[AUTUMN]
AXEL SI DIVERTE AD IMPORTUNARMI«É stato incredibile!» esultai, una volta uscita dallo stadio. Mi avvicinai ad Axel, dandogli una spallata. «Gran bel tiro!» mi complimentai e lui mi ringraziò con un leggero sorriso. Durante la partita la sua tecnica micidiale mi aveva lasciata completamente senza parole ed ora non ero più in grado di contenere il mio entusiasmo. Ero talmente galvanizzata che sembravo essere una bambina al luna park.
Ad accoglierci vittoriosi, c'era davvero tantissima gente. Riuscii ad intravedere anche la sorellina di Axel, che corse da lui a tutta velocità. «Axel, hai vinto!» si complimentò, abbracciandolo «Bravo! Bravissimo! Sei stato fantastico!»
«Dovresti smetterla di saltellare come un grillo in giro» la rimproverò, scompigliandole i capelli «Non vorrai mica passare altro tempo in ospedale?»
Lei gli rispose con una linguaccia eloquente, strappandomi una risata. «Papà non è potuto venire» gli disse, puntando lo sguardo su i suoi piedi.
Puntai lo sguardo sul mio compagno, ma le parole di Julia non sembravano averlo stupito particolarmente. Evidentemente doveva essere abituato ad un padre poco presente, data l'importante carriera che rivestiva. «Non è importante» ribatté lui, scuotendo la testa e senza lasciare il tempo alla sorella di aggiungere una singola parola.
Decisi di sorpassarli -non era una cosa educata origliare le conversazioni altrui- raggiungendo Victoria e Suzette, che si erano autoproclamate "sostenitrici n°1 dell'Inazuma Japan". «Ottimo esordio con la nazionale, Autumn!» mi abbracciò la prima «Siete stati incredibili!»
«Ad essere sinceri avete iniziato da far schifo, mi avete fatto perdere dieci anni di vita» precisò Suzette con la sua solita schiettezza, strappandomi una risata allegra. Adesso che la partita si era conclusa nei migliori dei modi ero molto più tranquilla.
Le diedi una spallata scherzosa. «Dovresti avere un po' più di fiducia in noi» la rimproverai , sebbene inizialmente anche io la pensassi come lei «Pensavo che avessi imparato che Mark non si arrende fino all'ultimo secondo»
Lo sguardo della mia amica, però, era stato catturato da qualcosa alle mie spalle. «Oh cavolo...» sussurrò «la nemica è tornata all'attacco»
Corrugai le sopracciaglia, non capendo di cosa stesse parlando. Mi venne naturale voltarmi e, beh, tutto sembrò essere un po' più chiaro. «Fantastico...» borbottai a denti stretti, notando Axel in compagnia di Emma. Ridevano e scherzavano come se si conoscessero da una vita. Arricciai il naso, improvvisamente infastidita dalla scena. «Devo andare» mi congedai, recuperando le mie cose e salendo sull'autobus Inazuma.
Tutti gli altri ci misero talmente tanto tempo a raggiungermi che quando partimmo per tornare alla Raimon Jr. High era ormai sera. «Qualcosa non va?» mi chiese Mark, bloccandomi la mano che stava picchiettando nervosamente contro il mio ginocchio. «Abbiamo appena vinto, dovresti essere felice» mi fece notare «Non... insomma... avere la faccia da una che vuole commettere un omicidio»
«Sto bene» risposi, ignorando quella che doveva essere una specie di battuta uscita male. Distesi la schiena contro il sedile, tentando di apparire il più naturale possibile.
«No, non stai bene» insistette lui, facendomi alzare gli occhi al cielo «E sì, ti tormenterò finchè non mi dirai la verità» aggiunse, anticipando la domanda che stavo per fargli.
Affondai il collo nelle spalle, come se in quel momento volessi solo sparire. «È una cosa stupida» minimizzai, nella speranza che Mark perdesse interesse. Ma chiaramente non fu così.
Si avvicinò maggiormente, in modo che solo io potessi sentirlo. «C'entra Axel?» mi chiese. Sospirai, evitando di dire una singola parola e Mark sembrò interpretare la mia non-risposta come un sì. «Ora sì che la faccenda si fa interessante...» continuò, manco gli stessi raccontando la storia del secolo.

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𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1
Hayran Kurgu✧ primo volume di ʟᴇɢᴇɴᴅ ᴇʟᴇᴠᴇɴ ✧ Quando un gruppo di giovani calciatori inesperti e sognatori si riunisce sotto il nome di squadra di calcio della Raimon Jr. High, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbero diventati i protagonisti di una...