene?» mi avvicinai piano al ragazzo che sembrava perso nei suoi pensieri.

Lui abbozzò un leggero sorriso. «Ciao Candace» mi salutò gentilmente «Siamo parecchio mattiniere, eh?»

«Victoria...» spiegai «russa parecchio ed io ho il sonno abbastanza leggero» ridacchiai «Tu, invece?» rigirai la domanda, chiedendomi come mai fosse già in piedi a quell'ora.

«Mi piace guardare la neve cadere, mi rilassa» i suoi occhi erano puntati su una coppia di scoiattoli che giocavano su un albero «E non faccio altro che interrogarmi su questa storia degli alieni... tu pensi che riusciremo a vincere? Non vorrei che distruggessero anche la mia scuola...»

Sospirai. Venivamo da due dure sconfitte contro la Gemini Storm, eppure in questi giorni i ragazzi erano migliorati così tanto che mi convinsi che questa volta il risultato sarebbe stato diverso. «Io credo di sì» asserii con sicurezza e lui mi guardò con riconoscenza «Grazie ai tuoi allenamenti con lo snowboard ora siete tutti velocissimi e con una perfetta padronanza del vostro corpo. Credo che questa sarà la nostra arma vincente contro gli alieni»

«La Raimon sembra davvero una squadra fantastica...» commentò Shawn ed io non potei fare a meno che trovarmi d'accordo «Sembrate tutti così uniti, come dei veri amici»

É vero, l'affiatamento che regnava sovrano all'interno della squadra era una cosa che in molti ci invidiavano. Mark era il collante della squadra, per lui erano tutti amici. Sia i compagni che gli avversari. «Proprio così» confermai «É come se fossimo tutti una grande famiglia, per me i giocatori della Raimon sono diventati praticamente dei fratelli da quante avventure abbiamo passato insieme!» sorrisi, ma cominciai a credere di aver detto qualcosa di sbagliato quando vidi lo sguardo del ragazzo davanti a me spegnersi del tutto.

«Fratelli...» ripeté, stringendosi impazientemente la sciarpa che portava sempre al collo.

«C'è qualcosa che non va, Shawn?» domandai.

Lui fece per aprire bocca, quando una forte scossa seguita da un boato mi fece strillare dalla paura. Una nebbia scura inconfondibile avvolse l'intera scuola: la Gemini Storm era arrivata dopo giorni di attesa.

Ci radunammo tutti sul campo, pronti a batterci con tutte le nostre forze. Gli alieni non avrebbero più distrutto nessuna scuola e nessuno si sarebbe più fatto del male. Era ora di mettere un punto a questa storia.

«Ancora voi» ci accolse Janus «Mark Evans, la tua ostinazione è patetica»

Mark si fece avanti, portandosi una mano sul petto. «Scenderemo in campo al posto dell'Alpine» disse.

Lui scosse la testa. «Vuol dire che la capacità di apprendimento di voi terresti è perfino minore di quanto immaginassi...» notò «Davvero non capisco perché vi ostiniate così tanto a difendere le altre scuole»

«Continueremo ad affrontarvi finché l'Alius Academy non sarà sconfitta, voi non ci fate paura!» dichiarò Mark con sicurezza.

Janus scese sul campo, stringendo il pallone da calcio tra le mani. «Forse è giunto il momento che vi rassegniate al vostro destino» ci consigliò «Non vi sono bastate due sconfitte per capire che siamo più forti di voi in tutto e per tutto?»