Musica vitale

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Vorrei che di notte il mio canto si alzasse in volo,
però gli altri dormono e la mia voce nel buio per loro sarebbe un tuono,
poi penso che la mia paura di cantare aumenterebbe là fuori il temporale,
e la gente dentro le case sentirebbe la pioggia mentre armonizzo la mia canzone.

Verrei aiutata dal brutto tempo,
potrei non sentirmi sola ed intonare ogni verso,
le persone con cui convivo non prenderebbero sonno,
ma se ci penso sarebbe un momento per stare abbracciati come fanno le stelle per proteggersi da ogni lampo.

I rovesci nella notte rendono più dure le strade,
La grandine picchietta sul lampione e diventa la sua iride,
i giardini sarebbero zeppi di fiori curati sino alla morte,
sulle tegole ogni goccia scivolerebbe come un brivido sulla cute.

Alberi spezzati romperebbero le macchine,
il diluvio sminuzzerebbe le zanzariere non alzate,
dai vetri chiusi il vento con un rumore farebbe oscillare tra le mie mani la torcia,
ma la voglia del mio canto non perdebbe la forza

perchè

Balla sotto sguardi di fuoco,
vinceremo la notte,
la batteremo insieme,
solo io e te!

Con addosso una coperta fina,
mi avvicinerei a mia figlia e gliela attornierei come l'inverno fa con la brina,
Vedrei mio marito in pigiama prepararci qualcosa da bere,
e comincerei a capire che loro due sono le strofe in cui credere.

La televisione non funzionerebbe,
in un testo alle volte non la tecnica, ma l'anima serve,
stando insieme i telefonini per distrarsi,
saranno i respiri delle parole che non ci siamo mai detti.

Le gocce solo sui vetri trovano la loro dimora,
come la vita nel mio cuore possiede la sua stabilità,
la luna può ergere le sue gemme solo sul mare,
ma perchè ho paura che un disastro folle i vestiti che non ho sul terrazzo possa spazzare?

Non si sta mai in silenzio quando piove,
l'azzurro non sparisce mica se è coperto dalle nuvole,
e se anche l'intera città può andare in povertà,
in me non cala il sole e si alza le maniche il mio nuovo acuto.

Non posso migliorare la tempesta del tempo,
ma solo quella degli anni quando riguardo me stessa,
si parla in un foglio od in un pensiero,
quando gli altri dormono ora si alza il mio canto per sconfiggere il temporale.

Il contatto vero con le altre persone,
mi ha aiutato a capire la mia anima,
Mi hanno fatto riavere la volontà di sognare,
la cicatrice di una ferita è un'alba meno amara.

La pioggia ora sgranocchia le mie stonature,
mi faceva ancora più paura con l'insicurezza di un canto che ora non ha mure,
non mi devo sentire più protetta nel mostrare la mia qualità,
solo aspettando che la gente dimostri una paura comune di fronte alla mia vera fragilità.

L' acqua fa ardere di più il mio fuoco,
mi sento  una bimba eterna col suo gioco,
il mio sguardo diventa il mio pentagramma,
la penna scende fluida come una cascata,

perchè

balla sotto i lampi,
ed il frastuono,
vinceremo la notte,
se resteremo insieme io e te.

Ho paura di cantare
Col silenzio attorno
Voglio che ci sia rumore
Cosi posso stare al sicuro.

Il mio canto inizia a far pulsare
I cuori nascosti nel silenzio
Di giorno o notte, per me è uguale,
Sono sicura che sentendomi qualcosa cambierà attorno.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora