Il 16 aprile 1973
Colpisce il Potere Operaio
Davanti alla porta una tanica di benzina
Accese la miccia e scoppiò il fuoco.Il fuoco sale nel quartiere Primavalle
Al terzo piano della scala D
Le fiamme presto entrarono dentro casa
In quell’appartamento di via di Bibbiena.La casa era quella di Mattei
Ex netturbino e segretario dell’MSI
Nota il fuoco e si butta dal balcone
Mentre la moglie e i figli più piccoli dalla porta principale.Mario Mattei ha sei figli
Lucia si gettò e venne presa dal padre
Silvia dalla veranda della cucina e finí fratturata sul marciapiede
Mentre Virgilio e Stefano dalle fiamme rimasero intrappolati.Non riescono più ad uscire via
Né dalla porta, né dalla finestra
Ma riuscirono perlomeno ad affacciarsiVirgilio col volto marchiato dal fuoco
Si sporse di fronte al Grande Raccordo
Cercò di gridare, di chiamare degli aiuti.Giunsero i vigili in quel luogo
Ma li trovarono bruciati vivi
Virgilio un militante nazionale, Stefano solo un bambino
Erano di carbone ed abbracciati.Stefano aveva il corpo distrutto dall'incendio
Virgilio da buon fratello lo ha preso con sé
Poteva portarsi in salvo
Ma è anche amore dare un rene o la vita ad un familiare.Gli antifascisti avevano colpito ancora
Dei giovani persi del Potere Operaio,
E qua si vede bene la differenza
Tra i giovani che abbattono e i giovani che si costruiscono.Nemmeno il tempo di potersi fare una vita
Di provare esperienze con una ragazza,
Morire sparati od avvolti dalle fiamme
Coi nostri petti in fuori e a testa alta loro vivono nelle sociali rimembranze.