Finestra offuscata,
lo scroscio tamburella sulla visuale,
sono seduta davanti a questo piovere,
la finestra dopo la scrivania i respiri mi culla.C'è la nebbia,
non vedo il mare,
Che già di suo è in lontananza,
e non lo riesco a guardare.Non si vedono neanche le case,
fra gli spaziosi campi qua e là sono sparse,
i quali la mia casa circondano,
ed un'aura di mistero emanano.Poi, quando pioverà fra le note di una melodia,
e tu riapparirai fra le gocce come sempre,
quando tremerà la tua voce in una melodia,
e mi sorriderai sotto alla pioggia di dicembre.In giardino è vivo un ballo,
Sono gli alberi che a loro modo danzano,
I rami sussurrano ammalianti incantesimi,
Non si riesce a staccarsi dai quei movimenti tumultuosi.Sull'altalena c'è una amica,
è immaginaria ed è delle folate,
La spingono ed il loro vento la sfiora,
non riescono a trovare parole giuste per comunicare.Sul vetro sbattono continue le gocce,
il mio riflesso non riesco più a vedere,
respiro quell'aria,
spostando la tenda,
mi faccio sommergere lasciandomi,
accarezzare dai soffi di pensieri.Poi, quando pioverà fra le note di una melodia,
e tu riapparirai fra le gocce come sempre,
quando tremerà la tua voce in una melodia,
e mi sorriderai sotto alla pioggia di dicembre.