La Coperta

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La pelle che si distende sulla coperta,
Una rondine che si appoggia sulla paglia,
Un bambino attorniato da tanti giochi,
L’amore vero davanti ai propri occhi.

È così morbida e massiccia
Che ti puoi concentrare sul disegno,
Te la puoi mettere come un vestito
Ed essere dell’autunno una divinità.


Appena ti vengono dei brividi od un colpo di freddo,
Lei è una stilla che guarda la sua strada,
Nella sua lana affidi il tuo credo,
Una pioggia che bagna ma non spacca.


Accucciato nella sua protezione,
Ti rannicchi fino a coprirti quasi la testa,
Si forma nel tuo corpo un caldo sol leone
Che ti addormenti subito e sembra di stare ad una festa.

Stai così bene che non vuoi niente altro,
Le pallottole attorno murate da un vetro blindato,
Ritrovi la tua ragione e la tua identità,
Ami l’autunno perché forse scrive la tua personalità.

Nelle gambe si affievolisce un dolce caldo,
Quasi brucia e ti fa venir voglia di spogliarti,
Così ti togli i calzettoni ed i pantaloni,
Ma la coperta rifiuta di continuare il suo lavoro.

Lei vuole che tu non commetta l’errore,
Di lasciarti andare perché tanto sei rivestito,
"Io resto la stessa e ti do tutto il mio amore,
Hai il nemico fuori e il mio valore lo hai tradito."

Non è come pensi,
Ragiona il contrario,
Stai nell’ombra sotto gli ombrelloni,
Stai meglio, esci e ti attende il fuoco.

L’invasore è assiduo,
Non allearti non chi stai a tuo agio,
Apre da pavone il suo freddo,
Ma lui è tipico in questi mesi e nell'aria non è un contagio.

Tu capisci che non ti basta averla,
Come maschera a qualcosa che rimane,
Lei è di un libro classico la conosciuta saggezza,
Che diventa dei giorni la tua amica migliore.


Tu la perdoni e lei ricomincia a carburare,
A sconfiggere piccoli lapilli di gelo,
Ti fa vedere un film o leggere un giornale,
Bere qualcosa e vivere appieno il tuo pensiero.

Ho il calore ed il mio equilibrio,
una rondine che va in Nord Africa,
il fumo che si alza dalla pasta,
buttarsi nel deserto e fare l’angelo.


Certe volte la lasci perché non puoi tenerla,
Lei dunque mette al tuo servizio il suo cuore,
Un po’ lo sparge nel camino ed un po’ sulla stufetta,
Ed i suoi filetti nelle ciabatte o nel maglione.

Lei certamente si fa lavare,
Acquisisce profumi ma non cambia spessore,
La notte ci tiene per farsi riutilizzare.

Poi finito l’inverno ed arrivato il caldo fuori,
La primavera le dice che ha finito il suo dovere,
Le scende una lacrima quando la pieghi.

Infine sorride perché guardi il suo disegno,
E la coperta sa che verrà ricordata per ogni momento,
Quindi tu le dai caldo e riposo dentro gli scatoloni.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora