Ladies

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Non è semplice per me vivere
Sotto gli acuti della povertà
Avere solo un lavoro che non ti fa campare
Al punto da dire “ho la mia felicità”.

Non è possibile che non ci siano uguaglianze
Tra chi si mette a capo e chi si fida
Poi mi criticano se vado tra le puttane
Dicendomi che di lavorare non ho voglia.

Il lavoro c’è ma non basta
Per l’affitto, per i figli o per uno sfizio
Quindi tendo a mostrarmi in webcam
E dovessi guadagnare, è giusto che poi stia meglio.

Costamente ogni settimana
Mi esibisco in atti erotici
Davanti ad un pubblico che mi paga
Affinché soddisfi i suoi desideri.

Mi dedico a chi è come me
Che sta in città ma capisce il suo volto terreno
Son di chi vende col suo camion frutta e verdure
Persone semplici come la campagna, io come loro.

Posso pure fare cose sporche
E loro stanno lì solo a guardare
Ma se volete avermi per uno show privato
Dovete mandarmi soldi ed ognun di voi sarà servito.

Oppure io per dispetto
Me ne sto in cam a non far niente
Neanche a mostrare un po’ del mio corpo
E capita che blocchi coloro che vogliono insistentemente.

Anche io di natura sono un po’ porcella
E questo è un piacere più mio che un dovere
Vedo innocenti stare per anni in una cella
Almeno io sto tra i genuini che amano vivere.

Per come poi abbia un ragazzo
I superficiali diranno che non è possibile
Perché solo uno che non ha futuro
Sta con una che la dà a chiunque.

Invece no, cari miei riformisti
Un ragazzo ed una mia vita io c’è l’ho
Perché ho la mia serietà e degli ideali
So cos’è l’amore meglio di chi si vende solo a trame di sesso.

In questo sito a sfondo rosso
Ci stan altri di ogni categoria e genere
Che con i visitanti anche conversano
Ma fino ad un certo punto, perché è giusto aver solo persone interessate.

E quindi me ne resto qui
Tra una caratteristica ed una realtà
Che ci porta solo inganni
Ed ingiusti giudizi a chi mostra e ha dentro la sua libertà.

Un nome che fa paura
A chi giura senza peccato
Per noi è la nostra spugna di limone
Che strizziamo addosso allo stato illusoriamente educato e decisamente imbonitore.

Voi ricchi ed avvocati
Contattate le prostitute
Poi dite da finti bravi
Queste vanno abolite.

Ma noi mignotte o meno
Non ci importa del decoro
Ed anche io da uomo che le frequento
Vedo in loro un dolore ma anche uno spirito d’alloro.

Più vere delle signore di prima classe
Più spontanee e sensibili delle gran dame
Che dietro ad una veste se la tiran lunga di bon ton
Ma voi ditemi se un umano può falsificare il suo cuor.

E capire solo stando da una parte la vita
E credere che la vita sia solo quella parte,
Il nostro sogno è che sia una parità sociale,
Ma abbiamo la profondità, che per molti etici è il vaneggio di una strada inibita.

Il parere della Chiesa
Il dire ipocrita della vergogna
Il presentimento di una gonna
L’esagerazione di uno smalto
La confutabilità di uno specchio
La contraddizione di un rossetto
Il loro abbandono nella nostra paura
I significati sindacali e sporchi di una strada
La perla piccola dell’incanto
Il richiamo potente della stanchezza
La supponenza della dignità
La relazione ed il ruolo di un fidanzato
L’infrazione mai tale di uno sgherro
Le mutande di un gransignore
L’anima contadina di uno sporcaccione
La voce incurabile della sfortuna
La scellerata, la beata amica sbronza
Il vicolo e le fragilità delle botte
Le domandate , quelle d’amore: le carezze.
L’ansia e il miraggio del fallimento
I penbensanti e i sensi dello schifo
La libertà, la natura umana e la sua bellezza.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora