Picchiati perché in fuga,
Picchiati perché neri,
Erano vicini alla Francia
E negli zaini conservavano il domani.Si erano nascosti in un camion
Una necessità, un posto sicuro,
Ma lì dentro non c’era un'aria buona,
E il camionista ha aperto la porta.Quando li ha visti li ha fatti scendere
Ed in mano aveva un insulto ed una cinghia
Si erano fermati a Ventimiglia
E sulla schiena e nei cuori i segni di una tortura.Il domani negli zaini ora non c’è
Ci sono solo cose per campare,
Fanno l’autostop o continuano a camminare,
Ma ci sarà sempre qualcuno che li guarda male.Una bottiglia ancora in mezzo al mare
Che non arriva mai a destinazione,
Resistiamo all’odor di morte,
Vogliamo essere quelli che viaggiano,
Non che partono a causa delle scorie.Tanto qualcuno prima o poi ci vorrà,
Non importa il posto in cui si sta,
So che un uomo mette apposto il suo specchietto e ci guarda
Perché anche lui è in fuga.Fugge da questo mondo
Dove per essere felici bisogna nascondersi,
E nel sociale ogni giorno
Dove si procede con menefreghismo
Ma con un po’ di paura
Che qualcuno possa offenderci.