Se mi riconosci

3 0 0
                                    

Non ritornerò in ginocchio da te,
Ti dirò con occhio,
Che ti amerò con un solo poiché.

Tu mi dirai che io non so,
La vita è un’altra, non ti bacerò,
La vita è un’arte, dipingila un po'.

Tu nei sogni che sempre scrivi,
Tu nei ricordi che poi mai vivi,
Ci sei a quell’ora, dimmi che fai,
Sarai la mia sposa, o mi mentirai.

Eravamo giovani, con i cuori di stalla,
Respiravamo nei giorni, come da vecchi si ama una stella,
Ricercavamo la vita in un telegiornale,
Giocavamo ad innamorarci, imparando a farci male.

Dove sei andata, santa luna di fiori,
Sei la mia amata, la tua bellezza nei miei dolori,
Fortuna mi porti quando nessuno mi sogna,
Dipingimi nei tuoi mondi senza la nostra scalogna,
Ed io continuerò a dirti a braccio che non so,
Come fanno due perché ad amarsi per un po'.

Sei sempre in attesa, sei tesa sempre,
Hai lacrime di mera e sincera ripresa,
Continui a dirmi che non mi hai dimenticato,
Io continuerò a dirti che non ti mai detto ti amo,
E quando tu non me lo dici, di una stella mi sono già scordato.

Quanto sei dolce a non darmi risposta,
Per la notte il mare è una storia che per tutti è nostra,
Quando fai gli anni, dimmi chi sei,
Hai già stirato i panni, di un’altra vita, non sono i miei,
E di un’altra stella, la stessa però con cui sono cresciuti i tuoi nei.

Non ti porterò i fiori, la luna la vedo,
Avrò nei miei perché i tuoi dolori,
Non sono onesto, ma ti credo,
Chi sogna è un giovane mai sincero,
Un petalo  senza vergogna,
Del tuo nudo un cuore mero.

Baciami santa, donna che non ho mai baciato,
Soffia sulla mia pianta, sei il vento che scalda il prato,
Ti accompagno a casa, eravamo una ricerca,
Da una stampella non sei evasa,
Ma con gli occhi sei ancora la paglia dei tuoi giorni.

Ti fa paura morire senza un perché,
In ginocchio ritorni a dirmi ci sei,
Io ti dirò che la vita è un dipinto,
L’arte di un bacio, è l’occhio di un soffitto,
Che dentro ad una stella guarda la tua storia,
Santa luna di fiori, di dolori con cui ho giocato.

Ci sono varie stelle, non sono tutte nostre,
Ci sono altri innamorati, il mare non dà risposte,
Lui è profondo e la notte è un telegiornale,
Sei evasa dagli stiri di un panno, sposarsi fa male,
Hai imparato come non si ama senza mentire,
Ritorna dal tuo soffiato, non sei la stessa,
e non sai cosa vivere, scrivendomi soltanto,
“Il dolore è come la morte: non sparisce mai, e ritorna.”

Le scalogne sono ancora nel tuo braccio,
Bellezza nei miei sogni, sei quell’ora in cui
il vento la paglia sulla stalla ha cresciuto,
Accompagnami se al mare non manco,
O se mi hai già lasciato in un telegiornale,
Mi batte il cuore come una piuma sul mattone,
Non so se è la gluma di una ossessione,
Od un dolore che non voglio creare.

Non sei tesa se non ci ho creduto,
Mi sono ammazzato in tua attesa,
Per non farci del male,
E che fanno le tue lacrime quando non scendono, una ripresa pensa che
“La verità sono delle confutazioni irriconoscibili”.

Porti un fiore nel giardino dove ci riconosceremo,
Ricordi i tuoi amori, metti il tuo respiro vicino a quelli mai evoluti,
Soffia petali di crisantemo, agli altri innamorati non dare lune,
Hanno già una stampella calda come una risposta sbriciolata,
Non scopriranno la ricerca con il loro panno,
Senza un neo stirato sul profondo della notte.

La vita è un rettilineo,
Attenzione alle curve,
C’è chi le compie piano,
E nel dolore poi scivola,
C’è chi va forte e contromano,
Ed al traguardo chi è la benzina.

Chi ha baciato le tue labbra,
ora è colui che fa fatica a dimenticarti,
ma chi ha capito che non c'era fedeltà,
non è neanche l'ultimo a sognarti.

Tu pensi a lei, e guardi il tempo,
Ti ricordi dei suoi "per te morirei", e ti inganni meglio,
Poi veniamo attratti dai nostri vizi,
io ti parlo di amore vero e tu non mi capisci.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora