A pancia in fuori

2 0 0
                                    

In estate con il sole dalle mie finestre
Suonava mezzogiorno ed il papa dal balcone,
La tavola era adornata col contorno ed il pranzo,
Un brindisi alla vita ed alla salute del mondo.

Riempì un bicchiere e la mia solita porzione
Mentre si rideva o raccontava un fatto,
Alla fine lo stuzzicadenti, il caffe ed il dolce
Per poi stendersi sazi lungo il divano.

Passarono due ore ed il mio stomaco brontolava,
Sembrava fosse la normale fase della digestione,
Ma dei rutti strani e dei forti dolori alla pancia
Mi indussero ad andare alla toilette.

La soluzione però non si notò ancora
La mia pancia dallo specchio era sempre gonfia,
Mi presi qualcosa per poter digerire
Ma quel pomeriggio il fastidio non volle passare.

Ebbi rutti, diarrea, gonfiori e crampi in continuazione,
Più mangiavo e più aumentava il dolore,
Pensai che magari ero allergico a qualche cibo
Ma fino ad allora niente mi aveva colpito.

Su Internet e dal dottore descrissi i sintomi
E venne fuori che era intolleranza al lattosio,
Un disaccaride che prima di essere digerito dall'organismo
Deve prima venir scomposto nei suoi due zuccheri.

Provai a non mangiare prodotti di latte e derivati una settimana
E notai che c'erano degli effettivi miglioramenti,
Ma nei negozi la merce senza latte scarseggiava
Purtroppo il sistema non considera tanto noi intolleranti.

Dirigersi nei negozi e star fermi minuti
A guardare le etichette di quei prodotti
Che un tempo prendevo senza scrupolo
Mi ha fatto sentir un peso ed un emarginato.

In casa dicevano di non preoccuparmi
E di comprar lo stesso quello che mi piaceva,
Perché d'altronde era solo una mia paranoia
E dovevo solo variare e limitare le porzioni.

Non mi credevano al punto tale da sbuffare,
E dirmi allora di non mangiare nulla,
Però al contempo si informavano e domandando anche alle altre persone
Si ricredettero ed ora sono attenti al mio pranzo e cena.

Non è cosi facile rimanere ad un tratto a stomaco vuoto
E vedere lo scaffale pieno di cose che non mi appartengono,
La mattina le prime volte bermi solo un thè amaro o digiunare,
Ed al ristorante od altrove chiedere sempre cosa c'è dentro la preparazione.

Una fragile lacrima bagnavano emozioni che sembravan prigioni
Tra già i miei pensieri ed i miei difetti,
Nella gelateria quando ci sono o non i gelati idonei alla mia condizione
O dopo mangiato capì che mi avevano mentito o torno con le mani nelle tasche.

Non credere neanche alle rassicurazioni altrui
È un altra paura che porta questa intolleranza
Ma ho trovato specifici prodotti che per fortuna mi portano bei sospiri
E diventano meno disagianti i gradoni della mia giornata.

So di non mangiare più come prima
Ma con l'abitudine e l'adattamento ho imparato a fregarmene poco,
Culinariamente e nel resto mi ha fatto avere più disciplina,
Ho apprezzato ancora meglio con le stesse esperienze un vegano od un celiaco.

Quindi continuo così
Tra doverosi controlli ed assunzioni di alimenti che di loro non hanno lattosio,
Il sole sazio dai vetri splende comunque e sporco resta lo stuzzicadenti,
Ogni giorno brindo alla mia vita ed alla salute del mondo.

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora