L'acqua scaraventa le case,
Annega le strade e i servizi,
Le auto sono relitti da buttare,
Sotto il fango vivono i cittadini.
Il giorno e la notte sembrano uguali,
C'è morte ed arresa nei turgidi pianti,
Niente ritornerà forse come prima,
Ed il paese deve aspettarsi altra acqua.
Si sta sui piani alti altrimenti si soffoca,
Qualcuno a nuoto va a salvare persone,
Altri vanno lontano con un gommone,
Ma qua comanda l'acqua che tutti inchioda.
Le vigne sono distrutte,
Galleggiano foglie come alghe,
Il marito non vuole lasciare il condominio,
"Amore scappa e sarò la fortuna che vi toglierà la piletta la quale riaccende il tuo sorriso".
La forza dell'acqua fa più danni di un terremoto,
Per fortuna ci sono dei giovani che danno un sostegno,
Con le pale si spazza e si tolgono le macerie,
Arrivano per gli sfollati dai volontari e cuochi cibi e bevande.
Qualcuno riesce a spostarsi in bicicletta,
Altri si muovono con gli stivali di gomma,
Si dorme su una brandina o letto in un centro di accoglienza,
Lì stanno insieme e si prende una coperta.
Mi ricordo in Friuli nel 76,
Si è riparito a testa alta,
Romagna mia che bella che sei,
Il turismo deve ingranare la sua marcia.
L'alluvione acceca respiri e corpo,
A vedervi con l'acqua alla gola mi sale un ricordo,
Della Calabria, Genova, Polesine e Sarno,
Tutti fratelli e sorelle di un tempo che quando vuole è matto.
Cosa serve un concerto per solidarietà,
Se gli aiuti veri non ci sono ancora,
Sono bloccati e si spera che si liberi in fretta,
Ci sono milioni di abitanti che una casa l'hanno persa.
Si doveva fare di più già prima del disastro,
Non siamo pronti per il cambiamento climatico,
Le televisioni ed i giornali sono buoni a fare parole,
Ma chi può perchè non aiuta la nostra nazione.
Narcisistiche allegrie e guadagno personale,
Ditemi cosa cambia se si va a donare,
Voglio che si sistemi questo dolore,
Migranti del nostro stesso paese per colpa del corrotto potere.
