E piano piangi la mano che ti ha fatto donna,
Mentre guardi quella chioma che scrivevi a scuola,
O disegnavi nei quaderni con cere e pastelli,
Ed i suoi occhi appesi al frigo parevano di brillantini.La tua donna ti cullava
E poi ti dava un bacio
Ti riprendeva a tarda notte
E ti cantava in braccio.Tu sentivi a nari aperte
L'odore di mimosa
Sparso sul suo foulard
Che ti lambivi in faccia.Ed i pomeriggi di bufera
Tutte e due in bagno
A truccarvi da sorelle
Ed a calzare un tacco.Poi chi lo scorda nel salotto
L'album dei ricordi
Sfogliati in inverno
Sotto le coperte di thè caldi.In estate le scalate
Fra i monti o colline,
Al lido senza ciabatte
A contatto con le alghe marine.Ed ecco a viver l'incanto
Vista campagna arata,
Dal balcone con amore a parlar tanto
Dei dolori di una bimba innamorata.Gli anni passano,
Ora da infante sei adolescente,
Con tua madre parli di rado
E le chiudi pure le tende.Non c'è più contatto
E sembra neanche affetto
Tu stai col cellulare in mano
E lei con un pensiero in petto.Psicologi e amiche,
Cosa devo fare,
Come mi posso riavvicinare,
Allora il nostro rapporto è fiorito tra le ortiche.Esce la sera senza dirmi nulla,
Torna alle ore piccole con la comitiva o sola,
Tra me e me le chiedo se ha fame,
Presumo si sia ubriacata o sotto effetto di droghe.SI dirige a letto senza svestirsi,
Puzza d'alcol e skincare esagerato,
Scarpe piu grandi della sua taglia,
Donna incolta senza più fiducia.Ha dei tagli ai bracci,
Tatuaggi con le lame,
Sul suo telefono foto sconce,
E sfondi e video scuri pieni di malumore.C'è un vuoto di umanità nel suo russare,
Ragazza in poco tempo cresciuta senza capirci niente,
La tendenza la presa alla lettera ed è immane,
La differenza tra vestirsi da giovane e perdersi nel vortice.Non voglio che lei si comporti da vecchia,
La nuova generazione mi è entrata bene nell'orecchia,
So come si comporta ma talvolta si sballa troppo,
Ha dimenticato il dialogo con sé stessa ed il mondo.Soffro spesso vederla camminare,
E lei che fa finta di non guadarmi,
Forse pensa che io l'abbia cresciuta male,
E dà retta al disagio dei suoi coetanei.Mi chiudo in bagno e piango,
Singhiozzo pensando al passato
Lei chiude la porta a musica alta,
Ci sono torri di cibi e polvere in quella camera.Non vuole prendersi della responsabilità,
Gonna corta e fard a dismisura,
Indossa l' essere donna senza la capacità
Di credere ai concetti della sua bandiera.Forse è stata stuprata ma era consenziente,
Trasgredisce e fallisce questa nuvola bianca tra la gente,
Si sente una regina ma è normale alla sua età,
Da questo punto sto tranquilla perché so che passerà.Gli anni passano ancora,
Shalla zi la vita è cringe,
Che senso ha stare lì su una paranoia
Fra sbattiti sei solo una bitch.Scuola perdita di tempo,
Meglio una canna ogni tanto,
Meloni razzista, Salvini fanculo,
Solo malesseri, ceh boh non so è figo."Mà dammi i soldi per le sigarette',
"Mà dove sei che mi servono per stasera,"
La figlia apre la porta ma è chiusa a chiave,
Ha gli occhi in fuori e la spacca con l'adrenalina."Mà le siga cazzo"
Il suo labbro si interrompe,
Quanto un airpods che le cade,"mà che cosa hai fatto"
Su una sedia la corda accende la luce,
Sul sguardo basso ed il collo nelle tombe delle ombre.Sta girando come un kebab,
Le vene viola sono ben evidenti,
Alla sua donna le toglie la sedia,
E la distende sulle piastrelle sanguinanti."Mà rispondi come ti viene in mente"
Le fa la respirazione bocca a bocca,
Sul suo costato forte preme,
Non si sveglia neanche con l'acqua.Chiama subito l'autoambulanza,
Arriva e la ricoverano al reparto,
Un medico dà alla figlia una carta,
Che hanno trovato dentro il taschino.Lei si siede sulla sedia in sala d'attesa,
Quando apre la carta ha una faccia tesa,
È il disegno di una donna riccia che sorride,
E tiene la mano ad una bimba dal viso d'anice.Nella mente della piccola donna,
Accade un cambiamento in qualche istante,
Sembra che qualcuno le abbia preso dalla gola
Le cere e pennarelli di quel carattere trinciati da un fastidioso passante.Ha avuto fretta di diventare grande,
Di ascoltare chi era insicuro,
Di non essere quello che non si è,
E di fidarsi della calma e pazienza del futuro.Sta tremando e sta per scoppiare,
Coscienza buona ma acerba per contenere,
Tutta quella delusione e mancanza che aveva provocato,
Alla prima donna che mai se ne è andata da ogni suo giorno.Chiede ai medici se può andare nella stanza,
Si siede accanto al letto di una madre in coma,
Le dice i suoi errori ed il perché di questo portamento,
Di sobbalzo gli è cambiata la prospettiva e risente un vento.Si distende accanto a lei e chiude gli occhi,
Con la madre rivive l'album mentale dei ricordi
La carta non è uguale al cuore che ha orizzonti,
"Sorella mia siamo diventate brillantini ai tramonti".Con queste parole la figlia sente un buco nero,
Che le risucchia l'anima ed il suo testo intero,
Le annusa il foulard come quegli istanti in braccio,
Ma un suono unico le canta a bassa voce il disincanto.Dentro all'urna delle sue ceneri ci mette un'alga,
Ed un sasso raccolto nella loro montagna,
Si siede sul balcone con l'amore di sua mamma,
Impara a parlare come le dice la campagna,
Lei è ancora una collina che ora segue una terapia.Ha ucciso un uomo,
Che aveva la sua fortuna
Negli occhi tristi.L'uomo mentre patisce
Non si annoia per nessuna maniera.È peggio che uccidere con un'arma,
Quando uccidi voltando la morale,
Con cui lei ti ha fatto diventare grande,
E tu da superficiale le hai strappato le dita.