Passeggiamo mano nella mano
E ci accostiamo al teatro Massimo
Su cui il cielo è chiaro e bianco
Il clima è caldo, le nubi passano come sfere di un abaco.
Il posto ha il colore della storia
Il leone e l'eroe davanti al cancello
Ci scattiamo una foto tra una palma e l'altra
Commentiamo i vetri, le colonne, le cupole e tu un annedoto.
Di quando da piccola lo hai visto
E ti sei innamorata dell'Università
Proseguendo poi l'Accademia
Ora sei letteraria e guida di un museo.
Nata a Palermo nel terzo mese di inverno
Capitale sicula e dea dell'Unesco
I quattro canti, i quattro quartieri
Cattedrali e chiostro, San Giovanni degli Eremiti.
Giace nella cattedrale
Il re Federico II
Tra architettura ed Oriente
Lui padre della Bolla D'oro.
Altra arte e cultura
Il Palazzo Reale
La Cappella Palatina
Ed i suoi oro, marmo e pietre.
Andiamo per il centro
E sfiliamo tra i suoi mercati
Pesce e verdure nei vicoli
Il mercato più antico, Ballarò.
Poi l'orto botanico
Verde da tutto il mondo
Amore fermiamoci allo street food
Dopo andiamo in barca sul mar di Mondello.
Prima che riparta al Nord
Voglio un ricordo di Panormos
Fosse anche un accento arabo
Od un pezzo di sfincione rubato.
Mi prometti che tornerai?
"Te lo giuro che torno a Natale"
Questa estate non lo scordo mai
Prima il ballo, poi il teatro, Sicilia grazie.
Amata terra sua,
Proteggila
Lei che ti vive schietta e con paura
Preservala.
Qui è dove è cresciuta
Rendila più bella,
Ora che si è addormentata
Dai più sale, un bacio al posto mio, sulle sue guance.
