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[AUTUMN]MEGLIO DI JUST EAT

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[AUTUMN]
MEGLIO DI JUST EAT

«A quanti giri siamo?» mi domandò Jack per l'ennesima volta «Non ne posso più, mi fanno male le gambe!»

Sbuffai, continuando a pestare il terreno con un po' troppa forza. «Jack, me lo hai già chiesto come minimo tremila volte!» gli feci notare, con tono brusco «Dobbiamo continuare fino a che non saremo esausti!»

«Quindi ancora metà campo e poi avremo finito?» chiese speranzoso.

Lo guardai di sottecchi, fulminandolo con lo sguardo. «Sta' zitto e corri, Jack!» lo rimproverai.

Fortunatamente, però, l'allenamento si concluse una ventina di minuti dopo. Nell'istante in cui Mark ci disse che per quel giorno avevamo finito, mi lasciai cadere a terra, con le gambe che mi bruciavano talmente tanto che cominciai a credere che i miei polpacci avrebbero preso fuoco da lì a poco. L'unico che non si fermò nemmeno ad allenamento finito fu Jordan che, nonostante i nostri richiami, continuò a correre come un matto. Mi domandai da dove avesse tirato fuori tutta quella energia, quando il mio sguardo cadde sul gruppo che si era creato all'ingresso della scuola.

«E voi dove state andando?» domandai curiosa, sbucando alle spalle di Mark. Insieme a lui c'erano anche Silvia, Candace e Axel.

Il portiere balzò come gatto. «Maledizione, Autumn!» esclamò, portandosi una mano al petto per regolarizzare il respiro «Mi hai fatto perdere come minimo dieci anni di vita!» aggiunse, facendomi scoppiare a ridere.

«Austin è entrato in un ristorante che si trova nella zona del mercato, stavamo andando a vedere di che cosa si tratta» mi spiegò Candace «Celia è là fuori che tiene sotto controllo la situazione»

Mark mi mise un braccio intorno alle spalle, facendomi barcollare. «Sei qui per unirti a noi?» mi propose. Gli lanciai un'occhiata, non sapendo cosa rispondere a quell'offerta.

«É un'idea pessima...» gli feci notare, con un tono canzonatorio «e vi metterete sicuramente nei guai...» proseguii «quindi perché no, sarà divertente» cedetti, incapace di resistere alla curiosità. Mark si lasciò andare ad un urlo euforico, per poi battermi il cinque.

Ci mettemmo subito in cammino, interrogandoci sul motivo delle scomparse giornaliere di Austin. Ogni giorno lasciava gli allenamenti sempre alla stessa ora senza dare la minima spiegazione e, cosa ancora più strana, l'allenatore Travis non aveva nulla da ridere su questo suo atteggiamento. Era chiaro che ci fosse qualcosa che il ragazzo ci teneva nascosto, con la complicità del mister.

«Probabilmente ha qualche problema con-» bloccai la frase a metà non appena vidi qualcuno sbarrami la strada. Un ragazzo dall'aspetto terribile si era piazzato con la sua moto sul marciapiede, impedendoci di passare oltre. «E tu chi diavolo sei?» chiesi, squadrandolo da capo a piedi con un'espressione disgustata.

Lui mi fissò con uno sguardo che non riuscii a decifrare a pieno. Pareva essere un predatore e, di conseguenza, io dovevo essere una specie di preda. «Lo sai che sei proprio carina?» domandò, lanciando una breve occhiata al mio gruppo di amici.

𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 [𝐈𝐄] || ᴠᴏʟᴜᴍᴇ 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora