Siamo tutti rom

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Voi che le cacciate via
Ammonendole verbalmente
Ma loro ritornano da un altro lato
E ricominciano indisturbate a rubare.

Si mimetizzano tra la gente
Alle fermate o sui tram
E con mano accorta
Rubano nelle borse o nelle tasche.

Alcune vittime se ne accorgono
Altre invece si ritrovano senza un portafoglio
C'è chi li vede ed avvisa tutti urlando
Loro fanno le indifferenti o si coprono il volto.

E scappano per la stazione
Tutti le prendono per deliquenti
Nessuno vede il loro cuore
A cui magari serve un po' d'amore,
Come casa o cibo tra i denti.

Qui si attua il menefreghismo
Le riprese con i cellulari
Il nome del razzismo
Le botte o da loro sputi e diti medi.

Le loro sceneggiate
Non passino sempre per cattiverie
Zoccole o ladre sempre per un solo motivo
Lo Stato non è di tutti, ma di chi non sta nell'oblio.

E voi che vi lamentate tanto
Di questa parte di società senza cultura
Cominciate a spargere il vostro guadagno
Non solo a loro ma anche alla gente che vi vota.

Questo voi non lo fate
E perché vi lamentate?
Rubare non è mai un vizio
Se i fatti li risolvete solo in un giudizio.

Le borseggiatrici  l'unica cosa che fanno
Perché lo Stato non dà a loro i servizi
È quella di andare a Roma o a Milano
E rubare dalla tasca dei normali cittadini.

Arrivano le telecamere
Ad immortalare i loro atti
Sempre in negativo chiamandole bastarde
Ma non aiutando quelle donne colme di tagli.

Loro davanti alle autorità
Possono mai dire che cercano stabilità,
Uno zingaro vende ma anche ruba
Ed in un mondo dignitoso un cittadino li aiuta.

Con garbo ci si può avvicinare
Sapendo che si chiuderanno a riccio
Parlarci da umano, non da pseudo giornalisti che vogliono diffondere
E vedrete che non si copriranno o correrrano.

Qualcuno di voi dirà
Che se non c'è altruismo
Per avere un po' di felicità
Rubare non è mai un reato.

Se poi questi hanno tutto
E rubano lo stesso
Tu comunque hai dato una mano
A chi cercava un po' di fresco.

Alle volte prendono bambine
Che non sono nemmeno loro
E si mettono lì in parte
A far finta di avere un bel ricordo.

Piuttosto di chiedersi dove sono i poliziotti
A difendere i passeggeri
Io mi chiedo dove sono i servizi sociali, dove sono gli uomini
A riempirle di vita gli occhi ed a svuotarle i dolori.

Dormono sulle panchine delle stazioni
O fuori appoggiate su una colonna
Insieme ad altri zingari
Lasciati lì a terra come spazzatura.

O magari nelle case delle sperdute campagne
Nella sporcizia e tra l'erba spinosa
O dentro i capannoni, nelle roulette
Mantenendo con scarso igiene una famiglia.

E c'è chi li trova irregolari
Cacciandoli via
Poi se fanno i ribelli
Diamo la colpa alla loro aggressività
Ma figli miei, sono emarginati da una società in buona parte come loro,
La colpa è di chi protesta e non finanzia.

Se questa è l'umanità
L'uomo merita di non vivere per sempre
Mica sono nati per stare in quei posti là
E noi ad aver paura di loro dietro alle tende.

Poi siamo i primi ad andare dai cinesi
Che lì la roba costa poco e ci va bene
E siamo i primi a prendere un accendino dai marocchini
Fuori dai ristoranti o nei lidi un pallone.

Anche i cittadini italiani
Quelli delle palazzine o dei condomini
Lo so che vanno nelle caritas
O nelle mense a trovare un pasto gratis.

Non c'è mica vergogna
Anche noi siamo in povertà qualche volta
Ma ci facciamo vedere che siamo quelli della maturità
Forse perché pensiamo che il bianco domina senza carestie o zone di siccità.

Non ci devono essere le classi sociali
Ma una società alla pari
Senza leggi scritte, solo leggi morali
E vedrete che non ci sarà nessun delitto o falsità
Da mettere sui notiziari o nei pregiudizi degli umani.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora