[2.8]

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[CANDACE]
ROTOLANDO VERSO VALLE

Il giorno seguente la squadra cominciò ad allenarsi insieme a Shawn, al fine di inserirlo al meglio in vista della partita che si sarebbe disputata a breve contro la Gemini Storm. Nella partita del giorno prima il ragazzo si era dimostrato un elemento molto valido sia in difesa che in attacco e ciò ci consentiva di creare formazioni varie e di adottare strategie differenti.

Shawn arrivò, con addosso la maglia numero nove della Raimon, e si guardò intorno imbarazzato. «Shawn quella maglia ti sta benissimo!» esclamò esterrefatta una ragazza dell'Alpine.

«Ha proprio ragione! Il giallo ti dona!» sorrisi al nuovo arrivato.

Le guance del ragazzo si arrossarono. «Grazie mille» poi si voltò verso i suoi ex compagni di squadra «Farò di tutto per proteggere la nostra scuola, potete contare su di me»

Mark lo travolse con il suo entusiasmo, dandogli una pacca amichevole sulla schiena. «Questo sì che è lo spirito giusto!» esclamò. Poi iniziò a spiegargli i dettagli dell'allenamento. La squadra sarebbe stata divisa in due gruppi: uno che si occupava di attaccare e l'altro di difendere. Il ragazzo storse un po' il naso, ma non sia lamentò.

Sotto indicazione della signorina Schiller prese posto tra gli attaccanti. Fin da subito Shawn mostrò un'incredibile velocità, ma stranamente non passava mai la palla a nessuno. Ebbi una strana impressione, come se si fosse trasformato in un'altra persona. Ogni volta che passava all'attacco diventava arrogante, spocchioso, non guardava in faccia nessuno. Era come se ci fosse solo lui e i suoi compagni non esistessero. Non era così che si giocava a calcio, ma pensai che fosse solo per il fatto che avesse bisogno di un po' di tempo per amalgamarsi con gli altri componenti della squadra.

«Siete davvero scarsi!» ridacchiò «Qui non c'è nessuno che possa reggere il confronto con me!»

«Non possiamo giocare in questo modo, contro la Gemini Storm» borbottai, attirando su di me le attenzioni dell'allenatrice «Shawn è una furia incontenibile, non so che cosa potremmo aspettarci da lui. É un fantasista nel vero senso della parola...»

«Ma in che razza di modo stai giocando!» lo rimproverò Kevin «Sei alla Raimon ora, quindi vedi di adeguarti alla disciplina e al gioco di squadra! Non puoi fare quello che ti pare, mi hai sentito bene?» gli urlò contro.

Il ragazzo fece spallucce. «Secondo me i vostri allenamenti sono noiosi» confessò, lasciandoci a bocca aperta. Certamente non era il tipo di avere peli sulla lingua.

«E cos'è che ti sembrerebbe noioso, eh?» continuò l'altro attaccante «Io non capisco come facciate ad considerare questo smorfioso un degno sostituto di Axel!» si rivolse al resto della squadra.

Kevin stava letteralmente perdendo le staffe e, proprio quando pensavo che sarebbero finiti con il fare a botte, vidi Autumn intervenire. «Datti una calmata Kevin. Sentiamo un po', Shawn cosa proponi?» chiese gentilmente, per calmare gli animi. Dopo il nostro discorso di qualche giorno prima sembrava essere tornata la stessa Autumn di sempre. Aveva recuperato il sorriso e si impegnava sempre di più per fare meglio, in modo da essere un ottimo contributo per la Raimon. «E se sentirò ancora una volta il nome di Axel uscire dalla tua bocca...» puntò un dito contro il petto di Kevin «ti giuro che ti prenderò a calci!». Mi sbattei una mano sulla fronte. Sì, era la solita Autumn di sempre.

Shawn si guardò intorno spaesato. Chiaramente non conosceva Axel e le vicende che lo avevano coinvolto di recente, per cui la confusione dipinta sul suo volto mi sembrò più che giustificata. «Se volete vincere contro gli alieni dovete diventare veloci come il vento, venite con me» ci fece un cenno con la mano.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora