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[AUTUMN]AXEL HA UNA FAMIGLIA STRANA

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[AUTUMN]
AXEL HA UNA FAMIGLIA STRANA

"Ti prego, Axel, rispondi" continuavo a ripetermi nella testa mentre bussavo furiosamente alla porta di casa sua. Non avrei lasciato che partisse senza aver prima provato a giocarmi tutte le carte a mia disposizione.

La porta si spalancò ed io mi ritrovai di fronte Tidie, la governante. Lei mi guardò sorpresa, esaminando in lungo e in largo la mia figura. Non dovevo essere proprio all'insegna dell'eleganza: con ancora indosso la tenuta di allenamento e fradicia di sudore per la corsa che avevo fatto per raggiungere quella casa, dovevo essere completamente scompigliata. «Tu sei Autumn, giusto?» mi chiese, ricordandosi di me.

Annuii freneticamente, saltellando da un piede all'altro per l'impazienza. «Sì... Axel è in casa?» domandai subito, senza addentrarmi in discorsi che avrebbero potuto distrarmi.

«Axel? Sì, certo» rispose, facendosi da parte per farmi varcare la soglia di casa «É in camera sua con Julia, da questa parte» continuò, fino a condurmi ad una porta in legno scuro, leggermente socchiusa.

Nella stanza c'era un leggero chiacchierare, condito di tanto in tanto di qualche risatina della bambina, che vennero interrotte quando la donna bussò. «Axel, hai una visita» disse dolcemente, aprendo la porta per consentirmi di vedere finalmente il ragazzo.

«Autumn!» esultò la sorella, raggiungendomi di corsa «Come stai?» mi chiese con un ampio sorriso.

Rimasi leggermente imbambolata da tutta quella confidenza inaspettata, ma non riuscii a trattenere un risolino. «Bene, grazie» ricambiai la cortesia lasciandole un'affettuosa carezza sulla testa «Anche tu sembri essere in forma, Julia»

Lei fece su e giù con la testa con estremo vigore, riprendendo posto sul letto accanto al fratello. «Stavo mostrando i miei disegni ad Axel, vuoi vederli anche tu?» mi propose.

«Magari dopo» rispose l'attaccante, con fare gentile «adesso io e Autumn dobbiamo parlare» tentò di spiegarle.

«Oh...» sussurrò la bimba, abbassando la testa in un'espressione mortificata «va bene...»

«Mi farebbe molto piacere vedere i tuoi disegni» le dissi, prima che uscisse dalla stanza, nella speranza di fare tornare il buonumore. I suoi occhi si illuminarono di felicità, per poi uscire dalla stanza saltellando. «Tua sorella è adorabile» commentai, sedendomi vicino ad Axel.

«Sì, un'adorabile rompipalle» specificò con una risatina «Che ci fai qui, Autumn?» mi chiese, cambiando completamente discorso.

«L'hai già detto a Mark?» domandai, torturandomi nervosamente le mani.

Axel scosse la testa in segno di negazione. «Non lo sa nessuno... a parte te» mi rispose.

«Ed Emma» specificai, con una nota di fastidio nella voce «e considerando il fatto che io l'ho scoperto per sbaglio, suppongo che tu avessi intenzione di partire senza dire nulla a nessuno»

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora